Primo scossone al Giro 2016, a Brambilla tappa e maglia. Brilla Valverde, crolla Dumoulin

Un terremoto scuote la classifica generale nell’ottava frazione del Giro 2016. Alla vigilia della prima e temuta cronometro individuale, Gianluca Brambilla compie l’impresa e conquista tappa e Maglia Rosa dopo 166 chilometri di fuga tagliando tutto solo il traguardo di Arezzo con oltre un minuto di vantaggio su Matteo Montaguti, secondo. Moreno Moser, terzo, completa il primo podio tutto azzurro del 99esimo Giro d’Italia.

«È fantastico! Sin dall’inizio del Giro avevo deciso di puntare su questa tappa e ce l’ho fatta, anche se ancora non ci credo. – commenta il vincitore a caldo – Devo ringraziare moltissimo Matteo Trentin perché ha fatto un grandissimo lavoro.  Ho cominciato io la fuga ma lui è il corridore che ha fatto la maggior parte del lavoro fino a che non sono partito sulla parte più dura della salita. Sono estasiato. Mi sta andando tutto bene quest’anno. La nascita di mia figlia Asia venti giorni fa mi ha cambiato la vita. È bellissimo».

La corsa esplode sulle prime ripide rampe sterrate verso l’Alpe di Polti a 25 chilometri dall’arrivo. Il 28enne dell’Etixx Quick Step allunga e spacca il gruppo di testa, involandosi verso il suo primo successo in un grande Giro, dopo aver percorso 140 chilometri all’attacco con altri 12 compagni di fuga, mentre poco più indietro Alejandro Valverde frantuma il gruppo della maglia rosa con uno scatto violento.
Alla provocazione del capitano della Movistar rispondono brillantemente Vincenzo Nibali e tutti gli altri uomini di classifica, tranne Mikel Landa, che ricuce lo strappo solo quando la strada rispiana, e Tom Dumoulin, che invece crolla sotto il forcing dello spagnolo. All’arrivo, l’olandese della Giant Alpecin pagherà oltre un minuto, perdendo a sorpresa il primato prima della frazione che lo vede principale favorito.

In 48 ore si ristabiliscono così gli equilibri in corsa. ‘Tanto rumore per nulla’, si potrebbe dire. Addirittura il merito della giornata che riporta serenità in casa Astana potrebbe essere ritenuto il frutto proprio del loro errore tattico di Roccaraso. Infatti, la debacle di Nibali obbligava Valverde a tentare di attaccarlo, sperando di ritrovarlo in fallo. Come ha preannunciato alla partenza, l’offensiva della Movistar è arrivata puntuale; e, anche se niente poteva far presagire al crollo di Dumoulin, quando la Maglia Rosa si è staccata con Landa a ruota, Valverde assieme alla sua squadra si è alleato in corsa col siciliano, accomunati dall’interesse di guadagnare più tempo possibile sul capoclassifica, ridimensionando, di fatto, il pericolo olandese prima della cronometro.

Anche se oggi ha perso terreno, Dumoulin «domani farà sicuramente un’ottima crono perchè è adatta anche alle sue caratteristiche. Quindi può rientrare ancora in corsa. Questo bisogna tenerlo in conto. – avverte il capitano dell’Astana su Raisport – Poi ci sarà un giorno di recupero; quindi sarà importante anche per lui. Per me, come ho già sottolineato, è una cronometro molto difficile. Quindi dovrò fare bene».

«Credo che oggi abbiamo dimostrato che c’è un Dumoulin in meno, sicuramente. Poi abbiam visto dei forti corridori che sapevamo che prima o poi sarebbero usciti. Non pensavo magari che su una salita del genere ci fosse una selezione così importante. Però abbiam visto che Valverde sta bene – spiega il direttore sportivo dell’Astana Giuseppe Martinelli – Oggi abbiamo preferito stare un po’ sulle nostre, e cercare un pochino di vedere cosa succedeva e lasciar spazio agli altri, visto che Valverde ha preso in mano la situazione da subito e ha fatto un’ottima selezione[…]. Sulle montagne, quelle che ci sono al Giro d’Italia, (Dumoulin) l’avrei messo un po’ come outsider. Adesso guardiamo domani come recupera (la tappa di) oggi. Domani proverà a fare la crono per vincerla, e sicuramente ha le possibilità per vincere, rientrerà di nuovo in classifica, però, come ho detto prima, credo che siano altri in questo momento che possano lottare per vincere il Giro d’Italia».

Ordine d’arrivo ottava tappa

Foligno – Arezzo di 186 chilometri

1. Gianluca Brambilla (Etixx – Quick-Step) in 4h 14’05”

2. Matteo Montaguti (Ag2r La Mondiale) a 1’06”

3. Moreno Moser (Cannondale Pro Cycling Team) a 1’27”

4. Jacobus Venter (Team Dimension Data) a 1’28”

5. De Marchi Alessandro (Bmc Racing Team) a 1’33”

6. Alejandro Valverde (Movistar Team) a 1’41”

7. Steven Kruijswijk (Team Lotto Nl – Jumbo) a 1’41”

8. Mikel Landa (Team Sky) a 1’41”

9. Esteban Chaves (Orica Greenedge) a 1’41”

10. Ilnur Zakarin (Team Katusha) a 1’41”

12. Vincenzo Nibali (Ast Astana Pro Team) a 1’44”

16. Pozzovivo Domenico (Ag2r La Mondiale) a 1’44”

38. Tom Dumoulin (Team Giant) – Alpecin a 2’51”

 

Classifica Generale Individuale

1. Gianluca Brambilla (Etixx – Quick-Step)

2. Ilnur Zakarin (Team Katusha a 23″

3. Steven Kruijswijk (Team Lotto Nl – Jumbo) a 33″

4. Alejandro Valverde (Movistar Team) a 36″

5. Vincenzo Nibali (Astana Pro Team) a 45″

6. Esteban Chaves (Oge Orica Greenedge) a 48″

7. Rigoberto Uran Uran (Cannondale Pro Cycling Team) a 49″

8. Rafal Majka (Tinkoff) 54″

9. Domenico Pozzovivo (Ag2r La Mondiale) a 54″

10. Mikel Landa (Team Sky) a 1’03”

11. Tom Dumoulin (Team Giant – Alpecin) a 1’05”

16. Diego Ulissi (Lampre – Merida) a 1’27”

 

 

 
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