Omega-3 e probiotici contro la depressione

di Redazione ETI/Amy Denney
6 Settembre 2025 20:44 Aggiornato: 6 Settembre 2025 20:44

La depressione, tra le patologie mentali più diffuse, affligge circa 280 milioni di adulti nel mondo. Una recente analisi scientifica ha rivelato che cinque supplementi da banco, disponibili senza prescrizione, mostrano una validità terapeutica paragonabile agli antidepressivi tradizionali, proponendo un’alternativa naturale per affrontare questa condizione psicologica. Questa scoperta apre nuove strade per il trattamento, valorizzando soluzioni sicure e accessibili.

Recentemente, una revisione pubblicata su Frontiers in Pharmacology ha esaminato oltre 25 mila studi, concentrandosi su 209 esperimenti clinici condotti su adulti tra i 18 e i 60 anni, che hanno assunto un prodotto per almeno una settimana per contrastare la depressione. L’obiettivo era separare le evidenze scientifiche dalle affermazioni spesso amplificate sui social media, dove un singolo studio può essere sovrastimato senza valutarne l’attendibilità. Gli studiosi hanno individuato cinque supplementi con solide prove di efficacia: omega-3, iperico, probiotici, zafferano e vitamina D, capaci di attenuare significativamente i sintomi depressivi.

In particolare, l’iperico, il preparato erboristico più studiato, ha dimostrato un’efficacia paragonabile o superiore agli antidepressivi in numerosi esperimenti clinici, ma può interferire con contraccettivi orali, terapie oncologiche e altri farmaci, rischiando un pericoloso accumulo di serotonina se combinato con antidepressivi. Lo zafferano, testato in 18 studi, ha superato placebo e farmaci, anche in pazienti con diabete di tipo 2 o patologie cardiovascolari. I probiotici, analizzati in 16 ricerche, hanno evidenziato benefici, specialmente come coadiuvanti di terapie antidepressive, mentre la vitamina D, valutata in 14 studi, ha mostrato esiti positivi in combinazione con farmaci o terapia cognitivo-comportamentale. Gli omega-3, esaminati in 39 esperimenti, hanno confermato la loro capacità curativa, soprattutto in soggetti con depressione diagnosticata o in gravidanza.

Questi prodotti agiscono modulando neurotrasmettitori o l’asse ipotalamo-ipofisi-surrene — responsabile della produzione ormonale — oppure attraverso proprietà antinfiammatorie, antiossidanti o neuroprotettive. I probiotici, per esempio, favoriscono un microbiota intestinale sano, rafforzando il legame tra salute intestinale e funzione cerebrale. Inoltre, l’analisi ha identificato 18 prodotti con evidenze emergenti, tra cui acido folico, lavanda, zinco, triptofano, rodiola e melissa, mentre arancio amaro, lavanda persiana e tisana di camomilla hanno mostrato risultati positivi in studi limitati. Al contrario, melatonina, magnesio e curcumina hanno dato esiti incerti, e 41 prodotti, testati in un solo studio, mancano di conferme definitive.

L’analisi rileva effetti collaterali minimi, sia per i supplementi usati da soli sia in combinazione con antidepressivi, ma raccomanda la consulenza medica prima dell’assunzione, soprattutto per sintomi depressivi gravi. La difficoltà di quantificare le tisane, comuni nei rimedi erboristici, e la scarsità di studi comparativi con placebo rappresentano una lacuna, così come l’assenza di ricerche sull’efficacia dei supplementi abbinati alla terapia, trattamento primario per la depressione.

Per affrontare la depressione, un approccio olistico è fondamentale, integrando alimentazione, stile di vita e supporto emotivo, fisico e spirituale. Gli autori dello studio suggeriscono di orientare le ricerche future verso prodotti meno studiati, per ampliare le opzioni terapeutiche. Nel frattempo, omega-3, iperico, probiotici, zafferano e vitamina D rappresentano un’opportunità promettente per chi cerca soluzioni naturali, purché adottate con cautela e sotto supervisione medica.

Le informazioni e le opinioni contenute in questo articolo non costituiscono parere medico. Si consiglia di confrontarsi sul tema col proprio medico curante e/o con specialisti qualificati.


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