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Tajani: noi e FdI in crescita ora sistema proporzionale

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Foto: @Antonio_Tajani via X

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Tempo di lettura: 3 Min.

«Forza Italia è sempre più un partito essenziale della coalizione», con una «crescita costante, in termini percentuali ma anche di voti reali» e la capacità di prendere «voti al centro». Lo ha dichiarato il vicepremier e ministro degli Esteri, Antonio Tajani, in un’intervista al “Corriere della Sera”, commentando il risultato delle elezioni regionali. Tajani si è detto “soddisfatto” della tornata elettorale che «ci ha visto conquistare, noi di FI, una Regione in più di quelle in cui governavamo (la Valle d’Aosta) e in generale confermare i nostri governi». «Rispetto solo a 10 anni fa, governiamo in molte più regioni di quante ne amministrava e amministra la sinistra», ha aggiunto. «In Puglia era oggettivamente impossibile vincere, c’era una base di governo lunghissima di (Michele) Emiliano e un candidato molto forte come (Antonio) Decaro. Anche in Campania il peso di (Vincenzo) De Luca ha fatto la differenza, noi ci siamo battuti come potevamo», ha spiegato il leader di Forza Italia. «Noi siamo orgogliosi del nostro risultato, siamo cresciuti in tutte queste Regionali, sia per numero di voti sia in seggi», ha aggiunto, sottolineando che «in Valle d’Aosta abbiamo ottenuto il 10,1 per cento entrando per la prima volta al governo della regione. Nelle Marche, crescita del 2,796, in Toscana +1,9. In Calabria, assieme alla lista Occhiuto, siamo al 31,4 per cento. Siamo cresciuti anche in Puglia e in Veneto, e in Campania abbiamo più che raddoppiato la percentuale del consenso».«Soprattutto, ci dicono gli studi reali e numerici, sia noi che FdI siamo cresciuti in voti reali, cioè numero di elettori, altri sono calati», ha aggiunto Tajani. «Certo non conta solo la singola regione, dove la Lega alle scorse elezioni sommava i voti propri con quelli di Zaia, ed erano molti più di ora. Conta il trend che per noi è più che soddisfacente. Siamo ormai stabilmente davanti al M5S come partito nazionale». Quanto alle prossime candidature per amministrative e regionali, Tajani ha affermato: «Per le Regioni vedremo, per Milano noi continuiamo a dire che servirà un candidato civico». Su Maurizio Lupi: «Non credo che ci sia una sua candidatura avanzata da qualcuno, ma, con la massima stima che ho per lui, ritengo serva appunto un candidato che aggreghi quella società civile e quei partiti, come Azione, che altrimenti potremmo faticare a coinvolgere». Infine, sulla legge elettorale: «È una necessità, perché l’attuale può produrre distorsioni e instabilità. Noi pensiamo a un proporzionale con premio di maggioranza. Permette la governabilità e anche l’espressione e la rappresentazione di tutte le forze, con le loro specificità».

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