IV. Il Partito Comunista è una forza contro l’universo

Nel 2004, l’edizione cinese di Epoch Times ha pubblicato i Nove Commentari sul Partito Comunista Cinese. Il libro, proposto in una serie in nove parti, descrive con chiarezza le brutalità e gli inganni che il Partito Comunista ha adoperato per governare la Cina. I ‘Commentari’ hanno immediatamente attirato l’attenzione del popolo cinese; di lì a poco è sorto un movimento pacifico senza precedenti per la trasformazione e il cambiamento della Cina, chiamato ‘Tuidang’, che significa ‘dimettersi dal Partito’, e che sino ad oggi ha portato oltre 300 milioni di cinesi a dimettersi dal Partito Comunista Cinese e dalle sue organizzazioni affiliate.

I titoli dei ‘Nove Commentari sul Partito Comunista Cinese’ sono:

1. Che cos’è il Partito Comunista
2. Gli inizi del Partito Comunista Cinese
3. La tirannia del Partito Comunista Cinese
4. Il Partito Comunista è una forza contro l’universo
5. La collusione di Jiang Zemin con il Partito Comunista Cinese per perseguitare il Falun Gong
6. Come il Partito Comunista Cinese ha distrutto la Cultura Tradizionale
7. La storia omicida del Partito Comunista Cinese
8. Perché il Partito Comunista Cinese è un culto malvagio
9. La natura senza scrupoli del Partito Comunista Cinese

Quarto commentario

Introduzione

I Cinesi danno molta importanza al ‘Tao’, conosciuto anche come ‘la Via’. Nell’antichità, un imperatore brutale sarebbe stato definito un «sovrano decadente che manca di Tao». Qualsiasi comportamento che non si conformava agli standard morali, che in cinese si definiscono con i due caratteri “Dao e De” – che significano “Tao” e “Virtù” – era per l’appunto definito come «non in linea con i principi del Tao». Anche i contadini ribelli esibivano degli striscioni con scritte che esortavano a «stabilire il Tao in nome del Cielo». Lao Zi [1] disse: «C’è qualcosa di misterioso e complesso, che esiste da prima della nascita del Cielo e della Terra. Silenzioso, senza forma, completo e immutabile. Vive eternamente e ovunque, nella perfezione, è la madre di tutte le cose. Io non so quale sia il suo nome; io lo chiamo Tao, la Via». Ciò suggerisce che il mondo sia nato dal Tao.

Nel secolo scorso l’improvvisa invasione dello spettro del comunismo ha plasmato forze contrarie alla Natura e all’Umanità, che hanno causato sofferenze e tragedie indicibili. In sostanza ha spinto la civiltà umana verso la distruzione. Avendo commesso ogni sorta di atrocità che violano il Tao e che si oppongono al Cielo e alla Terra è divenuta una forza estremamente malefica e contraria all’universo.

«L’Uomo segue la Terra, la Terra segue il Cielo, il Cielo segue il Tao, il Tao segue ciò che è naturale». [2] Sin dall’antichità i Cinesi credevano nel rispettare, armonizzarsi e coesistere con il Cielo. Il genere umano si integra con il cielo e la terra, ed esiste in reciproca dipendenza con loro. Il Tao dell’universo non cambia; l’universo procede in modo ordinato in accordo con il Tao. La Terra segue i cambiamenti celesti, così esistono le quattro stagioni. Rispettando il cielo e la terra, l’uomo gode di una vita armoniosa, colma di gratitudine e benedizioni. Ciò si riflette nell’espressione: «opportunità concesse dal Cielo, condizioni favorevoli della terra, armonia tra gli uomini». [3] Nel pensiero cinese, l’astronomia, la geografia, il calendario, la medicina, la letteratura e perfino le strutture sociali seguono questo principio.

Tuttavia il Partito Comunista promuove il principio dell’ “uomo che domina la natura” e una “filosofia di lotta” in disprezzo del cielo, della terra e della natura. Mao Zedong disse: «Esiste un illimitato piacere nel lottare contro il Cielo, nel combattere contro la terra, nel battersi con l’umanità». Forse il Partito Comunista provò un vero piacere in queste lotte, ma il popolo le ha pagate con sofferenze terribili.

1. La lotta contro l’uomo e la distruzione della natura umana

Confondere il Bene con il Male: l’eliminazione dell’umanità

L’uomo è prima di tutto un essere naturale e poi un essere sociale. «La natura originale dell’uomo è benevola». [4] «Nel cuore di tutte le persone alberga la compassione». [5] Il criterio che permette all’uomo di differenziare ciò che è corretto da ciò che non lo è, il bene dal male, è innato. Al contrario, secondo il Partito Comunista l’uomo è un animale o persino una macchina. La borghesia e il proletariato sono pertanto mere forze materiali.

Obbiettivo del Partito Comunista è manipolare le persone e trasformarle gradualmente in balordi violenti e rivoluzionari. Marx disse: «Delle forze materiali non possono essere rovesciate che da altre forze materiali»; «Anche la teoria diventa una forza materiale nel momento in cui ha presa sulle masse». [6] Pensava che l’intera storia dell’umanità non fosse altro che un’evoluzione continua della natura umana e che la natura umana fosse in realtà una natura di classe. Considerava che nulla fosse innato e intrinseco, ma che tutto fosse solo il prodotto dell’ambiente. Pensava che tutti gli uomini fossero «esseri sociali», in disaccordo con il concetto dell’«uomo naturale» postulato da Feuerbach. Lenin riteneva che il Marxismo non potesse generarsi naturalmente tra il proletariato, ma che dovesse essere infuso dall’esterno. Lenin fece di tutto, ma non riuscì a trasformare la spinta economica dei lavoratori in lotta politica per il potere. Così ripose le sue speranze nella «teoria dei riflessi condizionati» esposta dal vincitore del premio Nobel Petrovich Pavlov. Lenin disse che quella teoria «aveva un significato notevole per il proletariato di tutto il mondo». Trotsky [7] sperava persino che il riflesso condizionato non solo avrebbe cambiato le persone a livello psicologico, ma anche fisico. Sperava che i soldati si lanciassero valorosamente all’attacco nell’udire gli spari delle armi da fuoco, consegnando la propria vita al Partito Comunista; proprio come il cane che sbava quando sente suonare il campanello che annuncia il pasto.

Sin dall’antichità gli uomini hanno creduto che le ricompense provengono dagli sforzi e dalla fatica. Attraverso il duro lavoro si guadagna una vita prospera. In passato la gente disprezzava la pigrizia e considerava immorale l’ottenere benefici senza sforzi. Tuttavia, dopo che il Partito Comunista si diffuse in Cina come un’epidemia, ha incoraggiato delinquenti e nullafacenti a spartirsi la terra, a rubare le proprietà private e ad opprimere uomini e donne; tutto ciò veniva fatto pubblicamente e nel nome della legge.

Tutti sanno che è bene rispettare gli anziani e prendersi cura dei giovani, e che è male non rispettare gli anziani e i maestri. L’antica educazione di Confucio si divideva in due parti: Da Xue (Grandi Insegnamenti) e Xiao Xue (Piccoli Insegnamenti). L’educazione Xiao Xue era per gli allievi fino ai 15 anni e si concentrava principalmente sulle buone maniere, l’igiene personale, le interazioni sociali e il galateo. L’educazione Da Xue enfatizzava la virtù e l’acquisizione del Tao. [8] Durante le campagne del PCC contro Lin Biao, [9] Confucio e contro il rispetto per i maestri, il Partito spazzò via completamente tutti i valori morali dalle menti delle generazioni più giovani.

Un detto antico dice: «Un giorno come mio maestro e lo rispetterò per sempre come mio padre».

Il 5 agosto 1966, Bian Zhongyun, una professoressa dell’Istituto superiore femminile dell’Università normale di Pechino, fu costretta dalle sue allieve a sfilare per le strade percuotendo un cassone della spazzatura con un cappello a punta in testa, gli abiti macchiati d’inchiostro nero e una lavagna appesa al collo con scritti degli insulti. La costrinsero ad inginocchiarsi per terra, la colpirono con bastoni chiodati e la ustionarono con acqua bollente. Fu torturata a morte.

Una direttrice della Scuola secondaria affiliata all’Università di Pechino fu costretta dagli allievi a percuotere un lavandino rotto gridando: «Sono un cattivo elemento». Le tagliarono i capelli per umiliarla e la colpirono in testa fino a farla sanguinare, mentre la obbligavano a camminare a quattro zampe.

Tutti pensano che essere puliti sia una cosa buona, mentre essere sporchi no. Tuttavia, il PCC promuoveva «l’infangarsi tutto il corpo e fare lavori pesanti che rendano le mani piene di calli» e proclamava come grandioso avere le «mani nere e i piedi sporchi di sterco di vacca». [10] Gente di questo tipo veniva considerata come la più rivoluzionaria e poteva studiare all’università, essere membro del Partito, ricevere promozioni ed eventualmente diventare un capo del PCC.

L’umanità è progredita grazie all’accumulazione del sapere, ma sotto il regime del PCC migliorare le proprie conoscenze si è trasformato in qualcosa di negativo. Gli intellettuali furono classificati come «appestati della nona categoria» – l’ultima da uno a nove. Dissero agli intellettuali di imparare dagli analfabeti e che dovevano essere rieducati dai poveri contadini per poter cominciare una nuova vita. Nel corso della rieducazione degli intellettuali i professori dell’Università di Qinghua furono segregati sull’Isola di Carp a Nanchang, provincia dello Jiangxi. In quella zona, la cisticercosi [11] era tanto diffusa che avevano dovuto trasferire altrove persino i campi di lavoro forzato che si trovavano lì in precedenza. I professori si infettarono non appena toccarono l’acqua del fiume e svilupparono la cirrosi; molti di loro si trovarono nell’impossibilità di lavorare e sopravvivere.

Sotto le istigazioni dell’allora primo ministro cinese Zhou Enlai, il Partito Comunista della Cambogia (i Khmer Rossi) mise in atto la più crudele persecuzione degli intellettuali mai vista. Coloro che avevano un pensiero indipendente dovevano essere riformati e sterminati spiritualmente e fisicamente. Tra il 1975 ed il 1978 un quarto della popolazione della Cambogia venne assassinata. Alcune persone vennero uccise semplicemente perché avevano sul viso i segni lasciati dagli occhiali.

Dopo la vittoria del Partito Comunista della Cambogia nel 1975, Pol Pot iniziò a instaurare prematuramente un socialismo moderno, un «paradiso nella società umana», senza differenza di classe e senza divario fra città e campagna, senza denaro e scambi commerciali. Alla fine le famiglie vennero separate e rimpiazzate con squadre di lavoro maschili e femminili. Si obbligava la gente a lavorare e a condividere il cibo, indossando uniformi rivoluzionarie nere o militari. I coniugi si potevano incontrare solo una volta alla settimana, previo permesso.

Il Partito Comunista afferma di non temere né il Cielo né la Terra, ma ha cercato con arroganza di riformare il Cielo e la Terra, rifiutando completamente gli elementi e le forze positive dell’universo. Quando era studente, Mao Zedong scrisse a Hunan:

«In ogni epoca le nazioni hanno portato avanti grandi rivoluzioni. Il vecchio viene eliminato e le cose vengono impregnate con tutto ciò che è nuovo; sono avvenuti grandi cambiamenti che coinvolgono la vita e la morte, il successo e la rovina. Lo stesso accade con la distruzione dell’universo. La distruzione non è la distruzione definitiva. Non c’è dubbio che ciò che è distrutto ora, si riformerà in seguito. Noi non facciamo che anticipare questa distruzione, perché distruggendo il vecchio universo porteremo in essere quello nuovo. Non sarà migliore di quello vecchio?»

L’affetto è un’emozione naturale. Fra coniugi, figli e genitori, fra amici e nella società in generale provare affetto è una cosa normale. Tuttavia, attraverso incessanti campagne politiche, il PCC ha trasformato l’uomo in lupo, anzi in una bestia ancora più feroce e crudele del lupo. Perfino le tigri più feroci mai divorerebbero i propri cuccioli. Ma sotto il regime comunista, è frequente che genitori e figli, mariti e mogli si denuncino l’un l’altra, o che le relazioni familiari vengano completamente interrotte.

Verso la metà degli anni ’60 una maestra di una scuola elementare di Pechino, durante un dettato ai suoi allievi, mise insieme per errore le parole “socialismo” e “abbattere”. Gli alunni informarono le autorità e come risultato la maestra fu quotidianamente criticata e presa a schiaffi dai suoi alunni maschi. Sua figlia troncò i rapporti con lei. Per diversi anni dopo il ‘misfatto’ l’unico lavoro svolto dalla maestra fu la pulizia quotidiana della scuola, bagni inclusi.

Le persone che sono passate attraverso la Rivoluzione Culturale mai potranno dimenticare Zhang Zhixin, incarcerata per aver detto la verità e aver criticato Mao per il suo fallimento nel ‘Grande balzo in avanti’. Spesso i poliziotti le toglievano i vestiti, le ammanettavano le mani dietro la schiena e la gettavano nelle celle degli uomini lasciando che le bande di prigionieri la stuprassero. Quando stava per essere giustiziata le guardie carcerarie temevano che gridasse slogan di protesta, così premettero la sua testa contro una pietra e le tagliarono la gola senza anestesia.

Nell’attuale persecuzione del Falun Gong, il PCC continua a usare gli stessi vecchi metodi per incitare l’odio e istigare alla violenza.

Il Partito Comunista sopprime la natura virtuosa degli esseri umani e promuove, incoraggia e usa il lato malvagio dell’umanità per rafforzare il suo controllo. Nelle varie campagne, le persone con una coscienza sono costrette al silenzio per timore della violenza. Il Partito Comunista ha distrutto sistematicamente gli standard morali universali con l’intento di abbattere completamente i concetti di bene e male, di onore e vergogna, che hanno sostenuto l’umanità per migliaia d’anni.

Il male oltrepassa la legge di mutua generazione e di mutua inibizione

Lao Zi disse:

Sotto il cielo tutti possono vedere la bellezza come bellezza solo perché esiste la bruttezza;

Tutti possono riconoscere il bene come bene solo perché esiste il male.

Per questo avere o non avere nascono insieme.

Difficile e facile si completano l’un l’altro.

Lungo e corto si contrastano l’un l’altro.

Alto e basso si appoggiano l’uno sull’altro.

Voci e suoni si armonizzano tra loro.

Davanti e dietro si susseguono. [12]

In parole semplici nel mondo umano esiste la legge di mutua generazione e di mutua inibizione. Non solo gli esseri umani si dividono tra persone buone e persone cattive, ma bontà e malvagità coesistono dentro ogni persona.

Dao Zhi, un’icona fra i banditi della Cina antica, disse una volta ai suoi seguaci: «Anche i banditi dovrebbero seguire ‘la Via’». Proseguì spiegando che anche un bandito deve essere «giusto, valoroso, imparziale, saggio e benevolente». Questo per dire che nemmeno i banditi possono fare tutto ciò che a loro piace. Anche loro devono attenersi a certe regole.

Si può dire che la storia del PCC è piena di inganni e tradimenti, al di là di ogni limite. Ad esempio, ciò che i banditi onoravano maggiormente era la «rettitudine». Persino il luogo in cui si spartivano il bottino si chiamava ‘Salone della rettitudine per dividere il bottino’. Invece appena si manifesta una crisi fra i compagni del PCC, immediatamente si accusano l’un l’altro e creano false testimonianze per incolparsi, aggiungendo il danno alla beffa.

Prendiamo a esempio il generale Peng Dehui [9]. Mao Zedong, venendo da un contesto contadino, sapeva di certo che era impossibile produrre 130 mila jin [10] di grano per mu [11] e che quello che diceva Peng era tutto vero. Sapeva anche che Peng non aveva intenzione di privarlo del suo potere, senza parlare poi del fatto che Peng gli aveva salvato la vita molte volte, come quando si trovò di fronte ai 200 mila soldati di Hu Zongnan con solo 20 mila uomini durante la guerra tra il PCC e il KMT. Tuttavia, appena Peng espresse disaccordo nei suoi confronti, Mao immediatamente ebbe uno scoppio di rabbia e gettò nella spazzatura il poema che aveva scritto in suo elogio: «Chi avrebbe il coraggio di gettarsi a cavallo all’attacco con la spada sguainata, solo il nostro grande generale Peng!». Mao, senza gratitudine alcuna per la fedeltà e il cameratismo di Peng, che gli aveva salvato la vita, era deciso a condannarlo a morte.

Il PCC uccide brutalmente invece di governare con benevolenza; perseguita i suoi stessi membri in disprezzo del cameratismo e della lealtà personale; svende i territori della Cina comportandosi da codardo; si rende nemico delle fedi rette, mancando di saggezza; lancia movimenti di massa, violando il modo saggio di governare una nazione. Come se tutto ciò non bastasse, il PCC si è spinto all’estremo e ha abbandonato anche lo standard morale secondo cui «persino i banditi devono seguire la Via». La sua malvagità è andata ben oltre la legge universale di mutua generazione e mutua inibizione. Il Partito Comunista si contrappone completamente alla natura e all’umanità con l’intenzione di confondere il criterio di bene e male, sovvertendo la legge dell’universo. La sua arroganza ha raggiunto l’apice ed è inevitabilmente condannato alla completa distruzione.

2. Lottare contro la Terra violando le leggi della Natura genera disastri infiniti

Estendere la lotta di classe alla Natura

Jin Xunhua, diplomato nel 1968 alla Scuola secondaria Wusong n.2 di Shanghai, era stato membro del Comitato permanente delle guardie rosse delle scuole superiori di Shanghai. Nel marzo del 1969 venne inviato nelle campagne della provincia dell’Heilongjiang. Nell’agosto dello stesso anno un torrente che scendeva dalle montagne inondò le aree circostanti. Jin si lanciò nella corrente tumultuosa per recuperare due cavi elettrici per la sua unità di lavoro, ma affogò.

I seguenti sono due estratti dal suo diario personale [14], scritti poco prima di morire:

4 luglio

«Sto iniziando a percepire la severità e l’intensità della lotta di classe nelle campagne. Essendo una guardia rossa del leader Mao sono completamente pronto a lottare contro le forze reazionarie, con l’invincibilità del Pensiero di Mao Zedong come mia arma. Sono disposto a farlo anche se significasse sacrificare la mia stessa vita. Per consolidare la dittatura del proletariato, io lotterò, lotterò e lotterò».

19 luglio

«I nemici di classe, in quella brigata di produzione, continuano a essere arroganti. La gioventù istruita è venuta nelle campagne proprio per partecipare ai tre principali movimenti rivoluzionari, prima di tutto alla lotta di classe. Noi dobbiamo confidare nelle classi inferiori e nei contadini della classe medio-bassa, mobilitando le masse per sopprimere l’arroganza del nemico. Noi, la gioventù istruita, dobbiamo sempre innalzare la grande bandiera del Pensiero di Mao Zedong e mai dobbiamo dimenticare la lotta e la dittatura del proletariato».

Jin andò nelle campagne con il pensiero di lottare contro il Cielo e la Terra e di riformare l’umanità intera. Il suo diario rivela che la sua mente era piena di «lotte». Estese l’idea di «lottare contro gli uomini» alla lotta contro Cielo e Terra e alla fine perse la vita per questo. Jin è un caso tipico della filosofia della lotta e allo stesso tempo ne è rimasto indubbiamente vittima.

Engels una volta disse che la libertà è il riconoscimento dell’inevitabile. Mao Zedong andò oltre e aggiunse «è la riforma del mondo». Questo tocco finale mostra completamente l’atteggiamento del PCC verso la Natura, cioè di cambiarla. «L’inevitabile», come lo intendono i comunisti, è la materia invisibile; sono i sistemi dei quali non si può osservare l’origine. Credono che la natura e l’umanità possano essere «conquistate» mobilitando la coscienza umana soggettiva per comprendere le leggi oggettive. Con i loro sforzi per modificare la natura i comunisti hanno fatto disastri in entrambi i loro due paesi pilota: la Russia e la Cina.

Le canzoni popolari, composte durante il Grande Balzo in Avanti, mostrano l’arroganza e l’ignoranza del PCC: «Lasciamo che le montagne si pieghino e che i fiumi si scostino; No, non c’è nessun imperatore di Giada in Cielo e non c’è nessun Re Dragone sulla Terra. Sono io l’imperatore di Giada, sono io il Re Dragone. Ordino alle tre montagne ed alle cinque valli di spostarsi, ecco che arrivo!». [15]

Il Partito Comunista è arrivato! Con lui è arrivata la distruzione dell’equilibrio in natura e del mondo in origine armonioso.

Distruggere la Natura porta il PCC a raccogliere ciò che ha seminato

Con la sua politica agraria del puntare sul grano come coltura principale, il PCC ha convertito a sua discrezione vaste aree di pendici di montagna e di praterie inadatte per l’agricoltura in terreni da coltivare, e ha riempito fiumi e laghi cinesi per renderli coltivabili. Con quale risultato? Il PCC affermò che la produzione di grano del 1952 superava quella del periodo nazionalista. Ciò che il PCC non ammise fu che la produzione totale di grano, fino al 1972, non superò quella del pacifico regno di Qianlong e della dinastia Qing. Anche ai giorni nostri, la produzione di grano pro capite della Cina è ancora lontana dalla produzione del periodo della dinastia Qing ed è appena un terzo della produzione di grano pro capite della dinastia Song, durante la quale la produzione agraria arrivò al suo massimo storico.

Il disboscamento indiscriminato e il riempimento eccessivo di fiumi e laghi, ha provocato in Cina un drastico deterioramento dell’ambiente. Oggigiorno, l’ecosistema della Cina è al limite del collasso. Il prosciugamento del Fiume Hai e del Fiume Giallo così come l’inquinamento del Fiume Huai e dello Yangtze, hanno tagliato la vena vitale dalla quale dipendeva l’esistenza stessa della popolazione cinese. Con la scomparsa delle praterie nel Gansu, nel Qinghai, nella Mongolia interna e nello Xinjiang, nubi di sabbia si sono fatte strada verso le pianure della Cina.

Negli anni 50, sotto la guida di esperti sovietici, il PCC costruì la centrale elettrica di Sanmenxia sul Fiume Giallo. Ad oggi questa centrale elettrica ha una capacità produttiva al livello di quella prodotta da un fiume di medie dimensioni, nonostante il Fiume Giallo sia il secondo fiume cinese per dimensioni. Per peggiorare ulteriormente le cose, questo progetto ha provocato un accumulo di fango e di sabbia nella conca superiore del fiume, alzandone anche il livello del letto. Per questo, persino una minima inondazione causa ingenti perdite in termini di vite umane e di proprietà per le persone su entrambi i lati del fiume. Nell’inondazione del Fiume Wei del 2003 il flusso massimo dell’acqua era di 3700 metri cubi al secondo, un livello che potrebbe verificarsi ogni tre-cinque anni. Eppure, quell’alluvione ha causato un disastro senza precedenti negli ultimi 50 anni.

Nella località di Zhumadian, provincia dello Henan, si sono costruiti una gran quantità di bacini idrici di grandi dimensioni. Nel 1975 gli sbarramenti di questi bacini caddero uno dopo l’altro. In sole due ore affogarono 60 mila persone e il numero dei morti alla fine arrivò a più di 200 mila.

Il PCC continua a distruggere indiscriminatamente i territori cinesi. La Diga delle Tre Gole sul fiume Yang-Tsé e il Progetto di trasferimento delle acque dal Sud al Nord, sono tutti tentativi da parte del PCC di modificare gli ecosistemi naturali investendo enormi quantità di capitali. Senza parlare poi di quei progetti di medie e piccole dimensioni per «lottare contro la terra». Inoltre una volta all’interno del PCC è stato suggerito di utilizzare la bomba atomica per aprire un varco sull’altipiano di Qinghai-Tíbet modificando così l’ambiente naturale nell’ovest della Cina. Nonostante l’arroganza del PCC e il suo disprezzo nei confronti dei propri territori abbiano scioccato il mondo, tutto ciò era prevedibile.

Negli esagrammi (Ba Gua) del Libro dei Mutamenti, gli antichi in Cina consideravano il Cielo come Qian, o il Creativo e lo riverivano come il Tao celeste. Consideravano la Terra come Kun, o il Ricettivo e ne rispettavano le sue virtù ricettive.

Nel Libro dei Mutamenti, Kun, l’esagramma che segue Qian, viene spiegato nel modo seguente: «Essendo nell’esagramma di Kun, la natura della Terra è quella di estendersi e rispondere. In corrispondenza, una persona superiore gestisce e sostiene tutte le cose con grande virtù».

Le note di Confucio sul Libro dei Mutamenti dicono: «Perfetta è la grandezza di Kun che dà nascita a tutti gli esseri».

Confucio parlò ulteriormente della natura di Kun: «Kun è la più morbida, eppure in movimento è solida. È molto ferma, eppure in natura si modifica. Nel seguire ottiene il suo signore, eppure mantiene ancora la sua natura e quindi tenacemente continua. Contiene tutte le cose ed è abile a trasformarsi. Così Kun è docile, sostiene il cielo e si muove con il tempo».

Ovviamente solo con le virtù ricettive della Madre Terra di dolcezza, tranquillità e tenacia nel seguire il Cielo tutte le cose possono mantenersi e prosperare sulla Terra. Il Libro dei Mutamenti ci insegna gli atteggiamenti appropriati verso il Tao celeste e le virtù terrene: seguire il cielo, conformarsi alla Terra e rispettare la Natura.

Tuttavia, il PCC, violando il Cielo e la Terra (Qian e Kun), inneggia alla «lotta contro Cielo e Terra». Ha saccheggiato le risorse della terra come più gli è piaciuto. Alla fine il PCC sarà punito dal Cielo e dalla Terra e dall’ordine della Natura.

3. Lottare contro il Cielo, perseguitare la fede e rifiutare ogni credenza in Dio

Come si può con una vita limitata comprendere lo spazio ed il tempo infiniti?

Il figlio di Einstein, Edoardo, una volta chiese a suo padre perché fosse tanto famoso. Egli rispose: «Lo vedi questo scarabeo cieco che avanza trascinando una palla tanto pesante? Ebbene, lui non sa che il cammino che sta percorrendo è curvo. Einstein invece lo sa». La risposta di Einstein in realtà ha delle implicazioni profonde. Un detto cinese suggerisce un significato simile: «Non conosci il vero aspetto della montagna Lu proprio perché sei sulla montagna». Se si vuole conoscere un sistema, è necessario uscire dallo stesso per poterlo osservare. Ma l’uomo osservando lo spazio e il tempo illimitati dell’universo con le sue nozioni limitate, non sarà mai in grado di comprenderlo nella sua completezza. Perciò l’universo rimarrà sempre un enigma per l’umanità.

Quei mondi che la scienza non è in grado di scrutare appartengono alla spiritualità e alla metafisica, e cadono naturalmente nel regno della «fede».

La fede è un’attività mentale che coinvolge l’esperienza e la comprensione della vita, dello spazio-tempo e dell’universo che non può soggiacere a nessun potere e controllo di partito. «Date a Cesare quel che è di Cesare e a Dio quel che è di Dio” [17]. Basandosi su un giudizio deplorevole ed assurdo sull’universo e sulla vita, il PCC accusa ogni forma di credenza che esula dalle proprie teorie di «superstizione», e sottopone i fedeli al lavaggio del cervello e alla conversione forzata. Chi non ha voluto cambiare la sua fede è stato insultato o addirittura ucciso.

I veri scienziati hanno una visione ampia dell’universo e non negano l’«ignoto» illimitato con la limitata nozione di un individuo. Lo scienziato Newton, nella sua opera I principi della matematica, pubblicata nel 1678, spiegò dettagliatamente i principi della meccanica, la formazione delle maree, i movimenti dei pianeti e calcolò i movimenti del sistema solare. Newton, che ottenne grandi risultati scientifici e innumerevoli onorificenze, disse ripetutamente che il suo testo era una semplice descrizione di eventi e fenomeni, ma che mai si sarebbe spinto a trattare il vero significato della creazione divina dell’universo. Nella seconda edizione dell’opera, come testimonianza della sua fede, Newton scrisse che il sistema assoluto perfetto che comprende il Sole, la Terra, i pianeti e le comete, potrebbe solo discendere dalla mano di un essere intelligente e potente: «Così come un cieco non ha idea di ciò che è il colore, allo stesso modo non siamo in grado di comprendere come Dio percepisca e intenda tutte le cose».

Lasciando perdere la questione se esistano o meno i regni celesti che trascendono questo spazio-tempo e se coloro che cercano la Via potranno mai ritornare alle proprie origini divine e al loro vero sé, tutti coloro che seguono una fede vera e retta credono nel rapporto di causa-effetto, della bontà che genera bontà e nella malvagità che deve essere punita. Una fede retta gioca un ruolo importante per mantenere la morale umana a un certo livello. Da Aristotele a Einstein molti hanno creduto nell’esistenza di un ordine superiore che regola l’universo. L’uomo non ha mai smesso di cercare con vari mezzi la verità dell’universo. Allora, perché oltre alle ricerche scientifiche, anche la religione, la fede, la coltivazione interna non possono essere accettati come altri sistemi e vie per scoprire la verità universale?

Il PCC distrugge la retta fede dell’uomo

Nel corso della storia tutte le nazioni hanno creduto in Dio. In particolare, è sempre stato proprio il credere in Dio e nel rapporto causale karmico fra bene e male che ha fatto sì che la gente si sia data delle regole e che sia stata mantenuta la moralità nella società. In tutte le epoche e in tutto il mondo le religioni ortodosse in Occidente e il Confucianesimo, il Buddismo e il Taoismo in Oriente, hanno insegnato alla gente che la vera felicità proviene dalla fede in Dio, dal rispetto del Cielo, dal fare del bene agli altri e nel fare tesoro di ciò che si possiede, ringraziando per ciò che si è avuto e ripagando le gentilezze altrui.

Una premessa centrale del pensiero comunista è l’ateismo, la negazione dell’esistenza di Budda, del Tao, delle vite passate, della vita dopo la morte e di ogni retribuzione dopo la vita. Pertanto, tutti i partiti comunisti, nei diversi Paesi, hanno detto ai poveri e ai lavoratori diseredati [18] che non dovevano credere in Dio, che non dovevano pagare per ciò che facevano e che non dovevano seguire le leggi e comportarsi correttamente; al contrario, dovevano usare inganni e violenze per appropriarsi delle ricchezze.

Nell’antica Cina, nonostante gli imperatori fossero considerati appartenenti alla nobiltà suprema, si collocavano anche loro al di sotto del Cielo, chiamandosi essi stessi figli del Cielo. Controllati e limitati dalla «volontà del Cielo», anche loro di tanto in tanto ammettevano, attraverso editti imperiali, le loro colpe e si pentivano di fronte al Cielo. I comunisti, tuttavia, si considerano i rappresentanti della volontà stessa del Cielo. Senza limitazioni di regole o leggi, si ritengono liberi di fare tutto ciò che a loro piace. Come risultato, hanno creato un inferno dopo l’altro sulla terra.

Marx, il patriarca del comunismo, credeva che la religione fosse l’oppio dei popoli. Temeva che la gente credesse in Dio e nelle divinità e non accettasse il suo comunismo. Il primo capitolo della Dialettica della natura di Engels, contiene uno studio critico su Mendeleyev e il suo gruppo di studio sul misticismo.

Engels dichiarò che tutto durante o prima del Medioevo doveva rendere conto della propria esistenza davanti al tribunale della razionalità umana. Nel fare questa osservazione, si considerava, insieme a Marx, il giudice di questo tribunale. Mikhail Bakunin, un anarchico amico di Marx, fece il seguente commento a proposito di Marx: «Davanti alla gente, vuole sembrare un Dio. Non può tollerare che esista un altro Dio al di fuori di lui. Vuole che la gente lo adori e lo veneri come un Dio e che gli renda omaggio come a un idolo. Altrimenti li criticherà o li perseguiterà».

La fede tradizionale ortodossa costituisce un ostacolo naturale all’arroganza comunista

Il PCC ha perso ogni ritegno nella persecuzione frenetica della religione. Durante la Rivoluzione Culturale numerosi templi e moschee furono abbattute e i monaci furono costretti a sfilare per le strade, umiliati e derisi. In Tibet il 90 per cento dei templi è stato danneggiato. A tutt’oggi centinaia di membri di chiese indipendenti sono ancora incarcerati. Gong Pinmei, sacerdote cattolico di Shanghai, è stato perseguitato dal PCC solamente per aver creduto fermamente in Dio, lo hanno tenuto in carcere di isolamento per più di trent’anni. Più di una volta il PCC ha fatto pressione su di lui affinché rinunciasse alla sua fede e accettasse l’ordine del Comitato patriottico tripartito [19] in cambio della libertà. Gong rifiutò e dopo la sua scarcerazione alla fine degli anni 80 se ne andò negli Stati Uniti. Quando morì all’età di novant’anni lasciò le sue volontà in cui dichiarava: «Quando il PCC non governerà più la Cina, portate le mie spoglie a Shanghai».

In questi ultimi anni, la repressione del PCC contro i praticanti del Falun Gong, che credono nei principi di Verità, Compassione e Tolleranza, è stata l’estensione della sua dottrina di «lotta contro il Cielo» così come un’inevitabile conseguenza del suo obbligare la gente contro la loro volontà.

I comunisti atei tentano di incanalare e di controllare la fede in Dio della gente. Per descrivere la loro follia di «provare immenso piacere nel lottare contro il Cielo» non bastano parole come insolenza, superbia o arroganza.

Conclusione

In pratica il Comunismo ha fallito in tutto il pianeta. Jiang Zemin, ex-leader dell’ultimo grande Paese comunista nel mondo, nel marzo del 2002 ha dichiarato a un corrispondente del Washington Post: «Quando ero giovane credevo che il comunismo sarebbe arrivato presto, ma ora non la penso più così». Attualmente il numero di persone che realmente crede nel comunismo è praticamente inesistente.

Il fallimento del movimento comunista è inevitabile. Va contro l’ordine dell’universo ed è contro la volontà del Cielo; è una forza anti-universale, pertanto verrà inevitabilmente castigato dalla volontà e dagli spiriti divini del cielo.

Nonostante il PCC abbia superato diverse crisi cambiando molte volte faccia e aggrappandosi ai suoi ultimi disperati tentativi, il suo destino finale è ovvio a tutti nel mondo. Nonostante il PCC abbia ormai rivelato la sua cupidigia, la sua crudeltà, la mancanza di vergogna e una naturale predisposizione contro l’universo, continua a controllare e limitare il pensiero libero e a sterminare la moralità dell’uomo. Il PCC continua a essere una grande forza distruttrice della morale, della civiltà, della pace e del progresso.

Il vasto universo porta con sé la volontà irrefutabile del Cielo, che può anche chiamarsi volontà divina, o ordine e forza della natura. L’umanità avrà un futuro solo se rispetterà la volontà del Cielo, se seguirà il corso della Natura, rispetterà le leggi universali e se amerà tutti gli esseri viventi sotto il cielo.

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[1] Lao Zi (conosciuto anche come Lao Tze, Li Er o Li Dan), filosofo cinese che visse nel IV secolo a.C; viene riconosciuto come l’autore del Tao De Jing (Tao-Te Ching), il testo principale del Taoismo.

[2] Tao De Jing, Capitolo 25.

[3] Queste espressioni derivano dal Mencius, Libro 2.

[4] Rime dei Tre (San Zi Jing), testo tradizionale cinese per l’istruzione elementare.

[5] Mencius, Libro 6.

[6] Karl Marx, “Un contributo alla critica della filosofia del diritto di Hegel”.

[7] Leon Trotsky (1879-1940), teorico russo comunista, storico, leader militare e fondatore dell’Armata Rossa Russa. Fu assassinato a Città del Messico dagli agenti segreti di Stalin il 22 agosto 1940.

[8] Secondo Zhu Xi o Chu Hsi (1130-1200), chiamato anche Zhu-zi o Chu-tzu, uno studioso neo-confuciano della dinastia Song, i Piccoli Insegnamenti si occupano del giusto comportamento, mentre i Grandi Insegnamenti si occupano dello studio dei principi che stanno sotto e determinano i comportamenti. Riferimento: Classified Conversations of Master Zhu (Zhu Zi Yu Lei), Volume 7 (Learning 1).

[9] Lin Biao (1907-1971) è stato uno dei primi leader del PCC. Servì Mao Zedong come membro del Politburo cinese, come vice-presidente (1958) e ministro della Difesa (1959). È considerato l’artefice della Grande Rivoluzione Culturale Cinese. Fu designato come successore di Mao nel 1966, però perse il suo appoggio nel 1970. Sentendo prossima la sua caduta, Lin, secondo fonti ufficiali, fu coinvolto in un tentativo di colpo di stato e quando il presunto complotto fu scoperto cercò di fuggire in URSS. Morì nel corso del tentativo di fuga in aereo, schiantandosi in Mongolia.

[10] Dai discorsi di Mao al Forum di Yan’an Forum sulla Letteratura e l’Arte” (1942).

[11] Cisticercosi è una malattia causata da parassiti. L’infezione si trasmette attraverso l’acqua dolce contaminata. I sintomi comuni includono febbre, brividi e dolori muscolari. In casi più gravi la malattia può causare dolori epatici, intestinali, polmonari e all’apparato urinario; in rari casi può anche provocare paralisi o infiammazioni al midollo spinale.

[12] Tao De Jing, Capitolo 2.

[13] “Jin” è un’unità di peso cinese 1 jin = 0.5 kg. “Mu” è un’unità di peso cinese per misurare le terre 1 mu = 0.165 acri

[14] Nostra traduzione.

[15] Sia l’Imperatore di Giada che il Re Dragone sono figure mitologiche. L’Imperatore di Giada, conosciuto formalmente come il Personaggio Augusto di Giada e chiamato informalmente dai bambini e dalla gente comune Il Nonno Celeste, è colui che comanda in Paradiso ed è fra le più importanti divinità del panteon Taoista. Il Re Dragone è il divino governatore dei quattro mari. Ogni mare corrisponde a un punto cardinale ed è governato da un Re Dragone. Il Re Dragone vive in palazzi di cristallo protetti da gamberi soldati e da granchi generali. Oltre a dominare la vita acquatica i Re Dragoni hanno potere anche sulle nuvole e sulla pioggia. Si dice che il territorio del Re Dragone del Mare dell’Est sia il più esteso.

[16] The Complete I Ching tradotto da Alfred Huang. Rochester, VT: Inner Traditions (1998).

[17] Bibbia, Matteo, 22:21.

[18] Lumpen proletariat si traduce approssimatamene come “lavoratori diseredati”. Questa definizione identifica la classe bassa, gli elementi corrotti o clandestini che costituiscono quel segmento di popolazione dei centri industriali. Includerebbe anche i mendicanti, le prostitute, piccoli criminali, vagabondi, delinquenti, ricattatori, disoccupati cronici e persone che sono state espulse dall’industria e tutti i tipi di persone che non appartengono a nessuna classe sociale, depravati o emarginati. Il termine “Lumpen” fu coniato da Marx per la lotta di classe in Francia, tra il 1848 ed il 1850.

[19] Comitato Patriottico Tripartito (o Chiesa Patriottica Tripartita, CPT) è una creazione del PCC. Tripartita si riferisce al «governo proprio, appoggio proprio e diffusione propria». Il Comitato Patriottico Tripartito richiede che i cristiani cinesi tronchino i contatti con tutti i cristiani al di fuori della Cina. Il CPT controlla tutte le chiese ufficiali in Cina. Quelle chiese che non si sono unite al CPT sono state costrette a chiudere. I leader ed i seguaci delle chiese indipendenti sono perseguitati e spesso condannanti e incarcerati.

 

Continua: 5. La collusione di Jiang Zemin con il Partito Comunista Cinese per perseguitare il Falun Gong

 
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