Recensione del film ‘Unsilenced’, un thriller sulla persecuzione contro il Falun Gong

Il Falun Gong, noto anche come Falun Dafa, è un’antica e pacifica disciplina spirituale cinese, praticata da più di 100 milioni di persone, non solo cinesi, ma di tutto il mondo. Prevede degli esercizi dai movimenti aggraziati e una meditazione per la salute del corpo, ma a differenza del Tai Chi o di altre forme di qigong, insegna esplicitamente a essere più gentili e a condurre una vita più virtuosa.

In effetti, il Falun Gong cerca di coltivare il cuore dei suoi praticanti in conformità con i suoi principi fondamentali di Verità, Compassione e Tolleranza. Sin dalla sua umile introduzione al pubblico, nel maggio 1992, da parte del Maestro Li Hongzhi, il Falun Gong è sempre stato un movimento pacifico e la sua popolarità ha avuto una rapida ascesa.

Diretto da Leon Lee, un personaggio di spicco nel campo dei diritti umani (che ha diretto anche Human Harvest del 2014, sul prelievo illegale di organi), Unsilenced è un film basato sulle vicende reali di due coppie cinesi: Wang (Ting Wu) e Li (He Tao), e Jun (Shih Cheng-Hao) e Xia (Chen Ying-Yu).

Il film è ambientato nel 1999. Le coppie sono studenti della prestigiosa Università Tsinghua di Pechino. Mentre Wang, Li e Xia praticano il Falun Gong in un parco locale, Jun è restio a unirsi a loro a causa dei passati scontri della sua famiglia con il regime cinese. In altre parole, vuole stare lontano dai guai. Ma Wang è convinto che il regime non abbia problemi con il Falun Gong e le sue rivelazioni sui numerosi benefici di questa pratica convincono Jun a unirsi a loro.

Mentre il loro gruppo sta praticando nel parco, arriva una limousine con a bordo una coppia di importanti membri del Partito Comunista Cinese (Pcc), il direttore Zhu (James Yi) e il suo capo, il segretario Yang (Tzu-Chiang Wang). I due credono che l’esplosione di popolarità del Falun Gong costituisca una minaccia diretta per il Pcc, poiché più persone si uniscono al Falun Gong meno membri si iscrivono al Partito, come Yang sottolinea in seguito.

Le registrazioni di filmati di persone che praticano il Falun Gong nei parchi vengono mostrate a una riunione dei vertici del Pcc, il che porta Yang a essere incaricato di intervenire duramente sulla nascente pratica spirituale. Sebbene abbia la faccia di pietra di uno psicopatico, Yang si immerge nella sua missione con gioia. Utilizza tutti i poteri dello Stato (soprattutto la polizia e il sistema carcerario) e incoraggia gli spioni (cittadini che fanno la spia l’uno sull’altro) per radunare i sostenitori del Falun Gong e imprigionarli.

Da brillante studente di ingegneria, Wang è uno dei migliori studenti dell’Università Tsinghua e un leader per natura. Quando Wang, Li, Jun e Xia si presentano all’incontro di pratica del Falun Gong, scoprono che è stata interrotta dalle autorità. Wang suggerisce loro di presentare un reclamo all’ufficio del governo locale.

Dopo che gli studenti si sono presentati all’ufficio e hanno presentato pacificamente le loro lamentele, concludono che le autorità hanno semplicemente commesso un errore nell’interrompere le sessioni del Falun Gong. Ma più tardi, mentre guardano un telegiornale, si rendono conto di essere caduti in una trappola: il regime, attraverso i mass media, descrive chi ha presentato la denuncia come una folla violenta che ha minacciato le autorità. Da quel momento, la famigerata macchina della propaganda del Pcc si mette in moto.

Nel frattempo, Daniel Davis (Sam Trammell), un intrepido giornalista in Cina, viene a conoscenza dell’improvvisa oppressione del Falun Gong da parte del regime. Come Wang, crede nella ricerca della verità (nel suo caso attraverso il giornalismo) e inizia a scavare più a fondo nella questione. Ma quando le indagini di Daniel iniziano a portare alla luce la possibile corruzione del regime, la sua nuova assistente Min Xu (Anastasia Lin) esprime la sua preoccupazione per lui, dicendogli che per certe cose non vale la pena rischiare la propria sicurezza personale.

Mentre l’energica retata del Pcc contro i praticanti del Falun Gong raggiunge un livello febbrile, le sue tecniche di propaganda raggiungono livelli di vera assurdità, come quando filmano dei carcerati non associati al Falun Gong che si fingono praticanti, al fine di screditare la pratica in televisione. Mediante la paura, l’intimidazione e la manipolazione dei media, le cose iniziano a sembrare sempre più terribili per il Falun Gong.

Le indagini di Daniel e la fede di Wang e dei suoi amici nella verità e nella giustizia (e naturalmente nel Falun Gong) saranno sufficienti per superare la corruzione dilagante e la persecuzione politica?

Una delle cose che mi ha colpito di più di questo film è il ritmo. A volte i film che si basano su eventi reali possono trascinarsi o essere raccontati in modo poco brillante. Non è così per Unsilenced. Si svolge come un thriller di Tom Clancy e impegna lo spettatore ad anticipare costantemente le scene successive. Inoltre, incoraggia i curiosi ad avviare le proprie indagini sulla dilagante persecuzione del Falun Gong in Cina.

 

Unsilenced

Regista: Leon Lee

Attori: Sam Trammell, James Yi, Anastasia Lin

Durata: 1 ora e 48 minuti
Data di uscita: 22 ottobre 2021

Voto: 5 stelle su 5

Ian Kane è un regista e autore di Los Angeles. Per saperne di più, visitate DreamFlightEnt.com o contattatelo su Twitter.com/ImIanKane.

Articolo in inglese: Film Review ‘Unsilenced’: A Timely, Real-Life Thriller About the CCP’s Campaign Against Falun Gong

 
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