La bufala del boom economico sotto Obama

Il grande Jackie Gleason una volta disse: «Si ricorda il passato come migliore di come lo si è vissuto». E così è, a quanto pare, con gli anni di Obama.

Il candidato presidenziale democratico Joe Biden e la senatrice Kamala Harris (D-Calif.) non hanno una buona memoria, poiché sotto Obama non c’è stato alcun «boom» economico. Quella era un’economia che è scivolata in un fosso finanziario e apparentemente non si è mai tirata fuori, fino a quando Donald Trump, vincendo le elezioni nel novembre 2016, l’ha riportata sulle calde corsie della prosperità.

Si potrebbe dire che la vera ripresa, un punto di svolta economico, è pervenuta quasi il giorno dopo quel sorprendente risultato elettorale.

Ogni previsione degli esperti di sinistra e della maggior parte degli economisti accademici, aveva garantito che, se Trump fosse stato eletto, il mercato azionario sarebbe crollato, sarebbe aumentata la disoccupazione; e, come notoriamente predetto dall’economista del New York Times, Paul Krugman, l’economia non si sarebbe «mai» ripresa.

Invece, il Dow Jones Industrial Average è salito di 257 punti la mattina dopo le elezioni (prima era in discesa), ed è aumentato nei successivi tre anni, com’è successo di nuovo negli ultimi mesi. Pochi giorni dopo quelle elezioni, l’ottimismo delle piccole imprese è aumentato del valore più considerevole mai misurato, risalendo ai livelli di molti decenni fa.

I redditi delle famiglie sono saliti a livelli record nel 2017, 2018 e 2019, poiché la deregolamentazione e i tagli fiscali hanno alimentato un potente motore. In tre anni, la gente comune ha fatto più passi avanti nel proprio reddito che in otto anni sotto l’amministrazione Obama-Biden.

Ma ora ci viene raccontata la favola, che l’economia di Obama era in piena espansione, Biden l’aveva miracolosamente aggiustata, e Trump «l’ha fatta saltare».

Ecco però la realtà. Sotto il presidente Barack Obama, l’economia era cresciuta a malapena del 2 per cento, un valore un po’ misero per parlare di una vera «ripresa». Le persone secondo cui Obama aveva salvato l’economia, sono quelle che ora dicono che il piano economico di Biden porterà a milioni di posti di lavoro.

Nell’ultimo anno di presidenza Obama, la crescita si era ridotta all’1,6 per cento e c’era la preoccupazione di un’altra recessione. Altro che boom.

Se la ripresa di Obama fosse stata rapida quanto la ripresa media, gli americani avrebbero avuto almeno mille miliardi di dollari in più di Pil entro il 2016. Se avessimo assistito a una ripresa in stile Ronald Reagan, il Pil sarebbe stato di 2.500 miliardi di dollari più grande, quando Obama ha lasciato l’incarico. La differenza è quasi equivalente al cancellare l’intera produzione dello Stato della California.

I primi quattro anni della presidenza Obama sono stati pessimi. Il piano di stimolo da 800 miliardi di dollari Obama-Biden ha portato ogni anno la disoccupazione a un livello più alto di quanto i loro economisti avevano previsto in caso di inazione. Ciò che ha salvato Obama, abbastanza ironicamente, è stata la rivoluzione del petrolio e del gas di scisto, che ha aggiunto milioni di posti di lavoro, nonostante l’odio di Obama-Biden per i combustibili fossili. La maggior parte della crescita dell’occupazione è avvenuta in Texas, Oklahoma e North Dakota. Nel frattempo, la maggior parte dei sussidi all’energia verde è andata a società fallite e ora in bancarotta, come Solyndra. E ora Biden promette altri 2 mila miliardi di dollari per sussidi per il welfare aziendale destinato ad aziende dell’«energia pulita».

Durante quasi tutta la presidenza Biden-Obama, circa 1 persona su 3 negli Stati Uniti ha valutato l’economia come «buona» o «eccellente». La maggior parte degli altri la quantificava «giusta» o «povera». Tuttavia, a un anno dalla presidenza Trump, il numero di persone che considerano l’economia «buona» o «eccellente» è salito a circa il 65 per cento.

Le persone possono discutere della gestione del virus da parte di Trump e degli errori che sono stati commessi. Ma ora sembra che in qualsiasi scenario – ad eccezione del rinchiudere ermeticamente le persone di età superiore ai 75 anni, i fumatori, i diabetici e le persone gravemente in sovrappeso – avremmo visto risultati uguali o peggiori.

Ora la domanda è quale piano di gioco possa riportare l’economia e l’occupazione alla normalità il più rapidamente possibile. Biden promette un aumento delle tasse di 4 mila miliardi su quasi tutte le aziende e gli investitori statunitensi. Si tratta di circa il 5 per cento di tutto ciò che l’America produce. Chi crede che questo riporterà l’America sulla corsia preferenziale, probabilmente crede che Obama abbia causato un boom economico.

 

L’autore dell’articolo, Stephen Moore, è un giornalista economico, autore e editorialista. L’ultimo di molti libri di cui è coautore è «Trumponomics: Inside the America First Plan to Revive Our Economy». Attualmente, Moore è anche il capo economista dell’Institute for Economic Freedom and Opportunity.

Le opinioni espresse in quest’articolo sono quelle dell’autore e non riflettono necessariamente quelle di Epoch Times.

Articolo in inglese: No, Joe, There Was No Economic Boom Under Obama

 
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