Calano i punteggi in matematica, lettura e scienze. Colpa della pandemia?

Secondo dati pubblicati il 5 dicembre, gli adolescenti dei Paesi sviluppati, hanno registrato un calo nei punteggi dei test di lettura e matematica, che gli esperti attribuiscono in parte alla perdita di apprendimento durante la pandemia Covid-19.

Il Programme for International Student Assessment (Pisa) dell’Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico esamina, attraverso test annuali, le conoscenze degli studenti in matematica, lettura e scienze e le loro capacità di utilizzo delle conoscenze acquisite.

In genere il Pisa conduce i test ogni tre anni, ma il test previsto per il 2021 è stato rinviato a causa della pandemia.

Nel 2022, mentre le nazioni stavano ancora affrontando gli effetti della pandemia, quasi 700 mila studenti di 81 Paesi membri e partner Ocse, che rappresentano 29 milioni di persone in tutto il mondo, hanno partecipato al test Pisa, somministrato a ragazzi di 15 anni.

I risultati dell’ultima valutazione hanno riscontrato, in media, un «calo senza precedenti delle prestazioni tra i membri e le economie partner Ocse».

Rispetto al 2018, il rendimento medio dei Paesi partecipanti è diminuito di 10 punti in lettura e di quasi 15 punti in matematica, il che equivale a tre quarti di un anno di apprendimento, secondo le ricerche. L’Italia, che in precedenza stava mostrando miglioramenti in matematica, è tornata ai livelli del 2003-2006.

Il declino dei punteggi in matematica è tre volte superiore a qualsiasi precedente variazione consecutiva, stando agli esiti dello studio. Per quanto riguarda le scienze, invece, i punteggi sono cambiati poco rispetto al 2018, secondo gli ultimi risultati.

Tuttavia, questi esiti hanno suscitato la preoccupazione dei membri Ocse, che hanno osservato che 1 studente su 4 tra quelli testati è ora considerato a basso rendimento in matematica, lettura e scienze, in media, tra i Paesi Ocse.

«Questo significa che possono avere difficoltà a svolgere compiti come l’uso di algoritmi di base o l’interpretazione di testi semplici. Questa tendenza è più pronunciata in 18 Paesi ed economie, dove oltre il 60% dei quindicenni è rimasto indietro», ha dichiarato l’Ocse in merito agli ultimi risultati della valutazione.

Perdita di apprendimento pandemica: un fenomeno globale

Secondo gli ultimi dati, gli Stati Uniti, storicamente in ritardo rispetto agli altri Paesi Ocse, si sono classificati al 28° posto su 37, ottenendo una media di 465 punti nel test: 7 punti in meno rispetto al punteggio medio Ocse, pari a 472 punti.

Il punteggio medio in matematica degli adolescenti americani è diminuito di 13 punti tra il 2019 e il 2022, rispetto a un calo di 15 punti per il paese tipico dell’Ocse.

La lettura e le scienze sono rimaste per lo più uniformi, una tendenza riscontrata soprattutto tra i Paesi dell’Ocse in generale.

«La perdita di apprendimento dovuta alla pandemia è un fenomeno globale», ha dichiarato Martin West, preside accademico della Harvard Graduate School of Education. «Non abbiamo mai visto, in una valutazione internazionale, cali consistenti in un gran numero di sistemi scolastici nel modo in cui li vediamo qui».

Altrove, la valutazione ha rilevato che l’Albania ha registrato il calo maggiore nei punteggi di matematica, con una diminuzione di 69 punti. Seguono la Giordania, con 39 punti, e l’Islanda, con 36 punti.

Tuttavia, i risultati hanno destato preoccupazione anche in nazioni come la Germania, l’Islanda e i Paesi Bassi, che hanno registrato cali di 25 o più punti nei punteggi di matematica. Venti punti equivalgono all’incirca a un anno di apprendimento.

Singapore ha ottenuto i punteggi più alti in tutte e tre le materie e diversi Paesi, tra cui Canada, Estonia e Giappone, hanno ottenuto risultati migliori della media in tutti e tre gli esami.

Studenti frequentano una lezione in una scuola media, in questa foto d'archivio. (Philippe Lopez/AFP via Getty Images)
Studenti frequentano una lezione in una scuola media, in questa foto d’archivio. (Philippe Lopez/AFP via Getty Images)

Punteggi in diminuzione prima della pandemia

Nonostante il declino dei risultati dei test negli anni passati, gli autori dello studio hanno sottolineato che gli ultimi risultati possono essere attribuiti solo in parte alla pandemia Covid-19, dato che i punteggi in lettura e scienze erano già in calo prima delle severe misure di blocco.

Ad esempio, nazioni come Belgio, Canada, Cechia, Finlandia, Francia, Ungheria, Islanda, Paesi Bassi, Nuova Zelanda e Slovacchia avevano già registrato tendenze negative nelle prestazioni in matematica prima del 2018, ha osservato l’Ocse.

«La relazione tra la chiusura delle scuole causata dalla pandemia, spesso citata come causa principale del calo dei risultati, non è così diretta. In tutta l’Ocse, circa la metà degli studenti ha subito chiusure per più di tre mesi», ha scritto l’Ocse nella sua valutazione.

«Tuttavia, i risultati del Pisa non mostrano una chiara differenza nell’andamento dei risultati tra i sistemi scolastici con chiusure limitate, come l’Islanda, la Svezia e Taipei cinese, e i sistemi che hanno subito chiusure più lunghe, come il Brasile, l’Irlanda e la Giamaica».

Nel complesso, l’Ocse ha rilevato una forte connessione tra gli investimenti nell’istruzione e i risultati medi, insieme all’impegno dei genitori e al sostegno degli insegnanti nell’apprendimento degli studenti.

«I dati Pisa dimostrano che il sostegno degli insegnanti è particolarmente importante nei periodi di interruzione, anche nel loro fornire un supporto pedagogico e motivazionale supplementare agli studenti. La disponibilità degli insegnanti ad aiutare gli studenti in difficoltà ha avuto la relazione più forte con i risultati in matematica in tutta l’Ocse, rispetto ad altre esperienze legate alla chiusura delle scuole da Covid-19», ha scritto l’Ocse. «Questi studenti erano anche più sicuri dei loro coetanei nell’apprendere in modo autonomo e a distanza».

Nonostante questo, l’anno scorso solo uno studente su cinque ha dichiarato di aver ricevuto un aiuto supplementare dagli insegnanti in alcune lezioni di matematica, mentre circa l’8% ha dichiarato di non aver mai o quasi mai ricevuto un sostegno supplementare, secondo lo studio.

 

Articolo in lingua inglese: Learning Losses Recorded Across Developed Nations in Wake of Pandemic

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