MotoGP: Brno fiacco e Valentino raggiunto da Lorenzo. Moto3: il futuro è italiano

A Brno, una undicesima prova di MotoGP poco emozionante rende la lotta per il mondiale più avvincente. Lorenzo vince e balza in testa al campionato a pari punti con Valentino, giunto terzo alle spalle di Marquez, che riduce a 52 lunghezze il distacco in classifica dalla coppia della Yamaha.

Se il mondiale finisse oggi, il vincitore sarebbe Lorenzo per differenza di vittorie: il maiorchino è salito a quota cinque; Rossi è ancora fermo a tre. Ma mancano ancora sette gare: l’ultima parte della stagione diventa un mini campionato con il Cabroncito, di nuovo fenomeno in sella alla sua Honda, pronto ad approfittare delle rivalità in casa Yamaha.

I tre campioni si rispettano. A fine gara continuano a scambiarsi strette di mano, pacche sulle spalle e gran sorrisi a trentadue denti – forse hanno fatto tesoro della bacchettata data da Schwantz nell’intervista rilasciata a La Gazzetta dello Sport: «sono tutti musoni». Però la rivalità è destinata a crescere al pari della pressione psicologica. Resta da vedere chi potrà reggerla fino alla fine.

In attesa del prossimo Gp, a Silverstone, il team director dell’italo svizzera MTR MotoGP team, Michele Conti, ci aiuta ad analizzare la situazione dei protagonisti dopo il secondo weekend di gare post pausa estiva.

LORENZO

Nelle prossime gare sarà ancora lui l’uomo da battere. «Ieri ha dimostrato che è in palla… è tornato dalle ferie, come hanno dichiarato tutti, veramente in forma – afferma l’ex campione europeo di Moto3 – e attualmente non ce n’è per nessuno».

In prova e nel warm up è sempre stato a posto. In qualifica ha fatto segnare un tempo «impressionate». In gara Marquez ha provato a seguirlo nei primi giri. «Poi ha capito che non c’era niente da fare».

Ha il vantaggio di avere pochissimi problemi nella messa a punto della sua moto con la quale si trova bene. «Vuol dire che il pacchetto completo (pilota, moto e box) funziona».

MARQUEZ

Venerdi è caduto in prova. Era al limite mentre cercava il «bandolo della matassa». Lorenzo in qualifica nel giro della pole position è sceso sotto il minuto e 54 secondi (nuovo record della pista), ma Marquez secondo ha fatto segnare un tempo poco sopra il minuto e 55 secondi. Il suo distacco è stato minimo: «erano lì».

Il ‘Martillo’ della Yamaha ha fatto la differenza facendo segnare quasi sempre il miglior tempo in prova e sul passo. «Li ha martellati» psicologicamente.

Ora il campione del mondo in carica ha il vantaggio di correre senza aver niente da perdere; anche vincendo tutte le gare rimanenti, dovrà sperare che quelli che lo precedono in classifica commettano qualche errore per potersi, forse, giocare il mondiale nell’ultima gara.

VALENTINO ROSSI

Da lui «come si era detto (una settimana fa), ci si aspettava un po’ di più», soprattutto perché a Brno ha già vinto sette volte. Però venerdì è caduto sull’olio perso da Pedrosa, e questo può averlo frenato a livello psicologico, fa notare l’ex campione europeo.

Anche Iannone è stato frenato da problemi al motore che, secondo le dichiarazione del suo team Ducati, potrebbero avergli fatto perdere alla fine quei quattro o cinque secondi sufficienti per stare con Valentino e per lottare con lui per il podio. Idem Pedrosa per una caduta. Quindi forse i conti con la fortuna sono pari.

Per adesso «cambia poco. Fra due gare si correrà a Misano, in un’altra pista dove Rossi ha girato molto quest’anno con un’altra moto per allenarsi. La conosce bene ed è sempre andato forte anche lì. È la sua pista di casa, è vicina a dove abita.

«Se vuole pensare al titolo Valentino deve vincere a Misano», e poi far bene nel trittico Malesia, Phillipe Island e Motegi. «Soprattutto Philippe Island, dove è sempre andato forte, deve dir la sua» .

Probabilmente è «a Valencia che si giocheranno il titolo» .

YAMAHA VS HONDA

«Nessuna delle due ha un grosso vantaggio sull’altra». È una questione di messa a punto da parte del pilota e del suo team, e di come si trova con la sua moto. Le conferme arrivano dai tempi in prova e sul passo gara. Infatti, a Pedrosa è bastato avere qualche problema dopo la caduta per rimanere indietro; così come è successo anche a Valentino.

DUCATI

«Hanno avuto un problema tecnico. Non si apriva il cornetto di aspirazione. Perdevano, hanno detto, intorno ai 5 chilometri orari di velocità massima. E sicuramente anche in accelerazione».

Sembra che abbiano fatto un bel balzo in avanti: «Hanno portato motori nuovi». Però Iannone non ha voluto usarli.

Nella prima parte di gara, Dovizioso col motore nuovo era molto veloce: «Forse non c’era tutto questo vantaggio», perché, dopo tutto, la moto di Iannone è stato frenata dal problema in aspirazione.

«Vedo un po’ in crisi Dovizioso. Pensavo potesse fare meglio. Spero che faccia meglio. (Per il quarto posto) se la potranno giocare loro due».

PEDROSA

«È sempre sfortunato. È caduto per un problema tecnico alla moto. E ogni volta che cade riesce a farsi male. Zoppicava, faceva fatica a tener su la moto. Ha già fatto una grandissima gara, perchè ha recuperato, è stato lì e non ha mollato. Fino a passare Dovizioso l’ultimo giro. È stato forse il giro più emozionante della gara. Se è apposto può giocarsi la quarta quinta posizione».

APRILIA

Per la prima volta sono andati a punti con entrambi i piloti (Bautista e Brandl), ma «non stanno facendo una gran stagione. L’investimento dell’Aprilia è grosso. Devono far di più, se una casa del genere vuole puntare a stare in mezzo alla MotoGP. Devono, o puntare a un top rider e farla venir su questa moto, perché correre nelle retrovie non è appagante per nessuno. Devono rincorrere. Può darsi che il prossimo anno con il cambio di gomma ci sia un livellamento, perché tutti devono ripartire da zero con le Michelin».

MOTO 3: IL FUTURO

Antonelli conquista la sua prima vittoria in carriera nel circuito dove, nel 1996, anche il suo maestro Valentino ha portato a casa la prima vittoria in carriera. «Spero per lui che sia veramente il risultato che gli ha fatto scattare veramente qualcosa e spero che anche nelle altre gare possa dire la sua. Perchè corre in un team italiano con tutti ragazzi italiani. Hanno un’Honda ufficiale e sono una squadra storica del Motomondiale. Sono già il futuro. Però li vedremo a lungo».

La sua «è stata una super gara. Ha dimostrato di averne di più, perché nell’ultimo giro è andato via».

«Complimenti anche a Bastianini. Gli manca la vittoria ma è lì. Ha fatto più podi ed è messo bene in campionato. È secondo, Kent è ancora lontano, però se continua così…».

Adesso «arriveranno gli italiani. Anche noi stiamo tirando su tanti giovani. C’è stato un piccolo buco negli anni passati, ma l’Italia può ben sperare nel futuro», afferma il team director dell’MTR MotoGP team, che nel 2014 ha vinto il campionato italiano di Moto3 con Manuel Pagliani, che dovrebbe debuttare nel Motomondiale nella prossima gara, a Misano.

MIGLIORA RODRIGO

A Brno, grande spavento nel primo giro della Moto3 quando sono caduti i piloti Lorenzo Dalla Porta, Andrea Locatelli, Hiroki Ono e Gabriel Rodrigo, che ha avuto la peggio: ha perso conoscenza per alcuni istanti prima di essere portato al centro medico.

La gara prima è stata sospesa e poi accorciata di sette giri.

L’argentino, sta meglio e parteciperà al Gran Premio di Gran Bretagna a Silverstone in programma fra due settimane. «Ciao a tutti!! Prima di tutto voglio dire grazie a tutti coloro che mi inviano messaggi di supporto e anche a tutto il personale del circuito e della Clinica Mobile! È stata un’entrata dura e voglio chiedere scusa agli altri piloti che sono stati coinvolti. Dopo varie prove, tutto è ok ma dopo aver perso coscienza per 2 mnuti devo passare la notte a Brno in Ospedale! Arriveremo a Silverstone ancora più forti che in questo fine settimana», si legge sul profilo Facebook del pilota.

 
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