Teatri coreani ricevono pressioni dal Pcc per fermare Shen Yun

Il presentatore sudcoreano di Shen Yun Performing Arts ha accusato i diplomatici del Partito Comunista Cinese (Pcc) di interferire senza sosta con le esibizioni di Shen Yun nel Paese.

Shen Yun, con sede a New York, è la più importante compagnia di danza classica cinese al mondo. Con il linguaggio universale della musica e della danza, Shen Yun vuole «far rivivere 5.000 anni di civiltà cinese» e mostrare al pubblico la bellezza della «Cina prima del comunismo».

Shen Yun è diventato un fenomeno globale, dalla sua fondazione nel 2006; e le sue otto compagnie, di pari dimensioni, hanno presentato quest’anno 750 spettacoli in oltre 180 città in più di 20 Paesi.

Negli ultimi 17 anni, tuttavia, lo spettacolo ha avuto difficoltà ad assicurarsi delle sedi, da quando ha dato il via alla sua prima esibizione nel Paese, nel 2007.

Di recente, nel 2023, 13 teatri di città della Corea del Sud hanno rifiutato di affittare le sedi a Shen Yun, usando come scusa delle informazioni che derivano dalla propaganda e disinformazione di Pechino, secondo il presentatore locale di Shen Yun in Corea del Sud.

«A volte abbiamo ricevuto una comunicazione orale che la nostra richiesta di affitto della sede era stata approvata, ma quando ci siamo recati sul posto per firmare il contratto di affitto, ci è stato detto che la richiesta non era stata accolta e non ci è stato nemmeno permesso di chiedere il motivo del rifiuto», racconta Kwon Hong-dae, presidente dell’Associazione Falun Dafa della Corea del Sud, venerdì scorso.

Conferenza stampa fuori dal palazzo presidenziale sudcoreano

L’Associazione Coreana della Falun Dafa – il presentatore locale di Shen Yun – e alcuni praticanti della Falun Dafa hanno tenuto una conferenza stampa davanti al Palazzo presidenziale nel distretto di Yongsan, a Seul. Il signor Kwon ha letto una dichiarazione durante la conferenza stampa, in cui ha condannato il Pcc per la sua interferenza e chiesto un’indagine approfondita sui funzionari coreani coinvolti nell’interferenza del Pcc.

Kwon ha riferito al pubblico che, in un momento in cui Shen Yun era l’unico richiedente per una sede, c’è stato un ritardo nell’approvazione e il presentatore è stato avvisato di essere stato escluso perché altri richiedevano la sede: «Ma quando la data prevista per l’esibizione è giunta, la sede era libera e vacante», ha aggiunto Kwon.

La dichiarazione ha anche condannato l’ambasciata del Pcc in Corea del Sud per aver ostacolato a lungo le esibizioni di Shen Yun, intimidendo o minacciando i responsabili dell’affitto dei locali per le esibizioni di Shen Yun. Inoltre, ha incolpato alcuni funzionari del governo sudcoreano di aver aiutato il Pcc a violare i diritti fondamentali del popolo coreano.

Kwon ha letto la dichiarazione completa durante la conferenza stampa e l’ha poi consegnata all’ufficiale di sicurezza della stazione di polizia di Yongsan, dove si trova il Palazzo presidenziale, che l’avrebbe trasmessa al Palazzo presidenziale.

Nonostante le interferenze del Pcc, il presentatore di Shen Yun in Corea del Sud è riuscito a trovare delle sedi per la compagnia di danza più importante del mondo e ha ospitato oltre 150 spettacoli di Shen Yun dal 2007.

«Crediamo che far rivivere la cultura divina sia l’unica strada per migliorare l’umanità e la moralità nei tempi attuali, in cui la natura umana è perduta e la moralità è degradata», ha spiegato Kwon alla conferenza stampa, «il ritorno alla tradizione può risvegliare la gentilezza delle persone».

L’interferenza del Pcc

Kwon ritiene che il rifiuto dei luoghi di spettacolo sia dovuto alla paura di ritorsioni da parte del Pcc, in quanto i gestori dei teatri non fanno altro che ripetere la retorica del Pcc nei loro rifiuti.

Il Pcc ha esercitato pressioni sugli enti coreani di spettacolo e sulle amministrazioni locali.

La Kbs Hall di Seul, una struttura di proprietà del governo collegata al Korean Broadcasting Service, aveva un rapporto di lavoro con la China Central Television (Cctv), emittente statale cinese. Nel 2016, prima dello spettacolo, il teatro ha ricevuto diverse lettere dall’ambasciata cinese, ottenute anche da Epoch Times, che chiedevano di non ospitare Shen Yun.

L’organizzatore locale ha dovuto avviare un’azione legale contro il teatro, chiedendo al tribunale di autorizzare la compagnia a esibirsi.

Il tribunale del distretto meridionale di Seoul ha stabilito che la cancellazione non è valida e che Shen Yun deve essere autorizzato a esibirsi alla Kbs. Tuttavia, visto il risultato, l’ambasciata cinese ha emesso un altro documento ufficiale e lo ha inviato alla Kbs Hall, sempre con le stesse diffamazioni e minacce.

Pochi giorni dopo, il tribunale ha revocato la sua decisione e ha annullato i quattro spettacoli di Shen Yun, nonostante fossero già stati venduti migliaia di biglietti.

L’ordine del tribunale ha rivelato anche un’implicita minaccia finanziaria: la Kbs, o Korean Broadcasting System, l’emittente pubblica nazionale che possiede la sala, attualmente trasmette contenuti in Cina. L’ordinanza del tribunale ha stabilito che se gli spettacoli di Shen Yun fossero stati cancellati, il teatro avrebbe dovuto solo compensare le perdite subite dalla società. Ma se Shen Yun si fosse esibito e, di conseguenza, il Partito Comunista Cinese si fosse vendicato e avesse revocato i diritti di diffusione dei contenuti della Kbs in Cina, la Kbs avrebbe potuto perdere fino a 8 milioni di dollari.

I funzionari governativi di un Paese libero e democratico come la Corea del Sud si stanno inchinando al Pcc e collaborano con Pechino nell’interferire con la sovranità culturale della Corea, cosa che dovrebbe essere investigata dal governo coreano, afferma Kwon.

Egli spera che il presidente Yoon Suk Yeol conduca un’indagine approfondita in base alla Costituzione coreana e le leggi pertinenti per scoprire la corruzione in Corea legata all’affitto della sede di Shen Yun e per identificare e sanzionare coloro che all’interno del governo coreano seguono il regime cinese.

Kwon ha anche fatto notare che il Dipartimento di Stato americano ha registrato il caso del blocco dello spettacolo di Shen Yun in Corea del Sud nel suo rapporto del 2020 sulla libertà religiosa internazionale, a dimostrazione della preoccupazione degli Stati Uniti per la questione.

Kwon Hong-dae, presenta una petizione al Palazzo presidenziale dopo la conferenza stampa a Seul, Corea del Sud, il 28 luglio 2023. (Park Jae-hyun/The Epoch Times)
Kwon Hong-dae, presenta una petizione al Palazzo presidenziale dopo la conferenza stampa a Seul, Corea del Sud, il 28 luglio 2023. (Park Jae-hyun/The Epoch Times)

Oh Se-yeol, segretario generale dell’Associazione sudcoreana della Falun Dafa, ha dichiarato ai giornalisti durante la conferenza stampa che il Pcc sta reprimendo la pratica spirituale della Falun Dafa in Cina, e questo è uno dei motivi per cui l’ambasciata cinese in Corea del Sud ha bloccato e interrotto l’esibizione di Shen Yun.

Il Monthly Chosun, un mensile di proprietà di ChosunMedia, una delle più grandi aziende mediatiche della Corea del Sud, ha pubblicato l’articolo «L’ambasciata cinese esercita pressioni a tutto campo per impedire gli spettacoli legati al Falun Gong», esponendo alcune informazioni interne sull’interferenza dell’ambasciata cinese nello spettacolo di Shen Yun. L’articolo ha anche rivelato le lettere ufficiali inviate dall’ambasciata cinese ai teatri coreani e alle organizzazioni governative; queste lettere chiedono di «non fornire sale per gli spettacoli di Shen Yun».

Il responsabile della propaganda dell’ambasciata cinese in Corea del Sud avrebbe dichiarato al Monthly Chosun: «Non siamo d’accordo con l’opinione che l’interferenza con Shen Yun sia una ‘interferenza sovrana’. Continueremo a trasmettere la posizione dell’ambasciata cinese secondo cui le future richieste di sedi per le attività del Falun Gong devono essere respinte».

Il signor Oh ha ricordato che il Pcc si basa sull’ateismo, quindi è estremamente ostile a Dio e sta distruggendo la cultura tradizionale e corrompendo la moralità umana: «Lo scopo di Shen Yun è quello di mostrare la cultura cinese prima del comunismo e molte persone imparano a conoscere la cultura tradizionale cinese attraverso gli spettacoli di Shen Yun», spiega il signor Oh.

«Invitiamo Shen Yun, che ha sede negli Stati Uniti, a visitare la Corea per esibirsi a beneficio di un pubblico più vasto», aggiunge Oh.

Oh ha biasimato i funzionari del governo coreano che colludono con l’ambasciata del Pcc e usano le loro posizioni ufficiali per servire il Pcc. «Chiediamo che questi funzionari siano apertamente indagati e puniti. Siamo venuti qui oggi per fare una petizione mossi da speranza».

 

Articolo inglese: South Korean Shen Yun Presenter Calls Upon Seoul to Stop CCP Interference With the Show

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