Epurate altre tre ‘tigri’ per il nuovo anno

Altri tre politici hanno mangiato la polvere sotto la campagna anti-corruzione in corso, guidata dall’attuale capo del Pcc, Xi Jinping. E sono tra quei funzionari che hanno costruito la loro ricchezza e i loro legami grazie alla loro fedeltà verso l’ex capo del regime cinese Jiang Zemin.

Gli annunci delle purghe delle tre ‘tigri’ – il termine, nel gergo politico cinese, significa funzionari corrotti di alto rango del Partito Comunista – sono arrivati solo pochi giorni prima del 19 febbraio, data della celebrazione dell’inizio del nuovo anno lunare.

SU

Il 16 febbraio, un annuncio sul sito ufficiale della Commissione centrale di Disciplina e di Ispezione (Ccdi), l’organo di controllo anti-bustarelle, ha annunciato che Su Rong, ex vice presidente della Conferenza Consultiva politica del Popolo cinese, è stato «revocato dal suo incarico ed è stato espulso dal Partito».

Il caso contro Su è stato rimandato al sistema giudiziario per il procedimento penale.

L’annuncio contro Su include alcune delle parole più forti mai utilizzate dalla Ccdi, si parla di «violazione dei principi del Partito e di deviazione dal consenso del Partito», mentre «chiudeva un occhio per consentire ai propri parenti di immischiarsi con le politiche del governo». Secondo quanto riporta il 17 febbraio il quotidiano di Hong Kong Wenweipo, il tono usato era molto più mite di quello adottato nei confronti di Zhou Yongkang, l’ex zar della sicurezza cinese già epurato.

Secondo quanto riporta il 17 febbraio Sina News di Hong Kong, il parente citato dalla Ccdi era in realtà la moglie di Su, Yu Lifang, la quale ha venduto terreni nella provincia di Jiangxi nel sud-est della Cina con la conseguente perdita di un miliardo di yuan (circa 140 milioni di euro) nelle casse dello Stato.

Su, in modo incredibile, stava per ottenere una pena minore rispetto a quella inflitta a Bo Xilai, ex capo del Partito Comunista Cinese di Chongqing, secondo Sina. Bo è stato condannato al carcere a vita nel mese di settembre del 2013.

Nell’ottobre 2004 Su ha dovuto interrompere in modo ignobile il suo viaggio in Zambia ed è poi fuggito dalla Nazione africana dopo che un processo civile locale aveva accusato lui di omicidio, di tortura e di diffamazione dei praticanti del Falun Gong. Sotto l’ordine della Corte Suprema dello Zambia, Su era stato obbligato a presentarsi a un’udienza il mese successivo.

Il Falun Gong è una pratica spirituale che comprende esercizi di meditazione e precetti morali e i suoi praticanti vengono perseguitati in Cina dal Partito Comunista dal luglio 1999.

ZHU

Il 17 febbraio anche Zhu Minguo, ex presidente della Conferenza Consultiva politica del Popolo cinese nella provincia del Guangdong della Cina meridionale, è comparso nella lista di annunci sul sito web della Ccdi.

Come Su, anche Zhu è stato spogliato della sua appartenenza al Partito e del suo incarico, e al momento il caso contro di lui è stato rimandato al sistema giudiziario per il procedimento penale.

Secondo la Ccdi, Zhu aveva continuato ad agire con sfrontata imprudenza e immoralità anche dopo il 18° Congresso Nazionale del Partito del novembre 2012. A quel congresso Xi Jinping ha assunto il potere nel Pcc e poco dopo ha lanciato quell’impetuosa campagna anti-corruzione che proprio adesso vanta Zhu come uno dei suoi più recenti trofei.

Forse ciò che ha messo nei guai Zhu è stato il suo titolo meno cospicuo – quello di segretario del Partito del Comitato per gli Affari politici e legali (Plac) a Guangzhou. Il Plac è l’organizzazione generale che aveva in precedenza autorità su quasi tutti gli aspetti del sistema giuridico.

Secondo quanto ha riferito il Nanfang Daily il 4 luglio 2012, nei primi giorni del mese Zhu ha ricevuto la visita dell’ex capo del Plac Zhou Yongkang il quale ha riconosciuto ciò che il Comitato aveva fatto provvisoriamente sotto la sua guida. Zhou è stato epurato nel dicembre del 2014 con un’azione che, considerata la sua potenza e autorità nel Partito, sarebbe stata impensabile due anni prima.

WANG

Sempre il 17 febbraio anche Wang Min, ex membro del Comitato Permanente del Pcc nella provincia dello Shandong ed ex segretario del Partito nella città di Jinan, capitale dello Shandong, è stato spogliato sia della sua appartenenza al Partito che del suo incarico pubblico.

Il caso contro Wang è stato rimandato al sistema giudiziario per il procedimento penale.

Secondo la Ccdi, Wang aveva accettato tangenti e aiutato familiari e amici ad accumulare enormi ricchezze, e aveva continuato a farlo persino dopo il 18° Congresso Nazionale del Partito.

«Wang era il primo segretario di Zhang Gaoli quando quest’ultimo era segretario del Partito a Shandong», ha detto nel mese di gennaio il signor Chang, giurista cinese, in un’intervista con il sito cinese d’oltremare Wenxuecity.com, un mese dopo che la Ccdi ha dichiarato che Wang era sotto inchiesta: «Questo è sicuramente un caso contro Zhang Gaoli».

Secondo l’Organizzazione Mondiale per Indagare sulla persecuzione del Falun Gong, Zhang, durante il suo mandato nella provincia dello Shandong, ha supervisionato la persecuzione del Falun Gong in modo particolarmente brutale, facendo sì che nella provincia si registrasse un numero di decessi dei praticanti del Falun Gong tra i più alti di tutto il Paese.

Articolo in inglese: ‘Sacking Three ‘Tigers’ for the New Year

 
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