Tragedia Airbus, nuove rivelazioni e nuove regole

Il giorno dello schianto Andreas Lubitz non avrebbe dovuto volare. Emergono tracce di depressione nel recente passato del copilota tedesco di 28 anni, considerato responsabile volontario della tragedia dell’Airbus Germanwings sulle Alpi francesi. L’incidente ha portato a rivedere le regole di sicurezza in cabina di pilotaggio per le compagnie europee.

I media tedeschi hanno dato grande enfasi alle scoperte degli inquirenti francesi, che nella mattinata di venerdì 27 marzo hanno reso noto come le perquisizioni nelle due abitazioni del giovane – dove viveva con i genitori e a Dusseldorf – abbiano portato al ritrovamento di vari referti medici: attesterebbero che Lubitz stava seguendo dei trattamenti, martedì sarebbe dovuto rimanere a terra.

Bild riporta come Lubitz avesse «tenuto nascosto al proprio datore di lavoro nell’ambito professionale la propria malattia». Secondo gli inquirenti sei anni fa avrebbe attraversato un periodo di «depressione pesante», e per questo nel 2009 era entrato in curo presso uno psichiatra per un trattamento «particolare e regolare», durato circa un anno e mezzo. Il quotidiano tedesco aggiunge che Lufthansa – che controlla la low cost Germanwings – era a conoscenza di tutte queste informazioni.

Germanwings smentisce con fermezza in un comunicato che il «copilota del volo 4U 9525 avesse ricevuto un certificato medico di malattia per il giorno dell’incidente avvenuto martedì. […] tale certificato non è stato consegnato alla compagnia».

Lo Spiegel riporta che al momento non è stata ritrovata nessuna lettera di addio che possa spiegare il movente del gesto. Sono stati requisiti computer, telefoni e controllati i tabulati telefonici del copilota che avrebbe causato la morte di 150 persone. Viene affrontata anche la pista sentimentale, con la fine della storia con la fidanzata come probabile causa scatenante del gesto.

NUOVE REGOLE

Dopo la tragedia le compagnie aeree europee e Bruxelles si sono riunite per capire come adottare le normative già in essere negli Stati Uniti: almeno due persone devono essere sempre presenti in cabina di pilotaggio. Lubitz infatti si è chiuso in cabina da solo una volta che il comandante è uscito, facendo planare l’aereo fino allo schianto con le montagne.

L’Associazione per l’aviazione tedesca, Bdl, ha reso noto che le compagnie tedesche hanno già deciso autonomamente di applicare da subito la nuova regola. EasyJet e Alitalia avevano fatto annunci simili già dal giorno dopo dello schianto.

«Le compagnie aeree passeggeri del Gruppo Lufthansa applicheranno la nuova regola il prima possibile, in accordo con le autorità competenti», il comunicato diramato dal gruppo aereo tedesco: un assistente di volo dovrà rimpiazzare chi uscirà dalla cabina di pilotaggio.

 
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