Un mezzo flop, solo la metà dei concessionari Ford vuole vendere veicoli elettrici

Di Tom Ozimek

Solo poco più della metà di tutti i concessionari Ford degli Stati Uniti hanno scelto di vendere veicoli elettrici (Ev) nel 2024. Si tratta di un calo di circa due terzi rispetto ai concessiorari che lo scorso anno avevano accolto idea di farlo.

Il portavoce Ford Martin Gunsberg per e-mail a Epoch Times ha spiegato che solo circa 1.550 concessionari Ford, ovvero poco più del 50% dell’intera rete del marchio, hanno scelto di vendere veicoli elettrici nel 2024.

Secondo Detroit Free Press, circa un anno fa, l’amministratore delegato della Ford Jim Farley aveva affermato che due terzi dei concessionari Ford erano impegnati a vendere veicoli elettrici. 1.920 concessionari si erano impegnati a partecipare al programma volontario di veicoli elettrici della Ford.

«I tassi di adozione dei veicoli elettrici variano in tutto il Paese», ha scritto Gunsberg nell’e-mail, riferendosi agli Stati Uniti. «Poiché i concessionari hanno completato la propria due diligence nei loro mercati locali, le iscrizioni dei concessionari per l’ingresso nel 2024 si sono stabilizzate a poco più del 50% della rete (circa 1.550 concessionari)».

L’altra metà dei circa 3.000 concessionari Ford si affida ai motori a combustione interna e agli ibridi: «Quando si tratta del programma volontario Ev di Ford, i concessionari Ford possono scegliere tra due livelli di iscrizione e due punti di ingresso per l’iscrizione (2024 e 2027). Se un concessionario sceglie di non partecipare al programma Ev, può continuare a vendere veicoli Ice e ibridi».

Gli ultimi dati suggeriscono un calo dell’entusiasmo tra i concessionari nel trasporto di veicoli elettrici. Parte del motivo potrebbe essere che Ford ha richiesto ai concessionari che vogliono offrire veicoli elettrici Ford, di fare grandi investimenti, compresi i caricabatterie rapidi Dc che consentono a ciascun lotto di vendita di fungere anche da stazione di ricarica per i proprietari.

Un altro fattore potrebbe essere un rallentamento delle vendite di veicoli elettrici dopo un’iniziale ondata di entusiasmo, vista la mancanza di infrastrutture di ricarica, visti i problemi di affidabilità e la persistente preoccupazione per l’«ansia da autonomia», ovvero la paura che un veicolo elettrico rimanga senza energia e abbandoni i conducenti, che restano bloccati senza caricabatterie in giro per chilometri e chilometri.

Cala la domanda di veicoli elettrici

Mentre le vendite di veicoli elettrici negli Stati Uniti hanno raggiunto il record di 313 mila 086 nel terzo trimestre del 2023, molte case automobilistiche stanno lanciando l’allarme, sostenendo che la domanda non sta tenendo il passo con le aspettative, costringendole a ridimensionare alcuni piani di espansione dei veicoli elettrici.

Honda e General Motors hanno annunciato di recente che stavano eliminando un piano da 5 miliardi di dollari per sviluppare insieme veicoli elettrici, mentre Gm ha affermato che stava rallentando la sua strategia di elettrificazione.

Il direttore finanziario di Gm Paul Jacobson ha dichiarato durante una riunione sugli utili del 24 ottobre con i giornalisti, che la società sta «moderando l’accelerazione della produzione di veicoli elettrici per proteggere i prezzi, adeguarsi alla crescita più lenta della domanda a breve termine e implementare modifiche tecniche che rafforzeranno i profitti».

A novembre, Ford ha dichiarato che avrebbe tagliato i suoi investimenti nei veicoli elettrici, riducendo la capacità produttiva di una fabbrica di batterie (e tagliando 800 posti di lavoro).

Ford aveva dichiarato in ottobre che avrebbe tagliato i futuri investimenti nei veicoli elettrici di 12 miliardi di dollari rispetto ai piani precedenti.

A luglio, durante il briefing sugli utili del secondo trimestre di Ford, l’amministratore delegato della società ha affermato che Ford avrebbe rallentato la crescita dei veicoli elettrici in perdita e avrebbe spostato gli investimenti sulla divisione veicoli commerciali di Ford, citando piani per quadruplicare le vendite di ibridi gas-elettrici nel prossimi cinque anni.

Come molti dei suoi concorrenti, Ford sta «cercando di trovare l’equilibrio tra prezzo, margine e domanda di veicoli elettrici», ha affermato il direttore finanziario John Lawler durante il briefing. Per i consumatori, ha aggiunto Farley, «l’accessibilità economica è un problema».

Ansia da autonomia

Una delle preoccupazioni principali tra gli americani che considerano il passaggio a un veicolo elettrico è l’ansia da autonomia, ovvero la paura di guidare un veicolo elettrico e rimanere senza energia, non riuscendo a trovare una stazione di ricarica nelle vicinanze.

Un recente studio dell’American Automobile Association (Aaa) ha rilevato che l’autonomia dei veicoli elettrici può ridursi fino a un quarto quando il veicolo trasporta carichi pesanti: «L’ansia da autonomia rimane una delle ragioni principali per cui i consumatori esitano a passare dai veicoli a benzina ai veicoli elettrici», ha affermato in una nota Adrienne Woodland, portavoce di Aaa.

Un altro studio condotto dalla società di consulenza Ernst & Young, in collaborazione con l’ente europeo dell’industria energetica Eurelectric, ha rilevato che l’ansia da autonomia è la seconda preoccupazione più citata riguardo al passaggio a un veicolo elettrico, con la mancanza di stazioni di ricarica pubbliche al primo posto.

Il presidente Joe Biden si è impegnato a far crescere la rete nazionale pubblica di caricabatterie per veicoli elettrici fino a 1,2 milioni entro il 2030, nell’ambito della spinta dell’amministrazione per raggiungere lo zero netto entro il 2050.

Secondo il Dipartimento dell’Energia, negli Usa ci sono circa 60 mila caricabatterie pubblici (con quasi 160 mila porte di ricarica),

Ma attualmente lo studio Nrel stima che questa cifra dovrà salire a un totale di 1,2 milioni entro il 2030 per supportare circa 33 milioni di punti di carica di veicoli elettrici plug-in di servizio.

Finora, è stato costruito un solo caricabatterie per veicoli elettrici nell’ambito di un programma da 7,5 miliardi di dollari introdotto dalla legge sulle infrastrutture del 2021 del presidente Biden per espandere drasticamente l’infrastruttura di ricarica.

Altre preoccupazioni sui veicoli elettrici

Oltre all’ansia da autonomia e alle infrastrutture di ricarica limitate, altre preoccupazioni come costi e affidabilità hanno pesato sull’adozione dei veicoli elettrici.

Un recente studio del think tank Texas Public Policy Foundation (Tppf) con sede ad Austin, ha rilevato che, tenendo conto di vari sussidi e crediti normativi, il costo effettivo di gestione di un veicolo elettrico è equivalente a quello di un’auto a benzina con prezzi pari alla cifra di 17,33 dollari al gallone (4,13 euro a litro).

Il rapporto ha rilevato che vari sussidi, crediti normativi e costi di ricarica di un veicolo elettrico medio a partire dall’anno 2021, in un decennio aggiungono 53 mila 267 dollari alla spesa, rispetto al semplice costo del veicolo.

Supponendo che il veicolo elettrico venga guidato per 10 anni a 193 mila chilometri, ciò renderebbe il «costo reale del carburante» equivalente a un proprietario di un veicolo elettrico che paga 17,33 dollari per gallone di benzina (4,13 euro al litro): di molte volte superiore agli 1,21 dollari per gallone dichiarati da altre stime (30 centesimi di euro per litro). «Questa analisi mostra che l’elettricità è ben lontana dal diventare un carburante per trasporti economicamente vantaggioso rispetto alla benzina», si legge. «Senza maggiori e sostenuti favori da parte del governo, i veicoli elettrici rimarranno più costosi degli Icev [veicoli con motore a combustione interna, ndr] per molti anni a venire».

Uno studio precedente dell’Anderson Economic Group (Aeg) ha rilevato che, con i prezzi dell’elettricità più elevati, «la maggior parte dei veicoli tradizionali alimentati a benzina costa meno da guidare rispetto alle loro controparti elettriche».

Anche se le differenze variavano tra i segmenti e dipendevano dal fatto che la ricarica fosse effettuata a casa o a livello commerciale, i risultati dello studio Aeg hanno dimostrato chiaramente che passare all’elettrico costa semplicemente di più.

Per quanto riguarda l’affidabilità, una recente analisi di Consumer Reports  ha mostrato che, in media, i veicoli elettrici hanno avuto il 79% in più di problemi rispetto alle auto a benzina.

I meno affidabili erano gli ibridi plug-in (PHEv), che presentavano ben il 146% di problemi in più rispetto ai veicoli a benzina.

Sorprendentemente, secondo l’indagine i veicoli più affidabili erano gli ibridi regolari.

Secondo Consumer Reports, alcuni dei problemi più comuni segnalati dai proprietari di veicoli elettrici riguardano i motori elettrici, la ricarica e le batterie dei veicoli elettrici.

 

Articolo in inglese: Only Half of Ford Dealers Want to Sell EVs as Adoption Slows

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