Un wormhole vicino a noi e altri 2 stupefacenti buchi nello spazio

L’universo è pieno di misteri che sfidano le nostre conoscenze. Nella sezione ‘Ai confini della realtà: Viaggio nei misteri della Scienza’ Epoch Times raccoglie storie che riguardano questi strani fenomeni per stimolare l’immaginazione e aprire possibilità ignote. Se siano vere o no, sei tu a deciderlo.

C’è una possibilità concreta che esista un cunicolo spazio-temporale (wormhole) al centro della Via Lattea – una galleria gravitazionale abbastanza grande e stabile perché una navicella spaziale vi possa entrare. «In teoria la Via Lattea potrebbe essere un ‘sistema galattico di trasporto’», secondo uno studio della Scuola internazionale superiore di studi avanzati (Sissa) di Trieste.

In precedenza gli scienziati pensavano che i wormhole avessero solo la dimensione di uno spillo, ma i risultati ottenuti dimostrano la possibilità di un grande cunicolo spazio?temporale — come quello nel recente film Interstellar. I wormhole di questo tipo potrebbero esistere non solo al centro della nostra galassia, ma anche in altre galassie con condizioni simili. Nessuna scorciatoia galattica è stato ancora individuata, ma teoricamente ce ne potrebbero essere.

«Se mettiamo insieme la mappa della materia oscura nella Via Lattea con il modello più attuale del Big Bang che spiega l’universo e ipotizziamo l’esistenza dei cunicoli spazio-temporali, allora quello che otteniamo è che nella nostra galassia potrebbe davvero esserci uno di questi cunicoli, e che potrebbe addirittura essere grande come la galassia stessa. E non finisce qui», spiega Paolo Salucci, astrofisico della Sissa.

«In questo cunicolo si potrebbe ancheviaggiarci dentro, perché, in base ai nostri calcoli, sarebbe navigabile», ha aggiunto il professore Salucci, che ha collaborato con il fisico Farook Rahamanv dell’Università Jadavpur in India, nel lavoro pubblicato sulla rivistaAnnals of Physics.

La teoria proposta invita a una riflessione su ciò che la materia oscura possa esattamente essere. Gli scienziati hanno ipotizzato che la materia oscura — quella misteriosa sostanza che comprende una vasta porzione di universo — possa essere spiegata con l’esistenza di particelle note come neutralini, nonostante non siano ancora state scoperte. Salucci sostiene che dovrebbero essere prese in considerazione teorie alternative: «La materia oscura potrebbe essere ‘altro’, forse anche un grande sistema di trasporto galattico. In ogni caso è ora che cominciamo a chiederci davvero di che cosa si tratti».

Lo studio è stato pubblicato a novembre dell’anno scorso su Annals of Physics.

UN ENORME ‘BUCO’ NELLO SPAZIO POTREBBE COLLEGARE AD ALTRI UNIVERSI

Lasciamoci il nostro mondo alle spalle, viaggiamo dai 6 ai 10 miliardi di anni luce in direzione della costellazione Eridanus, ed ecco davanti a noi un muro cosmico gigantesco, pieno di nulla.

Un vuoto nello spazio — a un miliardo di anni luce — lascia perplessi gli scienziati fin da quando è stato scoperto nel 2007, a cui si è aggiunto un altro vuoto che copre 3,5 miliardi di anni luce, scoperto nel 2009. Questi vuoti non possono essere spiegati con l’attuale comprensione della struttura dell’universo e della sua evoluzione.

Si dice che i vuoti più piccoli si siano formati dalla forza gravitazionale dopo il Big Bang. Ma vuoti di queste dimensioni non avrebbe potuto formarsi nel tempo a seguito del Big Bang: avrebbero avuto bisogno di molto più tempo per formarsi.

Non contengono né galassie né ammassi, spiega un articolo apparso sul New Scientist, e la mappatura a infrasuoni ha dimostrato che il cosiddetto vuoto di Eridanus sia freddo, suggerendo che non vi sia materia oscura.

«La cosmologia standard non può spiegare un buco cosmico di tale grandezza», ha detto Laura Mersini, professoressa di fisica teorica e di cosmologia presso la University of North Carolina, a New Scientist. La sua teoria è che sia «l’impronta inconfondibile di un altro universo, oltre i confini del nostro».

Gli astronomi hanno varie ipotesi su queste masse di nulla, ma non sono state raggiunte conclusioni. Rimane un mistero. L’universo, per come lo conosciamo, si stima che abbia una dimensione di circa 93,5 miliardi di anni luce, quindi il vuoto che copre 3,5 miliardi di anni luce occuperebbe circa il 3 per cento dell’universo.

‘NESSUNO HA MAI VISTO UN BUCO COME QUESTO’

L’Agenzia spaziale europea (Epa) stava controllando una nube di gas nota come NGC 1999 tramite il telescopio Herschel nel 2010, quando ha fatto una scoperta inaspettata. Una macchia nera di cielo accanto al NGC 1999 era stata considerata una densa nube di polvere e gas, in grado di bloccare la luce. Invece si è trattato essere un buco diverso da quello che qualsiasi astronomo avesse mai visto prima.

«Gli occhi a infrarossi di Herschel sono progettati per vedere all’interno di tali nubi. O la nube era immensamente densa o qualcosa è andato storto», ha spiegato un comunicato stampa. Ulteriori indagini hanno rivelato tuttavia che la zona era veramente vuota e che «qualcosa ha creato un buco attraverso la nube», ha riportato l’Epa.

«Nessuno ha mai visto un buco del genere», il commento di Tom Megeath, dell’Università di Toledo, ripreso nel comunicato. Brevi getti di gas provenienti da alcune delle giovani stelle della regione o le radiazioni di una stella potrebbero aver perforato la polvere e i gas che formano la nube NGC 1999.

Rappresentazione artistica di un buco nero fornita da Shutterstock

Articolo in inglese: A Wormhole Close to Home and 2 Other Astonishing Space Holes

 
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