La Nasa sta progettando un drone che entro il 2020 dovrebbe servire per sorvolare Marte. Il primo modello si chiama Prandtl-m e verso la fine dell’anno affronterà la prima simulazione sulla Terra. Verrà rilasciato da una mongolfiera a circa a 30 chilometri di altitudine per simulare un volo sull’atmosfera marziana.
L’aereo farà parte della zavorra rilasciata dall’AeroShell che prenderà il volo per Marte. Secondo Al Bowers, scienziato capo dell’Armstrong Nasa, il Prandtl-m «dovrebbe avere un tempo di volo di circa 10 minuti. Il velivolo dovrebbe sorvolare per circa 600 metri la superficie di Marte e dovrebbe avere una portata di circa 30 chilometri».
Ma prima che ciò accadrà ci saranno almeno tre test sulla Terra. Per l’elaborazione e la costruzione del progetto i ricercatori della Nasa stanno collaborando con degli studenti universitari, con cui completeranno la prima fase della missione. Per quanto riguarda la navigazione del prototipo, sulla Terra non ci saranno problemi: verrà utilizzato il Gps. Ma per quanto riguarda il pianeta rosso, le cose sono diverse, dato che «ovviamente non c’è il GPS su Marte, per cui in seguito dovremo trovare qualcos’altro per la navigazione».
Il primo test di volo potrebbe anche includere una ricerca scientifica, che in futuro potrebbe essere applicata anche su Marte: potrebbe essere utilizzata una fotocamera che crei una mappatura, «oppure potrebbe essere un piccolo radiometro per altitudini elevate in modo da misurare la radiazione nelle alte altitudini dell’atmosfera terrestre. Eventualmente il velivolo potrebbe portarle entrambe allo stesso tempo», ha aggiunto Bowers.
Il secondo volo di ricerca è previsto per l’anno prossimo. Secondo le previsioni della Nasa a quel punto l’aereo-drone dovrebbe essere in grado di tornare al sito di lancio dopo un volo di circa cinque ore sulla superficie terrestre.
