Parnasi: pagavo tutti

Nell’ultimo, lungo interrogatorio con i magistrati, Parnasi ha ammesso – come infatti si comprendeva dalle intercettazioni – che lui, i partiti politici, li ha pagati tutti. Parnasi ha affermato di pagare tutti, allo scopo poi di «risultare simpatico» e di ottenere più facilmente il necessario per le sue attività da sviluppatore.

Nello specifico, Parnasi è accusato di aver corrotto Luca Lanzalone, (ex) presidente di Acea e uomo chiave nella costruzione dello stadio di Roma. Inoltre, dalle intercettazioni sembrerebbe che i finanziamenti ai partiti politici siano stati più simili a degli scambi diretti piuttosto che finalizzati a «risultare simpatico».

Secondo La Stampa, parlando con il suo commercialista, Parnasi aveva accennato a 25 mila euro da dare a Adriano Palozzi, di Forza Italia, per poi affermare: «Domani c’ho un altro meeting dei Cinque Stelle… perché pure ai Cinque Stelle glieli ho dovuti dare, eh!… mica che…».
Il fatto che Parnasi abbia usato l’espressione «glieli ho dovuti dare» sembra indicare una necessità di dover pagare, e quindi una corruzione/concussione, più che un ‘regalo’ nella speranza di ricevere una qualche benevolenza in cambio (tralasciando l’aspetto più ovvio: i funzionari pubblici non possono accettare regali, per sé o per altri, di alcun genere).

 
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