Il Ceo di Tesla, Elon Musk, si è espresso in modo contrario alle politiche filo-transgender e invita i genitori a «contrattaccare» e proteggere i propri figli dall’ideologia.
«È ora che i genitori reagiscano!», ha scritto ha scritto su Twitter il 9 luglio, rispondendo a un video TikTok pubblicato da un padre arrabbiato.
Il papà, che usa il nickname JoToJaVin su TikTok afferma: «Sono letteralmente furioso in questo momento». Nel video racconta di aver appena parlato con sua moglie, che ha portato i loro due figli nello studio del medico per controlli fisici di routine prima del nuovo anno scolastico.
«Mio figlio di 9 anni è entrato per primo, e la prima cosa che questa donna gli chiede è se si identifica come un ragazzo, una ragazza, gender-fluid o non binario. Mio figlio non ha mai sentito parlare di queste [imprecazione, ndr] prima d’ora».
Il padre ha continuato a sottolineare che suo figlio, che vede lo stesso dottore da quando è nato, è «chiaramente un maschio».
Chiedendosi se il dottore stesse cercando di «piantare un seme» nella mente di suo figlio, ha continuato: «L’unica cosa di cui posso essere grato è che mia moglie li ha presi al posto mio. E complimenti a mia moglie perché ha detto qualcosa. E se non l’avesse fatto, avrebbero fatto la stessa dannata domanda a mio figlio di 7 anni».
Il padre lancia anche un messaggio a coloro che approvano il fatto che i dottori discutano di tali questioni con i bambini: «C’è qualcosa che non va in te».
Le opinioni di Musk
Musk, che ha un figlio di 19 anni che si identifica come transgender, è stato apertamente critico nei confronti dell’ideologia transgender stessa. Negli ultimi mesi, ha usato la piattaforma Twitter appena acquisita per reprimere l’uso dei termini «cis» e «cisgender», che sono spesso usati dalle persone transgender per riferirsi agli eterosessuali.
Il Ceo di Twitter ha rivelato questo cambiamento in uno scambio sul social il 21 giugno: «Le molestie ripetute e mirate contro qualsiasi account faranno sì che gli account molesti ricevano come minimo, sospensioni temporanee. Le parole “cis” o “cisgender” sono considerate insulti su questa piattaforma».
Musk ha anche condannato in precedenza l’esecuzione di procedure di riassegnazione di genere e interventi chirurgici sui bambini.
In un post su Twitter del 14 aprile, il Ceo (anche) di SpaceX ha scritto: «Qualsiasi genitore o medico che sterilizza un bambino prima che diventi un adulto consenziente dovrebbe andare in prigione a vita».
Anche in uno scambio a marzo, ha affermato che gli adulti stanno plagiando i bambini facendo loro credere di essere nati nei corpi sbagliati: «Ogni bambino attraversa una crisi di identità prima che la sua personalità/identità si cristallizzi. Pertanto, non dovremmo consentire interventi chirurgici gravi e irreversibili o farmaci sterilizzanti di cui potrebbero pentirsi, almeno fino all’età di 18 anni».
Altri in tutto il Paese hanno condiviso le preoccupazioni del dirigente tecnologico, protestando alle riunioni del consiglio scolastico per l’ideologia di genere che viene insegnata nelle scuole dei loro figli.
Nel frattempo, sempre più persone che da minorenni si sono sottoposte a interventi chirurgici che alterano il corpo stanno rimpiangendo quelle decisioni, con alcuni che hanno persino intentato causa contro gli ospedali e i professionisti medici che hanno eseguito tali procedure.
Proteggere la civiltà?
La condanna del signor Musk sulla sterilizzazione dei bambini con interventi chirurgici transgender va di pari passo con la sua opposizione a tutto ciò che minaccia la civiltà umana.
Ad esempio, negli ultimi anni il magnate della tecnologia ha spesso espresso le sue preoccupazioni su ciò che il calo dei tassi di natalità potrebbe significare per l’umanità: «Il basso tasso di natalità come causa della caduta delle civiltà è sottovalutato. Roma aveva problemi di natalità anche durante il regno di Cesare», ha scritto in un tweet.
In un altro tweet ha scritto: «Faccio del mio meglio per aiutare la crisi della sottopopolazione. Il crollo del tasso di natalità è di gran lunga il più grande pericolo che la civiltà deve affrontare». Musk è padre di 9 figli.
L’impegno del signor Musk per il progresso della civiltà sembrerebbe essere la forza trainante dietro tutti i suoi sforzi.
In un’intervista del 16 giugno alla Viva Technology Conference di Parigi, ha spiegato: «Sembra che potremmo essere l’unica coscienza, almeno in questa galassia. E se è così, è una specie di prospettiva spaventosa perché significa che la luce della coscienza è come una minuscola candela in una vasta oscurità. E dovremmo fare tutto il possibile per evitare che quella candela si spenga».
Con la sua compagnia missilistica SpaceX, Musk spera di rendere la vita «multi-planetaria». Con Tesla, mira a promuovere l’energia sostenibile. Con Starlink, ha già iniziato a fornire connettività Internet ad alta velocità ad alcune delle località più remote del mondo. E sebbene Neuralink sia ancora in fase di sviluppo, l’obiettivo del miliardario con questa iniziativa è aiutare a ripristinare la mobilità e la visione di coloro che hanno perso quelle capacità.
Per quanto riguarda il suo acquisto di Twitter, il signor Musk ha chiarito che non ha acquistato la società di social media a proprio vantaggio, ma a vantaggio della società: «Sono abbastanza informato su quello che sta succedendo con Twitter, sapete, ho un’idea di come sta cambiando in un modo o nell’altro. E in generale, ero preoccupato che Twitter stesse avendo un effetto negativo e corrosivo sulla società civile. E quindi, tutto ciò che mina la civiltà, penso, non va bene».
Alla fine, ha acquistato la piattaforma lo scorso ottobre per 44 miliardi di dollari, una somma di cui si è spesso lamentato. Tuttavia, rimane ottimista sui suoi piani di trasformazione per l’app, che intende trasformare in una «full app», uno sportello unico per gli utenti per socializzare, fare acquisti, effettuare transazioni finanziarie e altro ancora: «X/Twitter sarà solo una cosa molto utile e, si spera, qualcosa che sia una forza positiva per la civiltà».
Articolo in inglese: Musk: It’s ‘Time for Parents to Fight Back’ Against Gender Ideology
