Imoco Conegliano, primo scudetto veneto nella pallavolo femminile

Al Palaverde di Villorba, davanti a quasi seimila spettatori, la schiacciata match point della ’Pantera’ Kelsey Robinson (Mvp) chiude la corsa scudetto del campionato di pallavolo femminile Serie A1 2015/16. L’Imoco Volley Conegliano si laurea campione d’Italia per la prima volta nella sua storia, spegnendo le speranze di rimonta del Piacenza con lo schiacciante tre set a zero (25-21, 25-18, 25-20) di gara quattro in finale. Il club trevigiano diventa anche il primo club veneto a scrivere il suo nome nell’albo d’oro dello scudetto di volley femminile.

Il quattro è il numero che accompagna la stagione magica delle Pantere Coneglianesi: dopo aver chiuso in testa alla classifica la stagione regolare subendo solo quattro sconfitte, centrano il successo a quattro anni dall’esordio con nel roaster quattro mamme e quattro campionesse mondiali della nazionale Usa.

Nel ‘tempio’ dello sport dove hanno già scritto la loro storia Benetton Basket e Sisley Volley, l’Imoco Volley inizia a scrivere la sua vincendo il secondo match point scudetto nonostante debba rinunciare alla sua miglior marcatrice, Megan Easy, infortunatasi al ginocchio nei play-off.

Ma è proprio in finale che emerge la forza di gruppo del team trevigiano. «Questo scudetto era sognato, ma quando siamo arrivate ai playoff è successo qualcosa, c’è stata una svolta, ci siamo unite tantissimo – spiega la capitana Valentina Arrighetti sul Il Gazzettino – Il nostro potenziale era quasi un peso, ci soffocava, non riuscivamo a toglierci di dosso la responsabilità, ma quando ci siamo riusciti l’abbiamo scaraventata a terra con tutti i palloni giocati nelle ultime partite». 

Dopo la partita anche l’emiliana Nordmeccanicavolley ha poco da recriminarsi, e concede l’onore delle armi proprio alla squadra avversaria che, solo tre anni prima, aveva sconfitto nello stesso luogo e nella stessa finale.

Questo successo consacra definitivamente Davide Mazzanti, uno degli allenatori più quotati a livello nazionale, che a 39 anni ha già vinto il suo terzo scudetto – secondo consecutivo dopo quello conquistato la scorsa stagione con il Casalmaggiore – sempre con squadre diverse. Quella vissuta con il Conegliano rimarrà comunque un’ «Annata straordinaria, anche perchè non c’era nulla di scontato, per me è stata la stagione più faticosa di tutte – dichiara a caldo del tecnico di Fano a fine partita a La Tribuna di Treviso – ho dovuto cambiare il mio modo di pensare: finora ero abituato a inseguire, adesso invece siamo stati sempre davanti a tutti e sinceramente m’è costato moltissimo».

Il coach però in famiglia è solo secondo per numero di titolato, perchè Serena Ortolani, sua compagna nella vita e uno dei pilastri su cui ha costruito la corazzata gialloblu, ha già vinto quattro scudetti. «Sono felice per noi, per la squadra, per le ragazze, ora abbiamo una nuova favola da raccontare alla piccola a casa – racconta la mamma pallavolista – devo dire che ci meritavamo tutto. Siamo state brave a crederci fino in fondo e regalare la gioia al nostro pubblico».

Non c’è neanche il tempo di festeggiare perchè giovedì la pantera numero sei volerà in Giappone con la nazionale, assieme a Monica de Gennaro, altro pilastro nella corsa scudetto delle giallo blu, per giocarsi la qualificazione olimpica nel torneo Mondiale in programma dal 14 al 22 maggio.

Proprio quella nazionale che dopo Rio Marco Bonitta potrebbe lasciare per passare il testimone al tecnico marchigiano neo campione d’Italia. Ma qui inizia un’altra storia.

Le campionesse d’Italia: Glass Alisha Rebecca (Usa), Vasilantonaki Anthi (Grecia), Valentina Serena (Oderzo), Ortolani Serena (Ravenna), Santini Alice (Firenze), Adams Rachael (Usa), Robinson Kelsey Marie (Usa), De Gennaro Monica (Napoli), Easy Hodge Megan Colleen (Usa), Jovana Barkocevic (Yug), Arrighetti Valentina (Genova), Crisanti Lucia (Foligno), Nicoletti Anna (Arzignano), De Bortoli Chiara (Venezia), Barazza Jenny (Conegliano)

 
Articoli correlati