Tregua Israele–Iran

di Redazione ETI/Reuters
24 Giugno 2025 6:55 Aggiornato: 4 Luglio 2025 14:27

Il presidente americano Donald Trump lunedì ha annunciato un cessate il fuoco totale tra Israele e Iran, ma non è giunta alcuna conferma ufficiale da parte di Israele. Trump ha commentato su Truth: «Se tutto procederà come previsto, e così sarà, voglio congratularmi con entrambi i Paesi, Israele e Iran, per la resistenza, il coraggio e l’intelligenza dimostrati nel porre fine a quella che potremmo definire “la guerra dei 12 giorni”».
Intanto le forze armate israeliane riferiscono che, nella notte tra lunedì e martedì, due salve di missili sono state lanciate dall’Iran verso il territorio israeliano. Testimoni hanno segnalato esplosioni vicino a Tel Aviv e Beersheba, dove, secondo i giornali israeliani, un edificio è stato colpito, causando la morte di tre persone.
Nonostante un iniziale accenno di adesione al cessate il fuoco da parte di un funzionario iraniano, il ministro degli Esteri iraniano Abbas Araqchi ha successivamente chiarito che le ostilità non cesseranno finché Israele non interromperà i suoi attacchi. In una dichiarazione rilasciata martedì, Araqchi ha specificato che, se Israele interromperà «l’aggressione illegale» contro l’Iran, non proseguirà con le azioni militari. Da quel momento, non si sono registrati attacchi israeliani contro l’Iran.

Secondo un alto funzionario della Casa Bianca, Trump ha negoziato l’accordo con il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu, che avrebbe accettato a condizione che l’Iran non lanci ulteriori attacchi. Il presidente americano ha lasciato intendere che i due Paesi avrebbero avuto a disposizione un breve periodo per completare le operazioni in corso, dopo il quale il cessate il fuoco sarebbe stato attuato progressivamente.

Nonostante l’annuncio, la situazione nella regione rimane tesa. L’esercito israeliano ha emesso due avvisi di evacuazione in meno di due ore, lunedì sera e martedì mattina, per gli abitanti di alcune zone di Teheran. La radio militare israeliana ha anche segnalato allarmi nella zona meridionale delle Alture del Golan, in previsione di possibili incursioni aeree nemiche.

Lunedì, Trump aveva già espresso l’intenzione di incoraggiare Israele a perseguire un percorso di pace, minimizzando l’attacco iraniano contro una base aerea statunitense, che non ha causato vittime. «L’Iran ha lanciato 14 missili contro la nostra base aerea, una risposta molto debole, come ci aspettavamo, e che abbiamo contrastato efficacemente», ha poi commentato il presidente americano. L’Iran ha infatti gestito l’attacco in modo da non farlo evolvere in una crisi più ampia, cercando di mantenere un equilibrio tra la comprensibile necessità di “salvare la faccia” e l’obiettivo di evitare un’escalation che non potrebbe mai sostenere. L’attacco iraniano è giunto dopo che i bombardieri statunitensi hanno sganciato bombe bunker-buster su strutture nucleari sotterranee iraniane. L’amministrazione Trump ha ribadito che l’obiettivo degli attacchi era limitato a distruggere il programma nucleare iraniano, e che gli Stati Uniti non hanno l’intenzione né di iniziare una guerra contro l’Iran e nemmeno di far cadere il regime dell’ayatollah Ali Khamenei.

 


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