Saranno realizzati i desideri di Sara, la bambina malata di tumore

Tgcom24 annuncia che sono stati raccolti sufficienti fondi per realizzare tutti i desideri di Sara Cantagalli, una bambina di 5 anni di Faenza (Ravenna) a cui è stato diagnosticato un neuroblastoma al quarto stadio, ma di recente Sara ha interrotto la chemioterapia poiché il tumore ha iniziato a resistere alla cura.

Tuttavia la piccola ha dei desideri come molti bambini della sua età. La lista dei suoi desideri vanno dall’essere una principessa in un castello per un giorno, a sciare, coltivare fiori in un vivaio, fino a visitare luoghi magici come Disneyland e Gardaland.

I fondi raccolti permetteranno alla piccola di realizzare questi sogni elencati in una lista creata con un volontario della pagina «Il Babbo Natale dei Bambi», dove vengono pubblicati gli aggiornamenti sulla sua situazione.

«Babbo» ha affermato: «Adesso dobbiamo pensare a far divertire la nostra e vostra principessa Sara, perché lei merita di essere felice, e io non la lascio per nessun motivo al mondo e finché lei vorrà io gli starò vicino, qualsiasi cosa succeda e a qualsiasi costo. Le comunicherò che grazie a tanti elfi buoni lei esaudirà tutti i suoi desideri, e a proposito di questo, vi comunico che quando Sara andrà a Disneyland rimarrà qualche giorno in più perché delle persone speciali le faranno fare il giro di Parigi e dei posti più conosciuti. Vi Ricordo Che Per Volere Della Mamma E Del Papà Di Sara, nel caso il denaro raccolto non dovesse più servire (speriamo il più tardi possibile) sarà donato ad altri bimbi e famiglie in difficoltà rendicontando l’importo rimasto e a chi sarà donato».

Cosa è il neuroblastoma?

Dal sito neuroblastoma.org si legge che il neuroblastoma è un tumore infantile diffuso che nasce dai neuroblasti, cellule del sistema nervoso simpatico che controllano funzioni involontarie come la respirazione e digestione. Colpisce bambini da 0 a 10 anni e risulta essere la prima causa di morte e la terza neoplasia più frequente dopo le leucemie e i tumori cerebrali pediatrici in Italia, colpendo circa 130 bambini ogni anno.

Cure

I protocolli di cura personalizzati per i bambini mirano a minimizzare il rischio di ricaduta della malattia. Prevedono trattamenti come chirurgia, radioterapia e chemioterapia, combinati con le informazioni genetiche del tumore e nuovi farmaci sviluppati grazie alla ricerca. Questo approccio permette di evitare trattamenti inutili in caso di tumori poco aggressivi e di trattare in modo più intensivo i pazienti ad alto rischio. In particolare, si utilizzano alte dosi di farmaci, trapianto autologo di cellule staminali emopoietiche, chirurgia, radioterapia e terapia differenziativa con acido cis-retinoico combinata a immunoterapia. Questo ultimo approccio sembra ridurre significativamente la ricomparsa della malattia dopo la sospensione della terapia e aumentare le possibilità di sopravvivenza a lungo termine.

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