Confucio non accettava ricompense con leggerezza

Gli antichi credevano nel principio ‘chi non semina niente, non raccolga niente’. Confucio ne è un perfetto esempio: non accettava mai casualmente le ricompense che gli venivano offerte; e ancor meno si appropriava delle cose altrui.

Alcuni pensano che Confucio restò povero per tutta la vita perché ai suoi tempi non ebbe il riconoscimento che meritava. In realtà, se Confucio avesse voluto essere ricco, non gli sarebbe stato difficile, ma aveva scelto di non scendere mai a compromessi rispetto ai suoi principi.

Una volta Confucio incontrò il re di Qi, che in seguito gli offrì come ricompensa un territorio chiamato Lin Qiu. Confucio ringraziò il re di Qi, ma declinò immediatamente l’offerta.

Dopo il suo incontro con il re, Confucio disse ai suoi studenti: «Ho sentito che un gentiluomo accetta ricompense solo in base ai propri meriti. Ora, io cerco di persuadere il re di Qi a seguire i miei consigli; eppure, senza averli ancora attuati, mi ricompensa con Lin Qiu. È ben lungi dall’avermi compreso».
Poi Confucio chiese ai suoi studenti di preparare velocemente il carro. Prese congedo e partì.

A quel tempo, Confucio era un semplice civile. Durante la sua vita la più alta carica che ricoprì fu quella di Sikou (grossomodo simile all’attuale ministro) nel Regno di Lu.

Nessuno può mettere sullo stesso piano Confucio e quei re che guidarono più di 10 mila carri. Nessun ministro della storia fu illustre quanto Confucio. In parte questo fu dovuto al fatto che non accettava ricompense con leggerezza.

Fonte: Lüshi Chunqiu.

 
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