Spari ai diplomatici in Cisgiordania, Israele sospetta una provocazione

di redazion eti/Chandra Philip
27 Maggio 2025 11:37 Aggiornato: 27 Maggio 2025 19:37

Il 21 maggio, un gruppo di diplomatici internazionali, tra cui quattro canadesi, è stato coinvolto in un episodio critico a Jenin, in Cisgiordania. Durante una visita guidata, le Forze di difesa israeliane hanno sparato colpi di avvertimento nelle vicinanze della delegazione. Secondo quanto riportato dalla ministra degli Esteri canadese, Anita Anand, nessuno è rimasto ferito.

Le autorità israeliane sostengono che il gruppo abbia deviato dal percorso concordato, entrando in una zona vietata. L’ambasciatore di Israele in Canada, Iddo Moed, ha suggerito che l’episodio potrebbe non essere stato casuale. In un’intervista alla Cbc, ha dichiarato: «C’era una barriera, una barriera molto chiara. Qual era l’idea di dirigersi verso quella barriera, se non per cercare di provocare qualcosa?». Pur sollevando l’ipotesi di una provocazione, ha affermato di non voler «speculare» ulteriormente.

L’ambasciatore Moed ha precisato che la delegazione era accompagnata da rappresentanti dell’Autorità palestinese, come previsto dagli accordi con le autorità israeliane, ma che si sarebbe allontanata dal tragitto pattuito, imboccando un’altra strada anziché svoltare a destra come stabilito.

A seguito dell’incidente, la ministra Anand ha convocato l’ambasciatore israeliano per ottenere chiarimenti. Moed ha riferito che Israele ha avviato un’indagine e che i funzionari canadesi verranno costantemente aggiornati. «Israele ha reso pubblico ciò che stiamo facendo. Continuiamo a fornire informazioni sull’indagine man mano che procede. A mio avviso, non c’era bisogno di un atto formale, ma questa è una scelta del governo canadese» ha dichiarato. Ha inoltre confermato la volontà di mantenere aperti i canali di comunicazione con Ottawa, evitando però di divulgare i contenuti degli incontri a porte chiuse.

Il primo ministro canadese, Mark Carney, ha definito l’accaduto «del tutto inaccettabile», sottolineando che spetta al governo israeliano fornire spiegazioni. Anche i ministri degli Esteri di Francia e Italia hanno convocato gli ambasciatori israeliani in seguito all’incidente.

Un video girato sul posto mostra alcuni membri della delegazione parlare con i giornalisti nei pressi di un grande cancello giallo. In sottofondo si sentono colpi d’arma da fuoco mentre il gruppo si allontana e svolta dietro un angolo. Le Forze di difesa israeliane hanno espresso rammarico per l’inconveniente causato.

L’episodio è avvenuto pochi giorni dopo la firma di una lettera congiunta da parte di Canada, Regno Unito e Francia, nella quale venivano annunciate sanzioni mirate contro Israele per le operazioni militari condotte nella Striscia di Gaza. Nella stessa comunicazione, i tre Paesi hanno chiesto il rilascio immediato degli ostaggi catturati da Hamas durante l’attacco del 7 ottobre 2023.

In risposta, il primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, ha definito la lettera «un enorme premio» per Hamas, affermando che potrebbe incentivare «ulteriori atrocità». L’organizzazione palestinese — considerata terroristica dal governo canadese — ha accolto l’iniziativa come un passo significativo nella giusta direzione.

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