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Nuovi raid aerei israeliani contro gli Houthi

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Il porto di Hodeidah nel distretto di Bajil, governatorato di Hodeidah, Yemen, il 5 maggio 2025

Photo: Al-Masirah TV/Handout via Reuters

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Tempo di lettura: 5 Min.

L’esercito israeliano ha annunciato che nella notte di lunedì ha condotto attacchi aerei contro obiettivi Houthi in Yemen, colpendo i porti di Hodeidah, Ras Isa e Salif, oltre alla centrale elettrica di Ras Qantib.
Si tratta della prima operazione militare di Israele nel paese da quasi un mese. In un comunicato diffuso su X, il colonnello Avichay Adraee, portavoce in lingua araba delle forze armate israeliane, ha spiegato che decine di aerei hanno preso parte ai raid, mirati ai porti utilizzati dai «terroristi Houthi per trasferire equipaggiamenti militari forniti dal regime iraniano, impiegati per gli attacchi terroristici contro lo Stato di Israele e i suoi alleati».
«Il regime terroristico Houthi sfrutta il dominio marittimo per proiettare la propria forza e compiere attacchi terroristici contro navi cargo e commerciali nelle rotte di navigazione internazionali» ha poi aggiunto il portavoce israeliano, e «i siti colpiti dimostrano come gli Houthi utilizzino infrastrutture civili a scopi terroristici».
Poche ore dopo gli attacchi, l’esercito israeliano ha riferito che due missili sono stati lanciati dallo Yemen verso Israele. Sono stati effettuati tentativi di intercettazione, ma i risultati sono ancora in fase di valutazione, secondo quanto riportato dal quotidiano israeliano Ynet. Il servizio di ambulanze israeliano, citato da The Times of Israel, ha precisato di non aver ricevuto segnalazioni di impatti o vittime in seguito ai lanci. Tra gli obiettivi colpiti figura anche la nave Galaxy Leader, ormeggiata nel porto di Ras Isa e sequestrata dagli Houthi alla fine del 2023. «Gli Houthi avevano installato un sistema radar sulla nave per monitorare i movimenti delle imbarcazioni e facilitare attività terroristiche» ha dichiarato il tenente colonnello israeliano Nadav Shoshani in un comunicato del 6 luglio su X.
In risposta agli attacchi israeliani, un portavoce Houthi ha dichiarato che le difese aeree Houthi hanno affrontato l’offensiva con «diversi missili terra-aria di produzione locale». Secondo l’agenzia di stampa Saba, controllata dagli Houthi, questi ultimi hanno inoltre annunciato una serie di attacchi contro Israele, contro l’aeroporto di Lod e i porti di Ashdod ed Eilat. Ma non sono stati segnalati feriti o danni nell’immediato.
La televisione Al-Masirah, anch’essa gestita dagli Houthi, ha riferito che Israele ha condotto una serie di raid su Hodeidah poco dopo che l’esercito israeliano aveva diramato un avviso di evacuazione per i residenti delle aree vicine ai tre porti yemeniti. Gli attacchi sono avvenuti poche ore dopo un’aggressione, domenica, a una nave al largo della costa di Hodeidah. L’equipaggio della Magic Seas, una nave battente bandiera liberiana, ha abbandonato l’imbarcazione dopo che questa aveva iniziato a imbarcare acqua. Si tratta del primo episodio di questo tipo segnalato nella strategica rotta marittima dal metà aprile. Nessuno ha rivendicato immediatamente la responsabilità, ma la società di sicurezza Ambrey ha indicato che la nave corrisponde al profilo tipico dei bersagli Houthi.
Gli Houthi, che controllano gran parte dello Yemen, hanno intensificato gli attacchi contro Israele e le navi nel Mar Rosso dall’inizio del conflitto tra Israele e Hamas a Gaza nel 2023, dichiarando di agire in solidarietà con i palestinesi. L’organizzazione, che si autodefinisce parte del cosiddetto “Asse della Resistenza” guidato dall’Iran, ha dimostrato di essere in grado di condurre attacchi regolari contro Israele.
Conosciuti anche come Ansar Allah, gli Houthi sono un movimento sciita zaidita che nel 2014 ha destituito con un colpo di Stato il governo yemenita riconosciuto internazionalmente, assumendo il controllo della capitale Sanaa. Attualmente dominano un’area che comprende circa l’80% dei 32 milioni di abitanti dello Yemen.
Nel marzo scorso, il ministero degli Esteri statunitense ha reinserito gli Houthi nella lista delle organizzazioni terroristiche straniere, dopo che l’amministrazione Biden li aveva esclusi dalla lista nel 2021. Un ordine esecutivo di Donald Trump del 22 gennaio sottolinea come gli Houthi rappresentino una minaccia per «la sicurezza dei civili e del personale americano in Medio Oriente» e la stabilità degli alleati americani in Medio Oriente, oltre che per «la stabilità del commercio marittimo mondiale».
 

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