Nuovi dati Fmi, la valuta cinese vince contro l’Euro

Il Fondo Monetario Internazionale (Fmi) si è finalmente deciso: lo scorso 30 novembre ha incluso la Cina nel suo paniere di valute di riserva. Tuttavia, a oggi, non è mai stato rivelato come questo paniere appaia realmente.

La determinazione dei coefficienti e il calcolo del tasso di cambio dei Diritti speciali di prelievo (Dsp) sono operazioni molto complicate. Basti dire che più una moneta guadagna peso, più il Fmi pensa che sia importante.

Il Fmi non spreca spazio dicendoci che l’euro è il più grande perdente nel riequilibrio, ma a volte due tabelle valgono più di mille parole: è chiaro che la Cina stia guadagnando importanza e l’Euro la stia perdendo.

TABELLA 1. NUOVI COEFFICIENTI DOPO L’INCLUSIONE DEL RENMINBI

I nuovi coefficienti del paniere per la valutazione del DSP, in vigore dall’1 ottobre 2015. (Fmi)

TABELLA 2. I VECCHI COEFFICIENTI DOPO L’ULTIMA REVISIONE DEL 2010 E SENZA IL RENMINBI

I vecchi coefficienti senza il renminbi, in vigore dal 30 dicembre 2010. (Fmi)

Insomma l’Euro, rispetto al 2010, ha perso 6,47 punti percentuali, contro la quota maggiore del renminbi che ora è al 10,92 per cento. Il dollaro ha perso solo 0,17 punti percentuali. Se analizzata in proporzione, la sterlina ha perso più di tutti, dato che è passata da un 11,3 per cento a un 8,09 per cento: una perdita di 3,21 punti percentuali (il 28,40 per cento). Lo yen ha perso 1,07 punti percentuali.

In questo esercizio di semplici numeri, vi sono due chiari vincitori, due chiari perdenti e un Paese che si posiziona esattamente in mezzo.

La Cina è il più evidente vincitore, dato che è passato da uno 0 a un 10,92 per cento. Con un cambiamento del genere, anche gli Stati Uniti possono essere ritenuti vincitori, poiché hanno perso pochissimo.

L’area dell’Euro è la più grande perdente in termini percentuali assoluti, mentre il Regno Unito perde relativamente. Il Giappone invece riesce a resistere con una piccola riduzione del peso dello yen.

Oltre ai numeri, il dato di fatto più grande è che la Cina vuole usare i Dsp per sostituire il dollaro come valuta di riserva internazionale. E, fino ad allora, ci saranno pochi benefici e tanti svantaggi per la Cina, nonostante la grande percentuale di guadagno.

 

Articolo in inglese: Euro Biggest Loser in IMF China Rebalancing.

 
Articoli correlati