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Pro Vita & Famiglia: Giorgia Meloni sull’educazione sessuale nelle scuole

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Tempo di lettura: 2 Min.

Pro Vita & Famiglia, associazione per difendere la vita umana dal concepimento alla morte naturale, promuovere la famiglia fondata sul matrimonio tra uomo e donna e tutelare la libertà educativa dei genitori, ha scritto su X: «se per educazione sessuale intendiamo il funzionamento del corpo umano, la biologia dell’uomo e della donna, l’informazione sulle malattie sessualmente trasmissibili, è già prevista nei programmi scolastici. Se invece intendiamo altro, come la diffusione delle teorie gender o altre iniziative che non hanno nulla a che fare con l’educazione ma solo con l’ideologia, la nuova legge sul consenso informato prevede che i genitori siano messi al corrente di ciò che viene insegnato ai figli. Queste le parole del premier Giorgia Meloni sull’introduzione dell’educazione sessuale nelle scuole, e sul ddl Valditara in discussione alla Camera, afferma: ogni genitore ha il diritto di sapere e di essere consapevole di ciò che viene trasmesso ai propri figli […] Esprimere il consenso informato non limita in alcun modo il ruolo della scuola e non intacca la libertà di insegnamento, anzi. È l’esatto contrario. Noi di Pro Vita & Famiglia, insieme a migliaia di famiglie italiane, condividiamo e sosteniamo con convinzione le posizioni del presidente Meloni che riteniamo particolarmente coraggiose in questo momento politico. Siamo orgogliosi di aver portato la voce di migliaia e migliaia di genitori che vogliono sia rispettata la loro libertà e priorità educativa. Con la campagna “mio figlio no, scuole libere dal gender” abbiamo raccolto, infatti, più di 50 mila firme, fatto convegni, iniziative, affissioni pubbliche e segnalato centinaia di casi gender nelle scuole. Auspichiamo che il disegno di legge Valditara sul consenso informato possa essere approvato in tempi strettissimi così da restituire ai genitori, il diritto di dire, di fronte a progetti ideologici: mio figlio no».

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