Contador di nuovo in Rosa. Fondriest: il vero Giro d’Italia è iniziato oggi

L’attesa cronoverità da Treviso a Valdobbiadene – la 14esima frazione del 98esimo Giro d’Italia – ha emesso il verdetto. Alberto Contador vola nei 60 chilometri contro il tempo, chiude terzo a 14 secondi dal vincitore e riveste la Maglia Rosa; mentre Fabio Aru perde 2 minuti e 47 secondi a cronometro e scala al secondo posto in classifica generale con un ritardo di 2 minuti e 28 secondi.

Vince la tappa Vasil Kiryenka, che fa meglio di 12 secondi dello spagnolo Luis Leon Sanchez Gil dell’Astana, secondo. Con questo successo, il Bielorusso del Team Sky salva in parte l’avvio di Giro disastroso della sua squadra, nel giorno in cui il suo capitano, Ritchie Porte, affonda in modo definitivo.

«Abbiamo deciso di vincere la crono di oggi come ha chiesto Dave Brailsford stamattina. Il Giro di Richie è andato come è andato e, come dici tu, io sono un importante compagno di squadra che ha fatto il suo lavoro per la squadra. Sono soddisfatto del risultato e credo che anche la squadra lo sia. Hanno aspettato un successo come questo per alcuni anni. Leopold König è andato forte oggi ed è ancora ben posizionato in classifica generale», dichiara il vincitore di giornata in conferenza stampa.

Appena finita la cronometro ‘spartiacque’, alla vigilia delle grandi montagne dell’ultima settimana, Epoch Times ha intervistato Maurizio Fondriest – al seguito della Corsa Rosa 2015 fin dal primo giorno.

Com’è stato il Giro delle prime due settimane?

È stato bello perché movimentato fin dalle prime tappe. (Ci sono stati dei) cambi di maglia, quindi emozionante, a volte anche per cose come quella del cambio ruota di Porte (quando ha forato nella tappa di Forlì e ha ricevuto la ruota da un avversario invece che da un compagno di squadra incorrendo in due minuti di penalizzazione). Son cose che in ogni caso han tenuto la gente attaccata davanti alla televisione.

Cosa ti hanno detto queste prime due settimane di gara ricche di colpi di scena?

Se devo fare un’analisi, questa è la prima vera tappa del Giro d’Italia. Ci sono stati degli arrivi in salita però hanno fatto vedere poco. Bisogna dire due cose: Contador fin qua è sembrato sicuramente il più forte, e oggi l’ha dimostrato. Aru ha fatto l’errore di spendere troppo nella prima settimana in cerca di abbuoni e secondi, e negli ultimi giorni dà l’impressione di essere calato. Non sapremo mai se per questo motivo o perché si è presentato al Giro non al meglio, a causa del problema intestinale che ha avuto.

Mentre Ritchie Porte, a causa dell’errore madornale della sua squadra nel cambio della ruota nella tappa di Forlì, ha praticamente compromesso il suo Giro, oltre alla caduta di ieri. Oggi la sua cronometro penso sia stata una conseguenza di quello che avuto nei giorni scorsi. Invece Uran, che non si è presentato benissimo al Giro d’Italia, sta piano piano crescendo, e potrebbe lottare per il podio.

Come giudichi la perdita della Maglia Rosa da parte di Aru, un giorno dopo averla conquistata?

Primo, non ha conquistato la Maglia Rosa ma se l’è trovata addosso: è stata presa per la caduta di Contador; penso non fosse quello che Aru voleva conquistare la Maglia Rosa in questo modo. Seconda cosa, tutti si aspettano un po’ troppo da Aru: cronometro di 60 chilometri non ne aveva mai fatte, e a cronometro non è mai andato fortissimo… Secondo me si sta esagerando. Al primo anno gli han fatto fare Giro Vuelta. Se lo vogliamo avere tra qualche anno al meglio della sua condizione fisica, bisogna avere pazienza.

C’è spazio per gli avversari di Contador per recuperare ?

Lo spazio c’è, e anche tanto, perchè iniziano le salite. Bisognerà vedere però, perché Uran non è al meglio della condizione. Poi bisognerà vedere come correrà l’Astana: da adesso potrebbe correre in maniera diversa (ad esempio) con Landa che ha qualche minuto (di ritardo in classifica), e con Cataldo, anche lui indietro; potrebbe provare a giocare con due corridori un po’ più da lontano per vedere se riescono ad isolare Contador. Non sarà facile; però penso che sia l’unica strada.

Landa ha perso più di quel che ci si poteva aspettare a cronometro?

Landa è giovane, è uno scalatore; quindi questo era preventivabile.

Al terzo posto della generale è salito Andrey Amador (Movistar), pochi ne parlano?

Amador è forte. Però fino adesso, nelle grandi gare a tappe non ha ancora fatto niente. È giovane, quindi bisognerà vedere adesso nella prossima settimana. Comunque è un talento. Lo vedrei anche lui a lottare per il podio.

Uno degli outsider alla partenza del Giro Jurgen Van den Broek, settimo nella crono, è risalito al quinto posto della generale…

Anche lui è corridore che è sempre vicino al podio, ma non è mai riuscito ad andare sul podio, però questo giro è ancora lungo, manca un settimana…

Cosa ci possiamo aspettare nella tappa di domani (La Marostica-Madonna di Campiglio, di domenica 24 maggio) ?

Qualcosa sicuramente dall’Astana con corridori come Cataldo o Landa. Però le salite sono molto vicine al traguardo e anche se provassero a fare qualcosa non guadagnerebbero molto, secondo me. Saranno altre tappe dove potrebbero riuscire a fare qualcosa. Se fossi in loro domani non farei niente.

Quali tappe?

Quelle dell’Aprica del Sestriere sono due tappe con salite anche lontane dal traguardo dove l’Astana può provare a fare qualcosa. Sul Sestriere si decide il Giro; o magari è già deciso…

Intervista rivista per brevità e chiarezza.

 
Articoli correlati