Trump promette e mantiene: dazi definitivi contro la Cina

Dopo le parole, i fatti: gli Stati Uniti imporranno dazi del 25 per cento su beni importati dalla Cina, per un valore di 50 miliardi di dollari. I beni presi di mira saranno i prodotti «contenenti tecnologia significativa a livello industriale». La decisione è presa. Il governo Trump ha raccolto i feedback dei consumatori, e la lista finale dei beni sottoposti a dazi sarà pubblicata il 15 giugno.

«Da ora in avanti – ha dichiarato Donald Trump – ci aspettiamo relazioni commerciali giuste e reciprocamente eque».

Da tempo, il presidente Usa accusava la Cina di utilizzare pratiche commerciali scorrette per ottenere un vantaggio sugli Stati Uniti. Tra queste, i sussidi all’industria nazionale, le enormi barriere commerciali e i continui furti della proprietà intellettuale statunitense.

Nonostante i precedenti, l’annuncio di Trump è stato una sorpresa, considerando che di recente il segretario del Tesoro Usa, Steven Mnuchin, aveva dichiarato come i negoziatori americani fossero in trattativa con gli omologhi cinesi e che nel frattempo non sarebbero stati imposti dazi.

BATTAGLIA SU TUTTI I FRONTI COMMERCIALI

Inizialmente, la Casa Bianca aveva proposto dazi per 150 miliardi di dollari. La riduzione a 50 miliardi è stata tipica di una strategia da giocatore utilizzata spesso da Trump: chiedere molto più di quello che si possa ottenere realmente, e concludere in modo migliore di quello che sarebbe sembrato possibile all’inizio.

Gli Stati Uniti, nel frattempo, continueranno la loro guerra commerciale contro la Cina anche in seno all’Organizzazione mondiale del commercio: a marzo gli Usa hanno denunciato delle «richieste discriminatorie in campo tecnologico» da parte di Pechino.
A febbraio gli Usa avevano già vinto una disputa commerciale contro la Cina, sempre in seno all’Omc, che ha portato – riporta la Casa Bianca – alla fine dei «dazi antidumping e di compensazione scorretti» sulle esportazioni di pollame americano in Cina.

Inoltre gli Usa si preparano anche a implementare restrizioni sugli investimenti e controlli sulle esportazioni, per ridurre l’accesso dei cittadini cinesi e delle aziende cinesi alla tecnologia americana. La lista delle restrizioni verrà annunciata il 30 giugno.

Infine, gli Usa hanno anche imposto sanzioni di enormi proporzioni sul colosso tecnologico cinese Zte per motivi di sicurezza nazionale. L’impatto di queste sanzioni è stato così grande che il leader cinese Xi Jinping ha chiesto personalmente a Donald Trump di ‘avere pietà’. Richiesta accolta dall’inquilino della Casa Bianca, che ha annunciato di aver raggiunto un accordo che permetterà a Zte di non fallire.

 

Articolo in inglese: Trump Makes Surprise Announcement on China Tariffs

Traduzione di Vincenzo Cassano

 
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