La Cina approva Biden: «più tranquillo» di Trump

I media statali cinesi hanno espresso il loro sostegno alla presidenza Biden, ritenendo il candidato democratico «più tranquillo» per il regime, rispetto a Donald Trump.

Il 19 agosto il Global Times ha pubblicato un articolo in cui degli analisti cinesi sostengono che, pur essendo vero che se Biden vincesse le elezioni gli Stati Uniti probabilmente manterrebbero il pugno duro contro la Cina, «molti Paesi sono d’accordo sul fatto che, tatticamente, l’approccio degli Stati Uniti sarebbe più prevedibile, e Biden è decisamente più agevole da affrontare rispetto a Trump».

L’articolo è arrivato nel bel mezzo della convention nazionale democratica, dove Biden ha formalmente accettato la sua nomina a candidato presidenziale del Partito. Sia Biden che Trump hanno affermato di voler essere duri con il regime cinese.

Nel suo discorso di accettazione della nomina democratica di giovedì, Biden ha però menzionato la Cina solo una volta, quando si è impegnato a porre fine alla dipendenza degli Stati Uniti dal Paese per le forniture mediche, se sarà eletto, e si è invece concentrato sulle presunte mancanze di Trump nel gestire la pandemia e nell’appianare le divisioni nel Paese.

A sinistra: Joe Biden, candidato alla presidenza. 13 agosto 2020 (Mandel NganAFP tramite Getty Images). A destra: il presidente repubblicano Donald Trump prima di imbarcarsi sulla Marine One nel South Lawn della Casa Bianca a Washington. Il 27 giugno 2018 (Samira BouaouThe Epoch Times)

Li Haidong, professore dell’Istituto di Relazioni Internazionali dell’Università degli Affari Esteri della Cina, ha spiegato al Global Times che «tutto il mondo ritiene che sicuramente è più facile trattare con Biden. Per la Cina, dato che Biden è stato vicepresidente durante il mandato di Obama, e ha avuto molte esperienze precedenti nel trattare con i leader cinesi, se dovesse vincere ci aspetteremmo una comunicazione più facile e efficace».

Mercoledì, il consigliere commerciale della Casa Bianca Peter Navarro ha criticato la convention democratica per non aver menzionato il ruolo del regime cinese nell’aver causato la pandemia: «Siamo a metà di questa convention, e non c’è una sola parola su come il Partito Comunista Cinese abbia praticamente infettato questo Paese con un virus mortale che ha ucciso oltre 160 mila americani, inflitto ogni sorta di devastazione su 40 milioni di americani disoccupati, e ci è già costato trilioni di dollari in termini di stimoli fiscali e monetari. Quello che penso stia succedendo qui è che il Partito Democratico e il Partito Comunista Cinese si sono uniti in una causa comune per sconfiggere Donald J. Trump, e la loro intera strategia si basa sul dare la colpa a questa amministrazione per una pandemia globale creata dal Partito Comunista Cinese».

A rafforzare questa visione, all’inizio di agosto l’intelligence statunitense ha riferito che il regime preferirebbe che Biden vincesse le elezioni. In una dichiarazione del 7 agosto, William Evanina, direttore del National Counterintelligence and Security Center americano ha affermato: «Abbiamo valutato che la Cina preferisce che il presidente Trump, che Pechino vede come imprevedibile, non vinca le elezioni».

Evanina sostiene che la posizione sempre più dura dell’amministrazione Trump contro Pechino, compresa la sua recente chiusura forzata del consolato cinese di Houston, abbia portato ad un aumento delle critiche contro l’amministrazione.

Anche la presidente della Camera Nancy Pelosi e il consigliere per la sicurezza nazionale della Casa Bianca Robert O’Brien hanno confermato che il regime preferirebbe che Trump perdesse.

Negli ultimi mesi l’amministrazione Trump ha accelerato le azioni contro una serie di minacce poste dal regime, tra cui le violazioni dei diritti a Hong Kong e nella regione dello Xinjiang, i rischi per la sicurezza posti dalle applicazioni e dalla tecnologia cinese e l’aggressione militare nel Mar Cinese Meridionale.

Nel frattempo, i media statali cinesi hanno intensificato i toni contro gli Stati Uniti in un contesto di relazioni che si stanno deteriorando. I media statali hanno persino promosso l’idea della guerra, mentre le autorità centrali hanno diretto le stazioni televisive per far girare film di guerra, allo scopo di fomentare il sentimento nazionalista.

 

Articolo in inglese: Chinese State Media Backs Biden Presidency, Says He Would Be ‘Smoother’ to Deal With Than Trump

 
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