MotoGP, Lorenzo domina a Le Mans. Secondo Rossi: al Mugello sarò più veloce

L’unica costante della MotoGP 2016 sembra essere la sfortuna di Andrea Dovizioso, che raccoglie un altro zero per la quarta volta di fila.
A Le Mans, le Yamaha ufficiali dominano la quinta prova del motomondiale, in uno dei campionati più equilibrati degli ultimi anni. Jorge Lorenzo è un autentico ‘Martillo’, scatta dalla pole, saluta tutti, facendo il vuoto in pochi giri, e vola solitario verso la sua seconda vittoria stagionale.

Valentino Rossi arriva secondo, ma staccato di oltre dieci secondi dopo un’entusiasmante rimonta, in parte rallentata dal toboga dei sorpassi.

Terzo chiude terzo Maverick Vinales che, approfittando del passo falso di Marquez e delle due Ducati che lo precedono, riporta la Suzuki sul podio otto anni dopo l’ultimo, quello conquistato da Loris Capirossi a Brno.

In gara «Ho potuto abbassare di qualche decimo il mio tempo sul giro dopo tre quattro giri, [mentre, ndr] gli altri hanno rallentato un po’ il ritmo. Quella è stata la chiave – spiega il campione del mondo davanti ai microfoni di Skysport – Perchè a inizio gara tanto io come  Iannone, o magari Dovizioso e Marquez, avevamo un ritmo molto simile».

Dopo una qualifica tribolata e una brutta partenza «… ho mantenuto la calma – spiega il Dottore su La Gazzetta dello Sport – ho fatto dei bei sorpassi, ho realizzato il giro più veloce del GP al quarto giro, ho passato Marquez e Dovizioso. Quando loro sono caduti ho potuto guidare più rilassato e amministrare la situazione. Se parti settimo e arrivi secondo è sempre una grande gara».

Sempre più in rosso, invece, il bilancio della Ducati. Iannone è il primo a dare il via alle carambole dei big in pista. L’abbruzzese si stende tradito dall’anteriore al settimo giro, quando sembra l’unico in grado di tenere il passo del maiorchino. Nove giri dopo lo imita il compagno di squadra, che scivola in perfetta sincronia con Marc Marquez, alla guida di una Honda che sembra sempre più in difficoltà gran premio dopo gran premio.

I piloti della Rossa di Borgo Panigale si lamentano scarsa sensibilità all’anteriore. Anche se Iannone alla vigilia del GP si dichiarava soddisfatto per i progressi fatti dalla Michelin nella gomma posteriore, ma dopo la corsa afferma: «Nessuno di noi ha la situazione sotto controllo […] oggi si è visto quante cadute sono state causate dalla gomma anteriore – solo 13 piloti taglieranno il traguardo e l’ultimo è proprio Marquez, che riesce a ripartire dopo la caduta e a raccogliere così qualche punticino – Bisogna capire il perché».

Dovizioso invece sembra avere già le idee chiare. Evitiamo l’espressione fallimento, piuttosto «questo weekend è stato importante per capire cosa fare in futuro, dobbiamo restare calmi, discutere con gli ingegneri. Dobbiamo pensare in modo diverso – ribadisce il romagnolo – usiamo troppo la gomma posteriore e la potenza per stare davanti. E questo non va bene».

Comunque, oltre ai ducatisti, dopo cinque gran premi anche primi tre piloti in cima alla classifica sono caduti tutti almeno una volta, ricompattandosi. Lorenzo è passato al comando a quota 90 punti contro gli 85 del connazionale e i 78 del compagno di squadra.

«Quest’anno è diverso da l’anno scorso perché bisogna stare più attenti in gara – conferma il Valentino a Radio Rai – con la Bridgestone praticamente non cadevi quasi mai. Però io sono convinto che con queste gomme posso essere più competitivo al Mugello: posso essere più veloce. E quindi questa volta quando sono arrivato, sono sempre stato molto competitivo in gara. Quindi non vedo l’ora».

 
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