Nemanja Rebic: la musica, un messaggio universale

Di Alessandro Starnoni

Nemanja Rebic ha la chitarra sulle ginocchia, sta per inziare a suonare davanti al pubblico del Forum nazionale della musica in Polonia. I riflettori illuminano una sorta di tristezza nei suoi occhi.

Centinaia di persone tra il pubblico, Rebic china leggermente la testa e inizia a parlare: «L’antica cultura cinese è una delle mie più grandi passioni. Sfortunatamente è quasi andata completamente distrutta in Cina».

Rebic, Nemo per gli amici, utilizza ogni esibizione come una opportunità per parlare di una causa che porta nel cuore: la persecuzione del Falun Gong, un’antica pratica spirituale cinese, duramente repressa dalla dittatura cinese.

Come durante le fasi finali del concorso internazionale Guitar Masters del 2016,  dove Rebic ha utilizzato un minuto del tempo a sua disposizione per parlare del Falun Gong.

Il Falun Gong, noto anche come Falun Dafa, è una antica pratica profondamente radicata nella cultura tradizionale cinese. Comprende cinque semplici esercizi di meditazione e l’insegnamento dei principi universali di Verità-Compassione-Tolleranza. La pratica divenne molto popolare in Cina negli anni ’90. L’allora dittatore cinese Jiang Zemin, temendo che la crescente popolarità del Falun Gong portasse a un risveglio delle coscienze, il 20 luglio 1999 diede il via a una campagna persecutoria su scala nazionale, con l’ordine di sdradicare la pratica. Coloro che seguono i pacifici insegnamenti del Falun Gong vengono ancora oggi brutalmente perseguitati, torturati e uccisi.

«Mi sconvolge sapere che persone come me [in Cina] non hanno alcuna libertà di praticare la meditazione. Sembra incredibile, ma sta succedendo veramente».

La musica come via di fuga

Rebic è cresciuto in Yugoslavia durante la guerra di fine anni ’80 a  Novi Sad, una città in Serbia. Cresciuto in una famiglia modesta, la musica era il suo unico rifugio.

«Mia madre mi raccontava come le chiedesse continuamente di suonare musica per me. Volevo solo ballare… nonostante non avessi ancora imparato a camminare».

All’età di 12 anni, trova una vecchia chitarra e questo evento mise in moto quella che sarebbe diventata per lui una passione infinita.

«Iniziai a strimpellare», ricorda. «Poi continuai a suonare la chitarra per tutto il giorno. Nessuno mi disse di farlo. Ero proprio io a volerlo fare».

Durante gli anni del college, continuò a suonare. «Stavo studiando legge ma non mi piaceva e quindi passavo il tempo a suonare la mia chitarra. Un giorno mia madre entrò nella stanza e mi disse: “Sembra che tu stia studiando musica invece che legge”».

Il 1999 è stato il punto di svolta per Rebic. I bombardamenti giornalieri della NATO, durati 4 mesi, furono un disastro per Novi Sad «Capii che dovevo seguire il mio cuore perché nella vita non si sa mai cosa potrà succedere».

Iniziò a studiare chitarra al Conservatorio di Amsterdam. Nel 2006, si recò a Bangalore, dove studiò l’arte esoterica della musica indiana sotto la guida di diversi maestri locali.

Trovare la sua strada

All’inizio del 2018 Rebic si è esibito alla Carnegie Hall di New York come solista. Un suo album originale è in lavorazione e presto sarà pubblicato. Molte le lezioni che ha appreso durante il suo percorso musicale. La sua visione è che la musica sia «un messaggio universale, che può essere ascoltato da persone di tutto il mondo» qualcosa che riesce a «trascende il linguaggio, trascende ogni tipo di confine».

Dopo aver affinato le sue doti suonando musica sacra indiana, Rebic si fece presto strada a New York, dove trovò un lavoro come insegnante nel Queens. Una sera in metropolitana, tornando a casa dopo una lezione, offrì il suo posto a un’altra signora, ignaro di quanto il suo piccolo gesto gentile avrebbe profondamente segnato la sua vita.

La signora rifiutò educatamente, insistendo che Rebic rimanesse seduto, e i due iniziarono una conversazione. Lei gli parlò del Falun Gong, e gli disse che avrebbe potuto insegnargli gli esercizi di meditazione. In seguito Rebic lesse lo Zhuan Falun, il libro principale del Falun Gong.

«Era la prima volta che incontravo principi così profondi spiegati in un modo molto semplice, in un modo tale che anche una persona con uno stile di vita moderno possa capire.L eggere il libro è una esperienza molto intensa».

Poco dopo Rebic venne a conoscenza della persecuzione del Falun Gong in Cina. Dopo anni di grande diffusione, nel 1999 il regime cinese rese illegale la pratica. Il Partito comunista cinese temeva che il Falun Gong potesse diventare più popolare del Partito stesso.

«È una realtà molto triste per i praticanti in Cina», ha spiegato. «[Al giorno d’oggi] Se ti trovano a praticare in un parco o con il libro [Zhuan Falun]… se vedono che stai cercando di avere informazioni circa la pratica, possono arrivare a rintracciarti e puoi rischiare la vita».

Diffondere la consapevolezza attraverso la musica

Da allora Rebic dedica una parte significativa del suo tempo alla causa del Falun Gong. Dal distribuire volantini con informazioni sulle violazioni dei diritti umani allo scrivere per sensibilizzare le persone sulla persecuzione del Falun Gong.

Una  canzone è particolarmente rimasta nel suo cuore: «C’è un documentario che ho visto molti anni fa, “Decade of Courage”. Sulla copertina c’è una foto di una donna con un cappotto rosso che tiene uno striscione del Falun Gong. Sta guardando con molta calma la persona che si sta avvicinando a lei… un poliziotto. Probabilmente per arrestarla».

Rebic racconta che non si hanno più notizie di questa signora, ormai famosa per la sua forte fede di fronte all’oppressione, e teme che potrebbe essere stata torturata a morte.

«Ho scritto una canzone su di lei, l’ho intitolata ‘Rose of Tiananmen’».

Rebic ritiene che la sua spiritualità lo abbia plasmato come musicista. «[La musica antica] era basata su racconti divini», ha spiegato, «il musicista è come un  portavoce, incaricato di diffondere questi messaggi alle persone, per aiutarle a vivere la vita in modo positivo, e raccontare loro storie di moralità, di coraggio, di gentilezza e compassione. Non per parlare di sé stesso».

«Posso vedere quanto sono cambiato da quando ho iniziato a praticare il Falun Gong … perché il Falun Gong ti insegna a considerare prima gli altri, ti insegna ad essere più altruista».

«È una cosa molto potente … condividere tutte queste storie attraverso la musica – è una cosa magnifica».

Articolo originale: Virtuoso Nemanja Rebic on Using Music for Greater Service

 
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