Segnalato un nuovo focolaio di Ebola in Congo, Oms allarmata

Di Jack Phillips

Un nuovo focolaio del virus Ebola si è acceso nella provincia di Equateur, nella Repubblica Democratica del Congo, dove già cento persone sono risultate infette e diverse decine sono morte.

L’epidemia è stata dichiarata per la prima volta il 1° giugno nella provincia, e un cluster è stato trovato per la prima volta a Mbandaka, la capitale.

«Da allora l’epidemia si è diffusa in 11 delle 17 zone sanitarie della provincia. Dei 100 casi segnalati finora, 96 sono confermati e quattro sono probabili», afferma l’Oms.

Circa 43 persone sono morte a causa del virus mortale, che causa febbre emorragica.

«L’epidemia presenta sfide logistiche significative, con comunità colpite che si estendono su grandi distanze in aree remote e densamente boscose della provincia, a cavallo dell’Equatore. Nei suoi punti più ampi, l’epidemia si estende per circa 200 miglia sia da est a ovest che da nord a sud», riferisce l’Oms, secondo cui fornire soccorso alle popolazioni colpite può richiedere giorni. I rifornimenti e i primi soccorritori devono infatti viaggiare in aree che non hanno strade e potrebbero doversi affidare a viaggi in barca sul fiume.

Nella stessa provincia, un’epidemia di Ebola si era verificata nel maggio 2018, uccidendo almeno 33 persone.

Il dott. Matshidiso Moeti ha spiegato: «Con 100 casi di Ebola in meno di 100 giorni, l’epidemia nella provincia di Equateur si sta evolvendo in modo preoccupante. Il virus si sta diffondendo su un terreno ampio e accidentato che richiede interventi costosi e con il Covid-19 che drena le risorse e l’attenzione, è difficile allargare le operazioni».

All’inizio di agosto, del resto, gli operatori sanitari congolesi dell’Ebola hanno protestato per i salari non pagati.
Secondo il ministro provinciale della sanità, Bruno Efoloko, il governatore ha concluso le trattative con gli operai in sciopero nel tardo pomeriggio di lunedì. Stavano protestando contro la recente pubblicazione delle loro tabelle salariali da parte del Ministero della Sanità, che ritenevano troppo basse, e contro il mancato pagamento da parte del governo dall’inizio della nuova epidemia.

«Le trattative hanno avuto successo. Il laboratorio è ora operativo», ha detto Efoloko a Reuters, aggiungendo che alcuni tecnici di laboratorio sono tornati al lavoro dopo i colloqui: «Il ministero nazionale della sanità ha promesso di esaminare le loro richieste. Continueremo a trattare con gli altri per un’effettiva ripresa delle attività».

A giugno, il Congo ha celebrato la fine di un’epidemia separata di Ebola nell’est del Paese, la seconda peggiore in assoluto, che ha ucciso più di 2.200 persone in due anni.

Nel fine settimana il dottor Moeti dell’Oms ha dichiarato che la risposta attuale ha effettivamente bisogno di finanziamenti. Poi riferendosi al Covid-19 ha aggiunto: «Senza un sostegno supplementare, le squadre sul campo avranno più difficoltà ad anticipare il virus. Il Covid non è l’unica emergenza che ha bisogno di un robusto sostegno. Come sappiamo dalla nostra storia recente, ignoriamo l’Ebola a nostro rischio e pericolo».

 

Articolo in inglese: New Ebola Outbreak Reported in Congo, WHO Alarmed

 
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