Raggi cosmici sulla Terra in aumento

Gli astronomi stanno osservando che i raggi cosmici che arrivano alla Terra si stanno intensificando. Si pensa che vengano da distanti esplosioni stellari o altri eventi ‘violenti’ nel cosmo, ma si crede anche che sia la bassa attività solare che li stia permettendo.

Un esempio è una Supernova, quando una grande stella esplode ed è in grado di espellere un’enorme energia. La seguente è un’immagine della Nasa.

I dati di un anno fino al mese di febbraio indicano che sta continuando la tendenza. I dati mostrano che i raggi cosmici della stratosfera «sono ora più forti circa del 10% di quanto lo fossero un anno fa», hanno comunicato i ricercatori di Spaceweather il 9 febbraio. Tutte questi dati sono state raccolti insieme agli studenti dell’Earth to Sky Calculus. Le misurazioni si realizzano durante i voli delle mongolfiere. L’ultima è avvenuta sopra la California il 5 febbraio e il valore si è rilevato ancora più alto.

Normalmente la radiazione si concentra nelle latitudini polari, ma le misurazioni indicano che stanno aumentando anche in altre latitudini.

I raggi cosmici sono considerati «una forma importante di meteorologia spaziale – spiegano allo Spaceweather. Possono seminare nuvole, innescare un fulmine e penetrare aerei commerciali. Infatti, le nostre misurazioni mostrano che se qualcuno vola avanti e indietro attraverso gli Stati Uniti continentali, in una sola una volta è in grado di assorbire radiazioni cosmiche ionizzanti pari da 2 a 5 radiografie. Allo stesso modo, i raggi cosmici possono influenzare gli alpinisti, i droni in alta quota e gli astronauti a bordo della Stazione Spaziale Internazionale».

Il fatto che i raggi cosmici stiano aumentando ce lo si aspettava, perché questo tipo di radiazione è modulata dall’attività solare. Attraverso le espulsioni di massa coronale (Cme), che sono più frequenti e intense negli anni di alta attività, il Sole è capace di spazzare via i raggi cosmici. Questo «rende più difficile per i raggi cosmici raggiungere la Terra», dicono gli scienziati dello studio.

In questo periodo l’attività della nostra stella è bassa. Il Sole ha un ciclo di 11 anni in cui ha un aumento dell’attività fino a raggiungere il Massimo solare, e un periodo di diminuzione dell’attività, fino ad arrivare al Minimo solare. Dopo di questo i poli si invertono e procede con un nuovo ciclo di massimo e minimo, completo in 22 anni in totale.

La bassa attività solare «consente che un’ulteriore dose di raggi cosmici raggiunga il nostro pianeta. Infatti, il continuo aumento d’intensità dei raggi cosmici è probabilmente dovuto a un calo del ciclo solare. Il Massimo solare è passato e ci stiamo dirigendo verso un nuovo minimo». I meteorologi si aspettano che l’attività solare cali bruscamente negli anni a venire, di conseguenza i raggi cosmici sono pronti ad aumentare.

LA SUPERNOVA

La spettacolare esplosione di una Supernova è responsabile dell’aumento dei raggi cosmici. Gli astronomi spiegano che rappresenta l’ultimo atto distruttivo del ciclo evolutivo di stelle dalla grande massa.

«Durante l’esplosione viene liberata un’energia enorme e la stella diventa così luminosa da splendere più di un’intera galassia. La luce emessa dalla stella in seguito all’esplosione dura qualche mese ed è paragonabile a quella che il nostro Sole è in grado di emettere in un miliardo di anni!», dicono i ricercatori dei Laboratori Nazionali del Gran Sasso.

Per la Nasa gli scienziati del passato hanno determinato che le supernove «svolgono un ruolo chiave nella distribuzione di elementi in tutto l’universo. Quando la stella esplode, spara elementi e detriti nello spazio. Molti degli elementi che troviamo qui sulla Terra si sono realizzati nel nucleo di stelle. Questi elementi viaggiano per formare nuove stelle, pianeti e tutto il resto dell’universo».

Nella seguente immagine dell’Anglo Australian Observatory l’esplosione di una supernova osservata nel 1987 e la stella prima dell’esplosione.

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