Studenti in piazza contro la ‘Buona Scuola’

A Roma è cominciata stanotte davanti al Ministero dell’Istruzione la protesta degli studenti contro la riforma sulla ‘Buona Scuola’ di Renzi, e oggi 5 maggio sono attese manifestazioni in sette città italiane, tra cui oltre la capitale anche Milano, Palermo, Cagliari, Bari, Catania e Aosta. Sarebbero centinaia le scuole chiuse in tutta Italia.

Questo il video degli studenti che sono apparsi stanotte davanti al Miur a viale trastevere a Roma, dietro di loro uno striscione con scritto:«Vogliamo una scuola buona davvero».

Il ‘flash mob’ degli studenti romani davanti al Miur

«Renzi e il suo Governo hanno pensato di imbrogliarci in questi ultimi mesi con una consultazione falsa, per poi presentare un disegno di legge peggiore della proposta iniziale. Noi sin da settembre non abbiamo creduto ai suoi slogan, riempendo le piazze e costruendo migliaia di occupazioni, assemblee e proposte radicalmente alternative da nord a sud del Paese. Domani insegneremo a Renzi e al suo Governo che significa la parola democrazia», è ciò che si legge sul canale Facebook ufficiale dell’Unione degli Studenti.

Il Governo comunque, nonostante sia intenzionato ad andare avanti, rimane aperto ad ogni discussione ed eventualmente ad apportare altre modifiche al ddl. Il ministro Maria Elena Boschi infatti ha detto: «Non c’è un prendere o lasciare. Se ci sono modifiche da fare, le faremo. Non c’è chiusura totale», secondo quanto ha riportato Ansa.

Anche Matteo Renzi, in una enews di qualche giorno fa, aveva ribadito in merito alla riforma: «Ci sono molte polemiche da parte dei professori, comprensibili. Difficile smontare il senso di rabbia per una politica che ha lasciato indietro la scuola per troppi anni. […] Siamo aperti a ogni modifica se finalizzata all’interesse dei ragazzi e di chi la scuola la vive, giorno dopo giorno. Sul tema della scuola non faremo un decreto legge, non procederemo con strumenti d’urgenza. Chi contesta ha tutto il diritto di farlo. Ma il giorno dopo, per favore, entriamo nel merito».

E intanto sui profili Twitter e Facebook continuano ad arrivare immagini dei manifestanti che a mano a mano riempiono strade e piazze delle città già citate.

 

 

 

 

 I sindacati, Flc Cgil, Uil Scuola, Cisl Scuola, Snals Confsal e Gilda, protestano specialmente contro i poteri concessi ai dirigenti scolastici, i tagli per la scuola pubblica e il finanziamento per quella privata. Ma c’è anche chi si è unito alla protesta senza accodarsi ad alcun sindacato, come ha specificato il gruppo ‘ La Conta’ sul suo profilo Facebook. 

 

 

 
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