Ciclismo, Belvedere all’australiano Stannard, Scaroni secondo

Villa di Villa di Cordignano (TV) – Dopo ottanta edizioni, l’albo d’oro del Belvedere diventa transcontinentale: Robert Stannard vince a braccia alzate regolando allo sprint gli altri cinque ciclisti del drappello di testa e fa suonare per la prima volta l’inno australiano alla classicissima di Pasquetta.

Quindi, dopo la beffa del secondo posto all’internazionale Trofeo Piva del giorno prima, il portacolori della Mitchelton Bike Exchange aggiusta il tiro e coglie la prima vittoria stagionale e la prima in Italia in assoluto.

Il Giro del Belvedere «è una delle corse U23 più importanti al mondo – dichiara il portacolori della Mitchelton Bike Exchange – Sapevo di essere il più veloce: ho cercato di controllare la situazione fino al rettilineo conclusivo e a quel punto ho tirato fuori tutte le energie che mi erano rimaste per sprintare».

L’australiano Robert Stannard, vince a braccia alzate il Giro del Belvedere n°80, Christian Scaroni secondo e primo degli italiani, brucia sulla line a d’arrivo Matteo Sobrero, terzo, Villa di Villa, 2 aprile 2018 (foto: Massimo Marcon/Epoch Times).

Alle spalle del vincitore, Christian Scaroni, dopo aver messo la sua terza partecipazione al Giro del Belvedere tra i propri principali obbiettivi stagionali, sul traguardo di Villa è primo degli italiani ma anche dei battuti; però, dopo aver preparato per settimane l’appuntamento e aver avuto il completo supporto dei compagni di squadra durante la gara, il rammarico di aver visto sfuggire il successo per pochi metri è alleviato dalla consapevolezza di aver dato il meglio. Quindi «questo è un secondo posto che vale tantissimo per me – spiega il bresciano della Petroli Firenze Hopplà Maserati – soprattutto dietro a Robert Stannard che ha dimostrato di essere un corridore fortissimo».

Mentre Matteo Sobrero, terzo sul traguardo di Villa, ammette: dopo aver tentato l’attacco da distante, «mi sono staccato leggermente sull’ultimo passaggio al gran premio della montagna – prosegue il corridore della Dimension Data for Qhubeka – Sono riuscito a rientrare in discesa, ma poi nello sprint ho pagato un po’ il fuori giri».

CRONACA DELLA GARA

Dopo i numerosi tentativi di evasione dal plotone che animano i primi due dei dieci giri in totale del ‘circuito delle Conche’, la prima fuga vera, prende il largo dopo il chilometro trenta: Cianci (Palazzago), Taglietti (Biesse Carrera), Jorgenson (USA) e Burger (WGA), vengono a breve raggiunti da Konyaev (Russia), Pietrini (Maltinti), Donegà (Cycling Team Friuli), Maldonado (Aix en Provence) e Ziga Jerman (Ljubljana).

Dopo 65 chilometri, i nove battistrada arrivano a guadagnare quasi quattro minuti di vantaggio sul grosso del gruppo, che al sesto giro reagisce e, guidato dalla Dimension Data, riduce rapidamente il distacco fino al definitivo ricongiungimento ai piedi del primo passaggio sulla salita del Montaner. Però, la vera bagarre tra i favoriti si scatena alla seconda e ultima scalata verso il gran premio della montagna, quando Aleksandr Vlasov (Russia), sfruttando le sue doti da scalatore, allunga sugli immediati inseguitori. Ma non basta: Stannard, Scaroni, Sobrero, Battistella (Zalf) e Grodzicki (Palazzago), di comune accordo, si organizzano per inseguire il battistrada , raggiungendolo quando mancano tre chilometri alla conclusione; appena in tempo per giocarsi il successo in volata.

IL COMMENTO DEI CT

Nonostante si siano piazzati quattro italiani tra i primi cinque classificati, dopo la vittoria dello svizzero Patrick Müller nel 2016 e il bielorusso Aleksandr Riabushenko del 2017, per il terzo anno consecutivo il Giro del Belvedere parla ancora straniero.

Ma il selezionatore della nazionale italiana della categoria U23, Marino Amadori, afferma: questa è «l’opportunità di confrontarci con i migliori under 23 che ci sono in giro per il mondo, e quindi per la nostra crescita

E aggiunge: «Sappiamo che non è facile per noi poter emergere a livello internazionale, perché in giro per il mondo ci sono tante squadre continental che fanno un’attività un po’ diversa dai nostri ragazzi, che [invece, ndr] corrono di più nelle gare nazionali e che vanno poco all’estero. Però ci stiamo adoperando come nazionale, come federazione, di far fare una certa attività anche nel mondo dei professionisti a questi ragazzi, per fargli fare esperienza e per portarli negli appuntamenti come [campionati, ndr] europei, mondiali o coppa delle nazioni; ma anche per il loro passaggio nel mondo dei professionisti».

Esprime soddisfazione anche il Ct azzurro della massima categoria, Davide Cassani, che, complimentandosi con gli organizzatori per la passione che mettono nel riuscire ogni anno a far disputare una gara tanto affascinante e impegnativa, sottolinea: «È stata una bella giornata e torno a casa con buone indicazioni: il ciclismo italiano c’è».

ORDINE D’ARRIVO

1 Stannard Robert (Aus – Mitchelton Bikeexchange) Km.166 In 3h 56’44” Media Km/h 42,225

2 Scaroni Cristian (Petroli Firenze Maserati Hopplà)

3 Sobrero Matteo (Dimension Data For Qhubeka)

4 Battistella Samuele (Zalf Euromobil Désirée Fior)

5 Grodzicki Cezary (Team Pala Fenice)

6 Vlasov Alexander (Rus – Gazprom Rusvelo Colnago)

7 Zimmermann Georg (Ger – Tirol Cycling Team)

8 Pogacar Tadej (Slo – Team Ljubljana Gusto Xaurum)

9 Schinnagel Johannes (Ger – Tirol Cycling Team)

10 Canaveral Jonathan (Col – Bicicletas Strongman)

 
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