Il pass vaccinale: la cartina tornasole che distingue il pensiero conservatore da quello ‘democratico’

Di Gigi Morello
Con l’ok degli ultimi giorni da parte del Garante della Privacy italiano al Green Pass, abbiamo finalmente un test rivelatorio che evidenzia senza ombra di dubbio la differenza fondamentale di pensiero tra le sinistre che si dichiarano ‘democratiche’ e il pensiero tipicamente conservatore.

Ma per potere notare questa differenza è necessario uscire con il pensiero dall’Unione Europea, un conglomerato di Stati che vede anche una bella fetta di ‘conservatori’ in linea con il pensiero unico di Stato.

Il 45° presidente degli Stati Uniti d’America, Donald J. Trump, chiamerebbe molti di questi politici europei che si propongono come conservatori con l’appellativo ‘Rino’, cioè Republicans In Name Only, per gli Italiani la traduzione sarebbe ‘Repubblicani (o conservatori) solo di nome e non di fatto’.

Perché osservando alcuni Stati americani che trovandosi in un sistema federale possono formulare leggi indipendentemente da uno Stato accentratore, alcune di queste risoluzioni mostrano inequivocabilmente qual è il pensiero di coloro che conservatori lo sono di fatto, non solo nel nome che usano e nelle posizioni che fingono di rappresentare.

Lo vediamo chiaramente con il governatore della Florida Ron De Santis che ad inizio maggio, oltre a dichiarare illegali tutti i precedenti ordini relativi al Covid, emette una legge che prevede multe fino a 5000 dollari ad attività, scuole o enti governativi che richiedessero ai cittadini prove di vaccinazione per potere svolgere le proprie funzioni.

E recentemente in Oregon vengono banditi i Passaporti Vaccinali.

In Texas viene proibito alle attività di richiedere tali passaporti ai propri lavoratori.

Il Governatore Kay Ivey dell’Alabama vieta ogni forma di pass vaccinale.

E potremo continuare con decisioni legali e legittime che guarda caso vengono portate avanti negli Stati che si riconoscono nei principi conservatori.

Ma in Italia la questione è diversa. In Italia le forze ‘conservatrici’ sembrano ammiccare alle sinistre sul fatto di introdurre discriminazioni su chi si vaccina oppure no. Oppure tacciono e non si esprimono con fermezza.

Il solo intervento netto che si sia sentito a gran voce è quello del deputato ex 5 stelle Sara Cunial, che pochi giorni fa ha espresso in Parlamento le sue posizioni sull’efficacia delle vaccinazioni, facendo notare l’incongruenza nel richiedere pass vaccinali basati su farmaci non sicuri al 100%.

Ma come puntualizzato da Giuseppe Conte nei mesi scorsi, il Movimento 5 stelle era ed è un movimento di sinistra. La posizione della Cunial sembra distaccarsi da quello che le sinistre sembrano chiedere a gran voce, con il silenzio o lo scarso intervento dei ‘conservatori’.

Dove sono i veri conservatori Italiani che dovrebbero esprimere l’importanza di non discriminare cittadini che non si fidano di sottoporsi a farmaci dei quali non sono certi?

I conservatori americani sono così diversi da ‘non esistere’ in Italia come forza politica?

Ma a questo punto la domanda sorge legittima:  in Italia le forze conservatrici che vanno per la maggiore sono forse  ‘Rino’? Conservatori solo di nome?

Ai lettori di questo articolo la possibilità di riflettere ed esprimersi a riguardo.

 

L’autore dell’articolo, Gigi Morello, è nato a a Torino e ha vissuto diversi anni negli Usa. Musicista, didatta e regista televisivo musicale, ha scritto per diverse testate specializzate nel settore musicale. Ha fondato e diretto progetti umanitari no profit e riceve dalla Croce Rossa Italiana encomi per tre diverse iniziative. Ha pubblicato nel 2020 due libri dal titolo ‘Alleanza Anti Casta’ e ‘Illuminismo Illuminato per Tempi Oscuri’, editi da Amazon. Il 4 luglio 2020 ha Fondato ‘Sogno Americano’ il primo Movimento Americanista Italiano.

 
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