Le misteriose esplosioni nelle petroliere nel Mediterraneo

di Redazione ETI/Epoch Israele
9 Luglio 2025 16:50 Aggiornato: 9 Luglio 2025 16:51

L’esplosione avvenuta la scorsa settimana sulla petroliera greca Vilmora sarebbe stata «causata da un ordigno esplosivo», stando alle dichiarazioni dello spedizioniere greco Tms Tankers in un comunicato riportato da Reuters. La nave, battente bandiera delle Isole Marshall, aveva lasciato il porto libico di Zawiya il 27 giugno, diretta a Gibilterra con un carico di circa un milione di barili di petrolio, quando un’esplosione nella sala macchine ha provocato la rottura dello scafo. «Le prime indagini indicano chiaramente una fonte esterna: un ordigno non identificato», ha precisato la compagnia.

In seguito all’incidente, la Vilmora ha perso la capacità di manovra ed è stata rimorchiata verso la Grecia. Fortunatamente, non si registrano feriti né danni ambientali. Questo è il quinto episodio simile negli ultimi mesi, e tutti riguardanti petroliere che avevano precedentemente attraccato nei porti russi. Secondo Lloyd’s List, autorevole rivista del settore marittimo, le cause di queste esplosioni restano ignote, nonostante i sospetti di funzionari e governi. Si ipotizza che dei non meglio identificati “Stati” possano essere i responsabili di questi attacchi, realizzati presumibilmente usando delle mine marine mentre le navi erano in porto. La Vilmora aveva fatto scalo ad aprile nel porto russo di Ust-Luga, per caricare petrolio kazako e a maggio in un terminal vicino a Novorossiysk, sempre per caricare greggio kazako, come riportato da Lloyd’s List.

Una frequenza di attracchi russi caratterizza anche gli altri quattro incidenti, tre dei quali avvenuti nel Mediterraneo. Anche in mancanza di prove definitive, diverse società di sicurezza private e fonti del settore marittimo collegano gli attacchi alla guerra in Ucraina. E un articolo della Testata ucraina Defense Express ha definito la Vilmora parte della “flotta ombra” russa, termine usato per indicare navi impiegate per eludere le sanzioni internazionali che colpiscono le esportazioni di petrolio russo.


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