Putin d’accordo con Trump: Israele e Iran devono trovare un accordo

di redazione eti/T.J. Muscaro
15 Giugno 2025 6:14 Aggiornato: 4 Luglio 2025 14:27

Trump ha affrontato il conflitto in corso tra Iran e Israele con Putin in una conversazione telefonica: «Il presidente Putin mi ha chiamato stamattina per farmi gli auguri di buon compleanno, ma soprattutto per parlare dell’Iran, un Paese che conosce molto bene», ha scritto Trump su Truth. «Abbiamo parlato a lungo. Molto meno tempo è stato dedicato alla questione Russia-Ucraina, che affronteremo la prossima settimana».

Trump ha precisato che la conversazione con Putin, durata circa un’ora, si è concentrata sulla necessità di porre fine alla guerra tra Israele e Iran, un punto condiviso da entrambi. Ha aggiunto inoltre che anche il conflitto con Kiev deve concludersi: «Stanno procedendo con gli scambi di prigionieri da entrambe le parti». Secondo l’agenzia di stampa statale russa, Putin ha dichiarato a Trump che la Russia sarà pronta a riprendere i negoziati con l’Ucraina dopo il 22 giugno.

Il Cremlino ha confermato che la conversazione tra Putin e Trump è durata 50 minuti e che il presidente russo ha ribadito la sua condanna dell’attacco preventivo di Israele contro l’Iran: «Vladimir Putin ha condannato l’operazione militare di Israele contro l’Iran ed espresso seria preoccupazione per una possibile escalation del conflitto, che avrebbe conseguenze imprevedibili per l’intero Medio Oriente», ha dichiarato ai giornalisti Yuri Ushakov, consigliere del Cremlino, aggiungendo che Trump ha descritto la situazione come «molto allarmante».

Ushakov ha anche riferito che i due leader non hanno escluso la ripresa dei negoziati sul programma nucleare iraniano. Gli Stati Uniti avrebbero dovuto avviare dei colloqui con l’Iran in Oman il 15 giugno, ma l’incontro è stato annullato. «Il presidente russo ha ricordato che, prima dell’attuale escalation, la nostra parte aveva proposto di trovare accordi tra i rappresentanti americani e iraniani sul programma nucleare iraniano», ha spiegato Ushakov. «L’approccio di principio della Russia e il suo interesse per una soluzione restano invariati, e, come ha osservato Vladimir Putin, continueremo ad agire su questa base».

 

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