Musica cinese, dalla magia dell’antichità alla speranza di un Rinascimento

Si immagini una civiltà antica di migliaia di anni, rimasta ancora in vita e mai distrutta, dall’antichità fino a oggi. Come sarebbero la sua musica e la sua cultura? Non serve troppa fantasia: un esempio è la cultura cinese, che conta una storia di almeno 5 mila anni. E mentre gli antichi greci, gli antichi romani, gli Egizi e tanti altri popoli non esistono più, la civiltà cinese è arrivata fino a oggi.

Uno fra i tanti aspetti interessanti di questa civiltà è la sua musica. La Storia che si studia a scuola in Occidente, per lo più glissa su ciò che è successo in Estremo Oriente, dal momento che i contatti con l’Occidente sono stati pochi. Ma la Storia non ha nell’Europa il proprio centro: l’antica civiltà cinese è quasi sempre stata al passo o anche in anticipo su quella europea.

Un esempio: pare che l’impostazione matematica che è alla base dello studio dell’armonia musicale e del ‘temperamento equabile’ sia stata definita prima dai cinesi che da noi; inoltre, molte delle invenzioni più importanti sono state fatte dai cinesi, e il fatto che oggi i prodotti cinesi non siano di qualità, non ha nulla a che fare con la cultura cinese: storicamente, in Cina molte cose si facevano meglio che in Occidente.

Il momento in cui l’Occidente ha superato la Cina è stata la Rivoluzione Industriale (in Occidente), periodo non dei migliori per la Cina. Il divario è stato poi troppo difficile da recuperare, ed è stato parzialmente colmato negli ultimi anni solo sul piano materiale, ampliando però maggiormente il divario culturale. Se la Cina possedeva una civiltà raffinatissima – forse più della nostra, nei tempi antichi – ora non è più così.

Pittura cinese -Ma Lin (Comuseum)

ARMONIA E FILOSOFIA NELLA MUSICA CINESE

Una delle particolarità della musica cinese è l’utilizzo della scala pentatonica, detta anche ‘scala cinese’. Questa scala, per la sua semplicità e immediatezza, è comune a tante civiltà antiche. Tuttavia, mentre l’Occidente l’ha per lo più abbandonata all’interno della musica classica, i cinesi hanno continuato a preferirla, nonostante siano stati i primi ad aver scoperto il temperamento equabile e quindi la scala di sette note.

In quanto civiltà antica, quella cinese possiede un’altra caratteristica peculiare: il ragionamento analogico e l’interesse nella numerologia. Se cinque sono le note della scala, devono avere qualcosa a che fare – pensavano i Cinesi – con il numero delle dita di una mano, con i cinque organi principali, con i cinque elementi, le cinque categorie della società (principe, popolo, ministri, servizi statali e prodotti), i cinque punti della bussola (nord, sud, est, ovest e centro) e così via.

I cinque gradi della scala sono detti Gong (‘palazzo’), Shang (deliberazione), Chiao (‘corno’), Zhi (‘prova’), Yu (‘ali’). Gli intervalli tra le note sono rispettivamente di un tono, un tono, un tono e mezzo, un tono, e un tono e mezzo, nel modo basato su Gong (un esempio è Fa Sol La Do Re). Esistono 5 ‘modi’, in base a quale grado della scala si suona come tonica (nota fondamentale, e prima nota della scala). In base alla tonica, cambiano anche gli intervalli tra i vari gradi della scala. Quindi una scala basata su Shang è Sol La Do Re Fa (Shang, Chiao, Zhi, Yu, Gong). Allo stesso tempo si può trasportare la scala, cambiando la nota fondamentale senza variare gli intervalli (così come si passa da Do maggiore a Re maggiore: gli intervalli sono gli stessi, ma le note diverse).

Dal punto di vista medico, la nota Gong agisce sulla milza, Shang sul polmone, Chiao sul fegato, Zhi sul cuore, Yu sui reni. Combinando le note in modo sapiente, si può stimolare il qi (energia del corpo) di un certo organo, per poi agire su un altro, attraverso uno scambio ripetuto di due note. I principi sono però piuttosto complessi, dato che entra in gioco anche la durata della note e vari altri fattori, che possono essere applicati da un esperto musicologo cinese.

Allo stesso tempo, la tonica è legata all’elemento terra, al centro della bussola, e alla figura del principe. La seconda nota è l’autunno, il metallo, l’Ovest, e i ministri. La terza è la primavera, il legno, l’Est, il popolo. La quarta è l’estate, il fuoco, il Sud, e i servizi pubblici, la quinta è l’inverno, l’acqua, il Nord, e i prodotti. Se questi 5 gradi della scala venissero suonati con un’accordatura sbagliata in tutta la nazione, porterebbero problemi agli ambiti e alle persone che rappresentano. Anche per questo, ogni dinastia cinese aveva cura di assicurarsi che la propria nota fondamentale fosse ben intonata, costruendo gli strumenti con le tecniche giuste (oggi è un po’ più facile, perché esistono tanti metodi di accordatura affidabili, e persino strumenti elettronici che danno l’accordatura esatta).

Se le corrispondenze tra note e altri fenomeni naturali possono sembrare arbitrarie, in realtà non sono del tutto prive di riscontri sperimentali. Ad esempio da alcuni studi (citati da generazionebio.com) è risultato che la musicoterapia basata sui principi della musica cinese ha dato effetti molto migliori sui malati, rispetto a quella in cui sono stati utilizzati i principi occidentali (non a caso, il carattere cinese per ‘musica’ deriva da quello per ‘medicina’). Sarà proprio vero che lo Shang è utile ai polmoni e così via? Quello che è certo è che i cinesi, in quanto a introspezione e capacità di osservare le reazioni del proprio corpo, non erano affatto dei dilettanti.

MUSICA CINESE: CARATTERISTICHE PRATICHE

In cosa differiscono la musica occidentale e quella cinese, oltre che per le scale e i significati filosofici e medici?
La differenza più evidente è che la musica cinese è più semplice, solitamente più lenta, e molto ‘meditativa’. Se in Occidente la musica è vista come un tipo di intrattenimento, più o meno colto, (e quindi deve avere un chiaro ritmo o una certa complessità), in Cina (se si esclude l’epoca contemporanea) la musica è sempre stata vista come un mezzo per purificare lo spirito e il corpo: doveva quindi calmare la mente, e non stimolarla o agitarla. Oppure era strumento di espressione dell’intimo, senza il bisogno di un pubblico: il musicista errante, solitamente un praticante del Tao, poteva strimpellare il suo strumento, nella solitudine della montagna o della foresta, tra nebbioline e cinguettii di uccelli.

La musica cinese, anche quella da camera (cioè con più strumenti), non punta troppo sulla complessità armonica e sulle note diverse suonate insieme, che invece sono alla base della musica occidentale, sia classica che non. I cinesi preferiscono avere una ricchezza timbrica: piuttosto che suonare tante note diverse insieme, utilizzano molti strumenti diversi, suonando più o meno le stesse note. Questi strumenti hanno talvolta anche accordature differenti, cosa che crea ulteriori differenze sonore.

MUSICA CINESE CONTEMPORANEA

Sulla musica cinese contemporanea, invece, c’è poco da dire. A parte la musica propagandistica, onnipresente nella Tv e negli spettacoli di retorica statale, in generale la musica leggera non ha fatto altro che importare la cultura occidentale, reinterpretandola in parte, senza tuttavia troppa originalità. E non è esagerato affermare che quello contemporaneo sia il periodo culturalmente meno importante di sempre per la cultura cinese. Se non per una, notevole, eccezione.

SHEN YUN PERFORMING ARTS: LA RINASCITA DELLA CULTURA CINESE

C’è chi sostiene – probabilmente a ragione – che se la Cina avesse mantenuto e continuato a sviluppare la propria cultura tradizionale, avrebbe superato l’Occidente sotto molti aspetti. In particolare, un gruppo di persone ha dato una straordinaria dimostrazione pratica di questo: la compagnia teatrale Shen Yun Performing Arts. Una compagnia cinese fondata a New York nel 2006 che si esibisce ogni anno in tutto il mondo.
Principalmente, quella di Shen Yun è una compagnia di danza classica cinese: una forma artistica molto più espressiva e spettacolare del balletto, che tra movimenti del corpo, costumi tradizionali e piroette riesce a essere una forma molto vivace di recitazione. Attraverso la danza, infatti, Shen Yun mette in scena storie antiche e moderne.

La danza dei ballerini di Shen Yun – tra i migliori al mondo – è accompagnata da una singolarissima orchestra, che è formata sul modello occidentale ma esprime melodie di gusto tipicamente cinese. La strana simbiosi è perfettamente riuscita: l’effetto sono delle musiche complesse e ritmate, come quelle occidentali, ma che esprimono una purezza che solo la musica cinese può dare. Alla struttura standard di un’orchestra occidentale, si aggiungono strumenti tipici cinesi, come l’erhu, il pipa, i gong e altre percussioni cinesi. Le melodie sono spesso tratte dalle varie culture etniche cinesi.

Shen Yun è senza dubbio una delle innovazioni più interessanti nell’arte cinese e mondiale. Ma l’aspetto ancora più particolare è che si tratta di un’innovazione all’interno dell’arte classica, non di quella moderna.

PERSECUZIONE

«Se il Partito [Comunista Cinese] ti perseguita, allora devi essere sicuramente buono», disse un uomo all’avvocato per i diritti umani Gao Zhisheng, ‘colpevole’ di aver difeso diversi cittadini cinesi perseguitati dal Partito e attualmente agli arresti domiciliari (dopo anni di carcere e atroci torture). E purtroppo, lo stesso principio valido per l’avvocato Gao Zhisheng si applica anche a Shen Yun.

La persecuzione da parte del Pcc estesa anche a un innocuo spettacolo teatrale, d’altronde non sorprende: Shen Yun ripropone, sia artisticamente che contenutisticamente, quei modi tradizionali di pensare e agire che il Partito Comunista Cinese si è impegnato tanto a distruggere e a cancellare dalla mente dei cinesi; ancora ‘peggio’, Shen Yun parla anche di storie di persecuzione moderna: gli artisti di Shen Yun, così come tutte le persone che non si conformano al volere del regime, non possono infatti esibirsi in Cina. Ma la compagnia viaggia in tutto il mondo, dando così la possibilità ai popoli occidentali di conoscere l’autentica cultura cinese, rappresentata in uno spettacolo la cui potenza e bellezza vanno oltre ogni descrizione.

Shen Yun si è già esibito diverse volte in Italia (la data italiana del tour 2016 è a Milano il 30 e 31 marzo). Chi vi assisterà, potrà giudicare con i propri occhi se sia vero che, seguendo il corso della propria cultura tradizionale, la Cina sarebbe divenuta oggi un membro pacifico della comunità internazionale; una nazione in grado di dare il proprio contributo per migliorare il mondo, invece di metterlo in pericolo.

Per saperne di più:

 

Immagine della musicista con il Guzheng fornita da Shutterstock

 
Articoli correlati