La Commissione europea ha presentato martedì il diciottesimo pacchetto di sanzioni contro la Russia, con misure mirate a colpire le entrate energetiche di Mosca, il sistema bancario e l’industria militare. Il nuovo pacchetto propone il divieto di transazioni con i gasdotti Nord Stream gestiti dalla Russia e con le banche coinvolte nell’elusione delle sanzioni.
«L’obiettivo della Russia non è la pace» ha detto la von der Leyen in conferenza stampa, e siccome la Russia «vuole imporre la legge del più forte» ha argomentato il presidente della Commissione, «la forza è l’unico linguaggio che la Russia comprende».
La Commissione intende aggiungere 22 banche russe alla lista dei soggetti sanzionati, introducendo altre restrizioni oltre all’esclusione dal sistema Swift, fino a un divieto totale di transazioni. Le misure si estendono anche a banche di Stati terzi e includono il Fondo russo per gli investimenti diretti insieme alle sue filiali e ai soggetti collegati.
Kirill Dmitriev, direttore dell’Rdif, ha replicato definendo le dichiarazioni della von der Leyen un riflesso della «volontà dell’Unione europea di prolungare il conflitto in Ucraina». In una nota citata da Reuters, Dmitriev ha aggiunto che il Fondo russo per gli investimenti diretti sostiene attivamente le imprese europee presenti in Russia.
Tra le proposte figura anche la riduzione del tetto al prezzo del greggio russo, stabilito dal G7 da 60 a 45 dollari al barile, con l’obiettivo di ridurre ulteriormente le entrate di Mosca. La von der Leyen ha precisato che la questione sarà discussa al vertice dei leader del G7 in programma in Canada la prossima settimana: «Ritengo che questa misura debba essere adottata congiuntamente dal G7. È stata avviata come iniziativa del G7, ha avuto successo e io desidero che prosegua come tale» ha sottolineato.
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha accolto con favore il pacchetto di sanzioni dell’Unione europea, ma ha chiesto maggiori dettagli e un ulteriore abbassamento del tetto al prezzo del petrolio a 30 dollari al barile, perché «la capacità della Russia di proseguire la guerra dipende dalla sua possibilità di vendere petrolio e aggirare le barriere finanziarie» ha affermato Zelensky nel suo discorso video serale, «per questo è fondamentale limitare al massimo la flotta di petroliere russe, le loro capacità tecnologiche di estrazione e raffinazione, e fare tutto il possibile affinché il prezzo del petrolio russo sia inferiore a quanto possono sostenere. Tutti i nostri partner sanno quale tetto è necessario: 30 dollari al massimo. Questo livello di prezzo eserciterebbe una pressione reale sulla Russia».
Il “pacchetto” include anche l’aggiunta di ulteriori navi alla lista della cosiddetta “flotta ombra” russa – ossia le petroliere e i mercantili che la Russia utilizza per aggirare le sanzioni internazionali – portando il totale a oltre 400 navi. La Commissione ha inoltre proposto un divieto all’importazione di prodotti raffinati derivati dal greggio russo. «In questo modo vogliamo impedire che il petrolio russo arrivi sul mercato europeo attraverso vie indirette», ha spiegato la von der Leyen. Le nazioni dell’Unione Europea inizieranno a discutere la proposta in settimana.