PALLAVOLO – Vasileva: «Grazie Italia, mi hai fatto crescere»

Nonostante abbia solo 24 anni, Elitsa Vasileva ha già girato il mondo e fatto parte di club di alto livello. Dopo l’Italia, il Brasile e la Corea la ritroviamo a Istanbul, in forza al Vakifbank in cerca del riscatto dopo la delusione Mondiale.

Giovanissima approdi in Italia per giocare nel nostro campionato con la maglia della Esperia Cremona. Perchè questa scelta?

Il mio procuratore è italiano e siccome ritengo che il posto migliore per imparare a giocare a pallavolo sia proprio l’Italia, lui mi ha permesso di fare questa esperienza a Cremona. Tuttora sono ancora molto felice e soddisfatta della scelta fatta anni fa! Senza dubbio mi sono trovata davvero bene, certo all’ inizio non è stato per niente facile, avevo solo diciassette anni, ma oggi posso dire che l’Italia è la mia seconda casa.

Cremona, Perugia e poi Bergamo. Cosa ci racconti dell’esperienza bergamasca?

Ricordo che quell’anno (2010) non vedevo l’ora che finisse l’estate per incominciare la mia nuova avventura con la Foppapedretti. A Bergamo ho trovato il posto migliore in cui giocare in Italia; ho trovato tanti amici, una società di altissimo livello e un ambiente per lavorare perfetto. Persino con la Nobiltà Rossoblu, i tifosi, si era creato un bel legame, loro sono i migliori, stavano sempre con noi, nel bene e nel male, cantando fino alla fine! Una partita che non dimenticherò mai è l’ultima della finale scudetto, giocata e vinta 3-1 contro Villa Cortese in un palazzetto stracolmo. Eravamo come un macchina, determinate a vincere. Quella vittoria ha rappresentato la mia prima medaglia d’oro conquistata fuori dal mio Paese.

Lasci il campionato italiano per trasferirti prima in Brasile e poi in Corea del Sud.

L’esperienza brasiliana è stata importante per me come giocatrice perchè ho avuto modo di imparare cose diverse e ho vissuto una pallavolo molto differente da quella giocata fino a quel momento. Sono una ragazza che non ha paura di prendere scelte importanti e quindi ho fatto la valigia e sono andata in Corea. Mi piace molto vivere in posti diversi e provare esperienze nuove che possano portarmi a diventare una buona giocatrice.

Per questa stagione ti ritroviamo in Turchia, a Istanbul, al Vakifbank. Quali sono le tue aspettative?

Ho scelto questo club perché ritengo che negli ultimi anni si sia confermato tra i più forti. Quando ho ricevuto l’offerta per me è stato come un sogno. Il livello del campionato turco è altissimo e la mia aspettativa è di vincerlo. Qui ho la possibilità di giocare la Champions League, anche questo è un obiettivo che la squadra vuole conquistare. Io credo che ce la possiamo fare!.

Parlando di Nazionale, come giudichi il Mondiale?

Purtroppo il Mondiale è stato una delusione. La Bulgaria, la mia squadra, aveva tutte le carte in regola per poter arrivare molto più avanti. Spero che nei prossimi anni qualcosa cambi e migliori così da poter toglierci belle soddisfazioni.

Leggi l’articolo originale da www.Intervistasportiva.com

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