Pechino intralcia la ricerca di un vaccino contro il Covid-19

La Cina sta censurando e distorcendo informazioni cruciali sulla malattia

Di James Gorrie

Mentre aumenta il rischio pandemia, gli esperti medici prevedono che il nuovo coronavirus raggiungerà presto ogni singola nazione del pianeta: più a lungo durerà l’epidemia, più aumenterà il rischio di una pandemia globale che potrebbe minacciare milioni di vite umane.

Una minaccia mutante per l’umanità

In altre parole, più il virus non viene controllato, più sarà difficile trovare un vaccino. Il ragionamento è semplice ma devastante.

Come un virus influenzale, il Covid-19 ha la capacità di mutare rapidamente la sua forma, una caratteristica nota come tasso di mutazione. Quando avvengono queste mutazioni potrebbero svilupparsi, nel corso del tempo, nuovi ceppi del virus Covid-19.

Questi nuovi ceppi hanno una maggiore familiarità con il sistema immunitario umano, ma allo stesso tempo rimangono un organismo estraneo. Quando il virus infetta qualcuno, raccoglie le informazioni sul sistema immunitario, dopodiché muta e si conforma al sistema immunitario delle nuove vittime, diventando così potenzialmente ancora più letale. Infatti, nelle persone infette sono già stati trovati oltre 20 ceppi del virus.

Ecco perché e come il Covid-19 potrebbe potenzialmente diventare ancora più contagioso e letale rispetto al ceppo attuale. Inoltre, con un periodo d’incubazione asintomatica fino a ventiquattro giorni, il potenziale per una terribile pandemia è praticamente assicurato. Quindi lasciare tempo al tempo non sembra essere una buona idea.

Politicizzare l’epidemia

Il mondo potrebbe trovarsi di fronte a una minaccia globale che non dovrebbe essere né ignorata né politicizzata. Eppure, è esattamente quello che sta accadendo. Il Partito comunista cinese (Pcc) sta rendendo la già ardua ricerca di una cura per il Covid-19 più difficile di quanto dovrebbe essere.

Per prima cosa, sebbene la pericolosa malattia sia diventata epidemica nel giro di poche settimane, Pechino continua a nascondere informazioni vitali di fronte alla sua stessa popolazione e al resto del mondo.

Come ha recentemente sottolineato Jennifer Nuzzo del Johns Hopkins Center for Health Security, «Mentre i vari Paesi stanno cercando di sviluppare le proprie strategie di monitoraggio, stanno anche cercando prove per capire se la situazione in Cina stia peggiorando o migliorando».

Tuttavia, con Pechino che manipola il numero dei contagiati e dei decessi, nessuno può dire con certezza se l’epidemia stai rallentando o meno. Potrebbe essere semplicemente un altro ingannevole tentativo delle autorità cinesi di salvare la faccia.

Inutile dire che è di vitale importanza che tutte le informazioni sul virus e sul reale stato dell’epidemia siano messe a disposizione delle autorità mediche competenti e più capaci di tutto il mondo, ma questo non sta avvenendo. I ricercatori sono ancora incerti sul reale livello di trasmissibilità, noto come tasso R0, del Covid-19, a causa dell’incompletezza delle informazioni.

Le lacune nei dati forniti dalle autorità cinesi rendono inoltre difficile realizzare uno studio accurato dell’epidemia, che contribuirebbe a prevedere la futura diffusione della malattia.

Gli aiuti internazionali

Una nota positiva: Pechino ha finalmente invitato in Cina e accettato la collaborazione degli scienziati e medici dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms) per risolvere questa situazione di grande urgenza. Eppure, per più di un mese ha rifiutato la stessa proposta da parte del Centro per il controllo e la prevenzione delle malattie statunitense (Cdc).

Perché escludere una delle risorse più competenti del pianeta? Il Pcc teme di apparire incompetente? Troppo tardi. Questa realtà si è diffusa molto più rapidamente del virus.

L’orgoglio politico del Pcc non è solo la causa principale della diffusione della malattia, è un lusso che né la Cina né il resto del mondo possono permettersi in questo momento.

Altre incognite…

Fino ad ora, gran parte delle informazioni trasmesse dalle autorità sanitarie del Pcc sono incomplete, confuse o contraddittorie.

Ad esempio, le autorità cinesi hanno recentemente suggerito a tutti i Paesi di riaprire il traffico aereo con la Cina affermando che l’epidemia è sotto controllo.

Ma a fronte delle preoccupanti informazioni dirette che arrivano dalla Cina, e della disinformazione diffusa da Pechino, come si può fare affidamento sulle dichiarazioni del Pcc?

Non è ancora chiaro se il Covid-19 sia un virus stagionale, più attivo in inverno che nei mesi caldi. Se lo fosse, questo darebbe più tempo alla comunità scientifica, ma nessuno può ancora dirlo con certezza.

Un’altra teoria vuole che gli uomini siano più suscettibili al virus, sarà forse perché in Cina ci sono più maschi che fumano? Questa è una possibilità, ma non è ancora stata verificata.

Cosa ancora più importante, il virus è un prodotto della bioingegneria o proviene da animali selvatici venduti in un mercato di Wuhan? Nel primo caso, potrebbe già esistere un vaccino, almeno parzialmente,  all’interno di quel laboratorio cinese. In entrambi i casi, sarebbe utile avere informazioni esatte.

Tuttavia da Pechino tardano ad arrivare risposte definitive. Come ha osservato recentemente l’ex capo del Cdc, Tom Friedman, «Ancora non abbiamo informazioni basilari».

Se vogliamo anticipare questa malattia, e ridurre al minimo le potenziali sofferenze e tragedie che la sua diffusione potrà causare, l’unica cosa che non deve essere messa in quarantena sono le informazioni. Tutto ciò che la riguarda, dalle origini alle mutazioni, fino allo studio del sistema immunitario dei sopravvissuti, deve essere reso disponibile.

Fortunatamente, ci sono buone notizie. Biolabs e le aziende farmaceutiche di tutto il mondo stanno lavorando insieme, condividendo le informazioni, per sviluppare un vaccino.

Il Pcc dovrebbe seguire il loro esempio.

James Gorrie è uno scrittore e relatore con sede nel sud della California. È l’autore di «The China Crisis».

Le opinioni espresse in quest’articolo sono quelle dell’autore e non riflettono necessariamente quelle di The Epoch Times.

 

Articolo in inglese: https://www.theepochtimes.com/china-hobbles-efforts-toward-covid-19-vaccine_3238729.html

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