Arresti e perquisizioni contro gli hacker di Anonymous

Torino, Sondrio, Livorno e Pisa sono state vertice di blitz da parte della Polizia di Stato contro un’organizzazione di hacker, responsabile di aver attaccato i sistemi informatici di Expo 2015 e aver sottratto materiale segreto dal sito web del Ministero della Difesa.

Fino ad ora l’operazione Unmask – condotta dalla Polizia postale e delle comunicazioni del Centro nazionale anticrimine informatico per la protezione delle infrastrutture critiche (Cnaipic) – ha portato agli arresti domiciliari due hacker mentre un terzo è stato denunciato per associazione a delinquere finalizzata al danneggiamento di sistemi informatici, all’interruzione illecita di comunicazioni informatiche e telematiche, all’accesso abusivo a sistemi informatici, come pure alla detenzione e diffusione di codici di accesso a sistemi informatici.

Nel corso delle indagini della polizia sono state condotte anche alcune perquisizioni: nelle diverse città del nord Italia sono stati sequestrati vari computer e altri dispositivi utili per gli attacchi informatici, a cui ora seguiranno le ricerche di un riscontro effettivo del materiale estrapolato illegalmente.

«Due persone che cercavamo da tempo, di spessore internazionale» con queste parole commenta il responsabile del Cnaipic Ivano Gabrielli, riportato da AdnKronos. Si tratta quindi di «una serie di campagne di intervento via web, anche sotto le insegne di Anonymous, tra queste, l’iniziativa Antimilitarist 2 e le incursioni contro il sito e la biglietteria di Expo 2015». I due hacker sarebbero inoltre responsabili «dell’oscuramento di diversi portali web istituzionali, tra cui alcuni ministeri, e dell’esfiltrazione di dati sensibili».

Immagine concessa da Shutterstock.

 
Articoli correlati