Il senato dice no all’arresto di Antonio Azzolini

Il senato vota no alla richiesta di custodia cautelare presentata dalla Procura di Trani per l’avvocato Antonio Azzolini, presidente della commissione di bilancio dal 7 maggio 2013 all’ 8 luglio 2015 e membro di Ncd. È accusato di associazione a delinquere finalizzata alla bancarotta fraudolenta relativa alla casa di cura Divina Provvidenza.

Ad essere indagate per lo stesso crac anche altre 10 persone di cui due suore, per le quali il provvedimento cautelare ha già avuto effetto. Il voto è avvenuto a scrutinio segreto e 189 sono stati i no, contrari all’arresto, 96 i sì e 17 gli astenuti.

L’inchiesta vede un debito finanziario di 500 milioni di euro per quanto riguarda la casa di cura, di cui 350 sono debiti verso lo Stato. Un buco enorme creato per gli sprechi di denaro pubblico, consulenze d’oro e bilanci falsificati.

Per Azzolini è stato determinante aver fatto conoscere gli atti dove dice anche che esclude un suo ritorno alla presidenza della commissione di bilancio in quanto persona seria, riferisce Repubblica: «Centinaia di senatori hanno potuto ascoltare le cose. Questa notte ho dormito poco, ma ho dormito tranquillo. Io sono abituato a fare il mio dovere».

Il capogruppo del PD Luigi Zanda afferma che nel «parlamento italiano il voto segreto è diventato un’arma politica, troppo spesso usata strumentalmente. Questo rende molto difficile interpretare correttamente il voto di questa mattina», come riporta Ansa.

LE OPPOSIZIONI ESPLODONO

Per il M5S e per la Lega è stato il Pd ad aver salvato il senatore Azzolini dagli arresti domiciliari. Il vice presidente alla Camera Luigi Di Maio (M5S) scrive su Facebook: «Il Pd ha appena salvato dall’arresto il Senatore Azzollini. Quello che secondo i magistrati speculava sulle cure per gli ammalati. Ieri tagliano 2 miliardi alla sanità. Oggi salvano chi specula sulla nostra salute. Mi fanno davvero schifo!»

Anche per il segretario della Lega Matteo Salvini un commento facebook al vetriolo: «Il Senato ha salvato dall’arresto il senatore Azzolini, dell’Ncd. Renzi e il PD hanno calato le braghe per salvare le loro poltrone, che pena. Chi sbaglia paga, ma se è amico della sinistra non paga».

 
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