Iran: cosa prevedono le sanzioni “snapback”

di Agenzia Nova
28 Settembre 2025 14:23 Aggiornato: 28 Settembre 2025 14:23

La reintroduzione automatica delle sanzioni Onu contro l’Iran – il cosiddetto meccanismo «snapback» che riattiva misure sospese – ripristina un regime di restrizioni tra i più severi mai imposti a livello internazionale. In primo luogo, torna in vigore un embargo totale sulle armi, che vieta a Teheran di acquistare o ricevere forniture di armamenti convenzionali. Allo stesso modo, qualsiasi trasferimento di materiali, parti o tecnologie connesse ai programmi nucleari e missilistici balistici viene proibito, insieme al congelamento dei beni statali, societari e personali legati a queste attività. Sul piano individuale, i soggetti coinvolti nei programmi sensibili si vedono colpiti anche da un divieto di viaggio verso tutti i Paesi membri delle Nazioni Unite.

Le restrizioni si estendono poi al settore finanziario: l’Iran viene nuovamente limitato nell’accesso ai circuiti globali di pagamento, incluso il sistema Swift, ostacolando le transazioni di istituzioni o persone sospettate di sostenere lo sviluppo nucleare e missilistico. Il pacchetto prevede inoltre il divieto di assicurare le navi mercantili iraniane, comprese le petroliere, con la possibilità per gli Stati membri di fermare, ispezionare e trattenere le imbarcazioni sospette, confiscando eventuali carichi proibiti. In sostanza, un insieme di misure che, oltre a colpire i settori strategici militare e tecnologico, punta a isolare economicamente l’Iran e a ridurne drasticamente le capacità di commercio internazionale.


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