Andrea Lubitz nel 2009, dopo diversi mesi di sospensione dell’addestramento, aveva informato Lufthansa di aver sofferto di un «grave episodio depressivo poi rientrato». Lo rende noto la compagnia aerea, che ha consegnato agli inquirenti tutti i documenti per le indagini, riporta Ansa.
Successivamente Lubitz è stato considerato idoneo. «Al copilota è stata confermata la necessaria abilitazione medica al volo», precisa Lufthansa, secondo quanto ha riportato Ansa. Nel frattempo lo Spiegel-online fa sapere che anche la sua ultima fidanzata era a conoscenza di questi problemi, ma era ottimista.
Spunta un’affermazione sinistra di Lubitz. «Un giorno farò qualcosa che cambierà completamente il sistema, e tutti conosceranno il mio nome e se lo ricorderanno», ha rivelato l’ex fidanzata, citata da Ansa. Secondo la sua ex compagnia Lubitz ha fatto questo gesto estremo perché aveva capito che i suoi problemi di salute non gli avrebbero permesso di lavorare come pilota sulle lunghe distanze.
Una personalità forse ambivalente. «Privatamente era molto tenero, un uomo che aveva bisogno d’amore. Era una brava persona, in grado di essere tanto dolce. Mi regalava fiori», fa sapere la fidanzata, citata da Ansa. Ma quando parlava di lavoro era un’altra persona. «Si arrabbiava per le condizioni in cui dovevamo lavorare. Troppo poco denaro, paura per il contratto, troppa pressione».
VIDEO SUGLI ULTIMI ISTANTI
Fonti vicine all’inchiesta hanno ritrovato un video girato su cellulare. Il settimanale Paris Match racconta gli ultimi istanti del volo Barcellona-Dusseldorf.
«Si sente gridare ‘mio Dio’ in diverse lingue. Si sentono anche, per almeno tre volte, dei colpi metallici che fanno pensare che il pilota stia cercando di aprire la porta della cabina di pilotaggio con qualche oggetto pesante. A pochi secondi dalla fine, si vede una forte scossa, e le grida all’improvviso si intensificano. Poi, il nulla», si legge sul Paris Match.
Dopo i fatti accaduti Lufthansa ha cancellato i festeggiamenti per i 60 anni della compagnia aerea, ma parteciperà il 17 aprile alla cerimonia commemorativa per le vittime nel duomo di Colonia.
