Una nuova tortura per i praticanti del Falun Gong, in ospedale con i malati di coronavirus

Di Jack Phillips

Un prigioniero di coscienza cinese, dopo essere stato torturato fino al punto di perdere coscienza, è stato trasferito senza alcuna ragione valida in una struttura destinata alle persone infette dal nuovo coronavirus. Lo riporta Minghui.org, portale online che documenta la persecuzione della pratica di meditazione del Falun Gong in Cina.

Gong Fengqiang è stato arrestato il 27 dicembre dello scorso anno per via della sua fede nel Falun Gong, noto anche come Falun Dafa. Questa pratica di meditazione – che include insegnamenti morali basati sui principi universali di verità, compassione e tolleranza – viene brutalmente perseguitata dal regime cinese sin dal 1999.

Mentre era in custodia, Gong Fengqiang ha subito abusi e violenze da parte di ufficiali del Partito Comunista Cinese (Pcc), fino al punto di perdere conoscenza.
Secondo il portale online, i funzionari hanno poi ordinato il trasferimento di Gong in un centro di quarantena per il coronavirus al fine di nascondere gli abusi.

Attualmente, mentre si trova in quarantena, le autorità stanno impedendo ai suoi familiari di fargli visita. Il resoconto di Minghui.org ha anche affermato che la sua famiglia si sta rivolgendo alla comunità internazionale per chiedere aiuto.

Quella di Gong Fengqiang è una storia lunga e dolorosa: negli ultimi 20 anni è stato ripetutamente torturato mentre era prigioniero nei campi di lavoro forzato o in altri centri di detenzione; come conseguenza degli abusi subiti ha addirittura perso il senso dell’udito.

Quando è stato rilasciato dal carcere diversi anni fa, Gong «aveva perso la memoria e non riusciva a riconoscere nessuno in casa. Non era in grado di parlare, mangiare o prendersi cura di sé stesso. Spesso sveniva. La sua urina era bianco latte. Soffriva di un dolore costante al petto e aveva difficoltà a respirare. Aveva anche un forte eccesso di sudorazione, al punto che spesso inzuppava le lenzuola e i vestiti».

Minghui ha precisato che dopo il suo ultimo arresto, le guardie del centro di detenzione della contea di Yilan, nell’Heilongjiang lo hanno segnalato alle autorità di polizia locali. Gong è stato quindi trasferito in ospedale, ma senza che i funzionari locali informassero i suoi familiari.

Li Yanjie e suo marito Gong Fengqiang. (Minghui.org)

L’arresto di Gong si è verificato circa venti giorni dopo che sua moglie, Li Yanjie, è morta mentre cercava di sfuggire all’arresto; anche lei era ricercata dalla polizia in quanto praticante del Falun Gong.

Il gruppo per i diritti umani Freedom House, in un lungo rapporto del 2017, ha descritto il grado di persecuzione dei praticanti del Falun Gong come «molto alto». La campagna di persecuzione è stata lanciata il 20 luglio 1999 dall’ex dittatore Jiang Zemin, che considerava questo gruppo di meditatori come una minaccia per la «stabilità sociale» e per il Partito Comunista stesso.

Nel rapporto viene anche sottolineato come la persecuzione si è trasformata in una fonte di guadagno per alcuni funzionari comunisti, grazie all’estorsione, allo sfruttamento nei campi di lavoro e al prelievo forzato di organi. Alcuni investigatori indipendenti, con un’indagine pubblicata condotta lo scorso anno, hanno ribadito l’esistenza di un vasto apparato statale di ospedali che vengono utilizzati per la sottrazione di organi.
Non è chiaro esattamente quanti praticanti del Falun Gong siano stati uccisi per i loro organi, ma il rapporto stima che ogni anno vengano eseguiti dai 60 mila ai 100 mila trapianti in Cina. E siccome il sistema di donazione volontaria degli organi è molto inefficiente, gli investigatori ritengono che nella maggior parte dei casi gli organi trapiantati provengono da prigionieri appositamente uccisi.

Nel frattempo diversi centri crematori della città di Wuhan, epicentro dell’epidemia di coronavirus, hanno dichiarato a Epoch Times che la loro mole di lavoro è aumentata vertiginosamente nelle ultime settimane, il che suggerisce che in realtà stiano morendo molte più persone di quanto affermato dalle autorità.

Il nuovo coronavirus appartiene alla stessa famiglia di virus della Sars, che ha causato centinaia di morti in Cina nel 2003, e della sindrome respiratoria del Medio Oriente (Mers), che dal 2012 ha ucciso più di 500 persone in tutto il mondo.

 

Articolo in inglese: Chinese Falun Gong Practitioner Forcibly Held in Coronavirus Quarantine After Torture

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