Il “Concorso Internazionale di Pittura Figurativa” organizzato da New Tang Dynasty Tv prende il via con sommessa solennità. Guidato dagli ideali di “Purezza, Compassione e Bellezza”, invita a uscire dalla frammentazione dell’epoca digitale, riaccendendo la sensibilità estetica attraverso il linguaggio immortale del realismo classico.
Fin dal Rinascimento, la pittura a olio realista ha rappresentato uno degli apici dell’arte occidentale, celebrata per il suo umanesimo profondo e la sua ineguagliabile fedeltà al vero. È lì che lo sguardo incontra lo spirito, dove la verità si rivela in strati traslucidi di pigmento. Davanti a tali opere, si viene invitati a un dialogo sincero con il mondo, riscoprendo quella serenità e onestà che spesso sfuggono nel frastuono dei nostri giorni. Nel vortice della modernità, la chiarezza interiore si offusca facilmente. Il potere dell’arte realista non risiede solo nella precisione tecnica, ma nella sua capacità di risvegliare un desiderio intimo per l’innocenza e la purezza. Essa richiede coraggio, per affrontare la verità senza esitazioni, e forza per ritornare all’essenza più profonda dell’anima.
Questo concorso è come un santuario spirituale scolpito nel silenzio del mondo. Qui, l’arte ritorna alla sua radice di verità e autenticità. Gli artisti dipingono con attenzione assoluta, con il pensiero ampio come l’oceano, con pigmenti e linee che scorrono come versi nella corrente del tempo. Ogni quadro diventa uno specchio, non solo del soggetto ritratto, ma anche delle profondità interiori del creatore e dell’osservatore.
Ma oggi, sotto la pressione della mercificazione sfrenata, l’arte è sempre più spesso piegata al volere del mercato. Gli occhi sono assaliti da opere sgargianti, sensazionali, o volutamente eccentriche, mentre lo spirito della bellezza e la profondità dell’animo svaniscono sotto una patina superficiale. Molte creazioni, nel tentativo di compiacere, si allontanano dalla vocazione originaria dell’arte: coltivare il carattere ed elevare lo spirito. E non meno preoccupante è la discontinuità nella formazione classica. Quelle discipline rigorose e quel lavoro spirituale tramandati nei secoli si sono ormai affievoliti, come la luna velata dalle nuvole. Le tecniche raffinate dei maestri europei sono oggi quasi leggenda, raramente comprese o praticate in profondità. I giovani artisti, travolti da un mondo di gratificazioni istantanee e attenzione frammentata, faticano a dedicarsi con disciplina o ad afferrare il significato più elevato della loro vocazione. Le fondamenta dell’arte diventano così sempre più instabili.
In tale contesto, il Concorso internazionale di Pittura Figurativa di New Tang Dynasty emerge come un ritorno alla tradizione e una speranza per l’avvenire. Solo restando fedeli ai valori di verità, compassione e bellezza, l’arte potrà continuare a irradiare vitalità nel corso del tempo e guidare l’evoluzione della civiltà. Perché l’arte, al pari della letteratura, ha sempre avuto una funzione educativa. Essa non solo suscita emozione ma affina l’anima, e non invita solo alla contemplazione ma all’introspezione.
I grandi pittori dell’antichità coltivavano non solo l’abilità, ma anche e soprattutto la virtù. Una mente pura genera visione profonda; un comportamento retto si riflette in un’immagine luminosa. Nel processo artistico, ogni tratto diventa estensione dell’essere. Per questo, il concorso non esige solo eccellenza tecnica, ma anche una disciplina interiore, una rettitudine morale e spirituale. Per vedere davvero il mondo, l’artista deve prima purificare il pensiero. Solo con la limpidezza dell’animo si può infondere alla forma un’autentica vitalità—creando non solo una somiglianza, ma una risonanza vivente.
Questo concorso riafferma quindi le fondamenta etiche dell’arte: radicata nella verità, guidata dalla virtù, rivolta alla bellezza. L’artista impugna il pennello come se lavorasse il cuore, dipinge non per compiacere ma per innalzare. L’opera diventa un atto di fede, un recipiente di valori eterni.
La grande arte non nasce dal vuoto. Essa affonda le radici in un terreno fertile di cultura e storia. Da Jan van Eyck con le sue tecniche rivoluzionarie e precisione magistrale, a Raffaello con le sue forme armoniose e composizioni serene, fino a Tiziano con il suo uso espressivo del colore e la forza emotiva—la pittura figurativa si è evoluta grazie a generazioni di ingegno e maestria. I loro capolavori hanno formato i pilastri della tradizione realista, trasmettendo non solo bellezza formale, ma ideali profondi di civiltà. Questa eredità ricca è al contempo fondamento e ispirazione per gli artisti di oggi. E il concorso invita a ritornare alla tecnica e alla filosofia classica—un omaggio ai maestri, un’umile ricerca dell’eccellenza. Imparando dalla tradizione con cuore reverente, gli artisti di oggi possono attingere forza non solo dal metodo, ma anche dal significato.
In un’epoca di clamore e velocità, il Concorso internazionale di Pittura Figurativa di New Tang Dynasty si erge quindi come un faro, e un guardiano della fede artistica e della dignità umana. Gli artisti si avvicinano alla tela con reverenza, infondendo la loro opera di devozione verso il cielo e l’umanità. In tali dipinti, non troviamo solo abilità ma anche sacralità. Dove virtù e maestria si incontrano, e forma e spirito si fondono, la bellezza trascende lo stile per diventare eco profonda dell’anima. Il Concorso Internazionale di Pittura Figurativa di New Tang Dynasty non è soltanto una vetrina d’eccellenza ma un santuario per la rinascita dell’arte ispirata al divino, una roccaforte della luce della civiltà. In questa celebrazione del realismo, possiamo ritrovare lo stupore perduto, ravvivare la fiamma interiore e scrivere un nuovo capitolo nell’eterno racconto della cultura umana.
Dettagli del Concorso
7ª edizione – 2025 Concorso Internazionale di Pittura Figurativa di New Tang Dynasty
Sito ufficiale: oilpainting.NTDTV.com
Scadenza iscrizioni: 31 luglio 2025
Registrazione: Reg.NTD.com