Francia, stop importazioni dalla Puglia per paura batterio Xylella

Tensioni tra Parigi e Roma in merito al batterio Xylella, che sta mettendo a rischio le colture della regione pugliese. La decisione intrapresa da Stéphane Le Foll, ministro dell’agricoltura transalpino sarebbe quella di mettere al bando i prodotti vegetali pugliesi: «in attesa dell’attuazione di un dispositivo europeo – si legge in una nota del ministero francese – il ministro ha deciso di prendere misure nazionali. Un decreto è stato firmato oggi e verrà pubblicato domani».

Oltre a vietare l’importazione in Francia di vegetabili sensibili a Xylella, il comunicato del Ministero dell’agricoltura francese – preoccupato del possibile rischio sanitario ed economico per le filiere vegetali francesi – fa sapere che «rafforzerà il piano di controllo e di sorveglianza sull’intero territorio nazionale».

La decisione intrapresa da Parigi non è stata accettata da Maurizio Martina, ministro delle Politiche agricole, che ha affermato di aver già contattato Le Foll, in quanto giudica «il provvedimento francese decisamente sbagliato e inopportuno perché il problema Xylella si sta affrontando a livello comunitario». Secondo Martina in questo modo si rischia di aggravare ancora la situazione, «sulla quale invece si deve procedere con tempestività, mantenendo tutta la concentrazione sulle soluzioni tecniche individuate».

Le misure fitosanitarie per il contenimento delle infezioni sono state determinate il 6 Febbraio di quest’anno. Un documento dell’ Osservatorio Fitosanitario, che rientra nell’Area delle Politiche per lo Sviluppo Rurale, riporta che le misure da attuare nelle diverse aree sono: la predisposizione e il mantenimento di una zona cuscinetto, la costituzione di un’ulteriore zona di sicurezza (il Cordone Fitosanitario), le operazioni intensive nelle fasce di eradicazione e nelle zone infette.

In un qualche modo le parole del ministro Martina possono soddisfare le aspettative del governatore pugliese Nichi Vendola, anch’egli contrariato dalla decisione francese: «la misura francese appare eccessiva anche rispetto alla proposta di modifica della decisione comunitaria in discussione il 27 e 28 aprile a Bruxelles, e quindi fortemente sbilanciata verso l’interesse economico e commerciale di un altro paese membro», si legge sul sito della Regione Puglia.

Ma in ogni caso ciò che potrà rassicurarlo ulteriormente sarà un immediato intervento del governo – espresso in una lettera inviata da Vendola al premier Matteo Renzi.

COS’È IL BATTERIO XYLELLA?

Secondo le indagini del Servizio Fitosanitario della Puglia con il supporto dell’Università degli Studi di Bari e del CNR Xylella fastidiosa è un batterio fitopatogeno capace di attaccare oltre all’olivo, diversi tipi di piante fra le quali le più importanti sono la vite, il pesco, il mandorlo, diverse specie di agrumi, l’oleandro e diverse altre.

Esso si moltiplica nei vasi xilematici della pianta ospite provocandone l’ostruzione. La situazione che si viene così a determinare sarebbe in parte responsabile della comparsa dei sintomi della malattia. Il batterio riesce a muoversi sia verso l’alto sia verso il basso, e per questo motivo può essere rinvenuto anche nelle radici. Si diffonde facilmente, su brevi e lunghe distanze, con il materiale di propagazione o piante intere e, in loco, anche tramite innesto. La trasmissione più efficiente è però operata da insetti che si nutrono della linfa xilematica.

QUALI CONSEGUENZE HA XYLELLA SUL TERRITORIO?

I primi segnali arrivarono nell’estate del 2013, dove in una zona a sud di Gallipoli, in provincia di Lecce. Furono trovati diversi casi di infezione di piante d’olivo. Le piante colpite presentavano varie sintomatologie:

  • disseccamenti estesi della chioma che interessavano rami isolati, intere branche e/o l’intera pianta;
  • imbrunimenti interni del legno a diversi livelli dei rami più giovani, delle branche e del fusto;
  • foglie parzialmente disseccate nella parte apicale e/o marginale

Foto degli ulivi salentini concessa da Shutterstock.com

 
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