Paralimpiadi di Rio, tutti gli ori italiani

A due giorni dalla fine delle Paralimpiadi, l’Italia è al decimo posto del medagliere, con ben 8 ori, 13 argenti e 10 bronzi, per un totale di 31 medaglie vinte.

Nel nuoto ricordiamo l’oro di Federico Morlacchi. Il nuotatore di Luino, classe 1993, dopo aver vinto tre bronzi a Londra 2012, ha conquistato l’oro a Rio nei 200 metri misti, elencando i ringraziamenti ai microfoni di Raisport: «Sono contentissimo. Sono soddisfatto come atleta. C’è tanta stanchezza. È stato un anno lungo, nuotiamo da settembre. Ringrazio chi ci ha fatto nuotare, partendo da MilanoSport che ci ha concesso il Saini, devo ringraziare Sport Management, tutto il team AcquaRio, quindi Luca e Michaela, Daniela (la mia super presidentessa) e la Polha, Max che mi segue da 10 anni, Micaela e l’osteopatia, i miei genitori e mio fratello».

L’oro di Federico Morlacchi a Rio 2016

Sempre nel nuoto, l’altro oro è arrivato grazie alla grinta del giovanissimo Francesco Bocciardo (classe 1994) nei 400 metri stile libero; il nuotatore genovese ha dichiarato subito dopo la gara: «Non è soltanto una vittoria mia, è una vittoria un po’ di tutti, in particolare dell’Italia e forse anche della mia regione, la Liguria. Non si raggiungono alti livelli senza un ottimo team che sta dietro e ordina tutto il da farsi; non è soltanto mio ma anche di tutte le persone che mi hanno incoraggiato e mi hanno assistito e che hanno creduto in me».

Si cambia disciplina, ma non la musica: altro oro per il grande Alex Zanardi nel ciclismo, disciplina nella quale l’Italia a Rio 2016 ha conquistato la metà dei suoi ori, ben 4. L’ex pilota dopo aver vinto l’oro nella crono H5 non è riuscito a trattenere le lacrime sul podio nel momento dell’inno nazionale. Queste invece le sue toccanti parole a fine gara:

E sempre nel Ciclismo sono arrivati gli ori di Vittorio Podestà nella crono H3 e di Mazzone Luca nella Crono H2, mentre nella Road Race H3 Paolo Cecchetto è stato il più veloce. Di seguito le sue dichiarazioni post gara alla Gazzetta:

Dall’atletica è arrivato l’oro di Assunta Legnante nel lancio del peso, con un lancio di 15.74. La campionessa europea indoor nel lancio del peso (2007) e primatista italiana assoluta con 19.20, ha cominciato a perdere la vista nel 2009, ma questo, nonostante le difficoltà, non l’ha fermata in quello che riesce a fare meglio, e ancora una volta l’ha potuto dimostrare a Rio 2016 arrivando sul gradino più alto del mondo.

L’ultimo oro è arrivato dal fioretto, dalla incredibile voglia di riscatto di Beatrice Maria Vio, chiamata da tutti Bebe. Bebe, 19 anni, ha conquistato la vittoria in finale contro la cinese Jingjing Zhou vincendo per 15 a 7. La sua esultanza è stata eloquente, perché ha trasmesso tutta la gioia ma allo stesso tempo il sacrificio di una ragazza che a soli 11 anni si è vista amputare braccia e gambe per poter restare in vita a seguito di una meningite fulminante. Questo il suo post liberatorio su facebook a fine gara:

 
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