Roma, ora manca solo la difesa

A giugno in pochi lo avrebbero detto ma alla fine Sabatini ce la sta facendo a realizzare tutti i desideri della Roma. A metà luglio lo davano addirittura per finito, poiché effettivamente il calciomercato romano era partito a rilento. E adesso, dopi i nuovi innesti, l’entusiasmo nella Capitale è alle stelle e si parla già di scudetto. La Roma sta puntando in alto per la prossima stagione e sta costruendo una squadra per vincere.

Basta vedere alla campagna acquisiti: sono giocatori già tutti rodati, e pronti a livello internazionale. Dzeko ha lasciato il City dopo una stagione non proprio esaltante dove ha segnato 6 gol, contando anche le coppe, ma è da considerare che ha fatto poche presenze. Il bosniaco è senza dubbio uno che a centrare la porta avversaria è più che abituato. Basta pensare alle tre stagioni precedenti alla passata, quando sempre con la maglia del City in totale ha messo a segno ben 60 reti. Un ritmo piuttosto sostenuto e adatto ad una squadra con obiettivi da top team.

Salah all’esordio con la maglia giallorossa ha messo subito in chiaro le sue intenzioni e non poteva farlo in maniera migliore che con un gol. La velocità che l’egiziano dà al gioco della Roma, da quel che si è potuto vedere a Valencia, è impressionante, e sommata a quella di Gervinho  ?  confermato per la prossima stagione  ?  fa pensare che ne vedremo delle belle lì davanti.

C’è anche chi ancora deve crescere, come il nuovo portiere Szczesny, anche se nemmeno troppo. Infatti il portiere polacco ha sulle spalle con l’Arsenal 178 presenze nelle quali ha già fatto vedere di che pasta è fatto. L’unico limite, se così si può chiamare, è la sua minore esperienza in campo internazionale. Per guadagnarsi il posto da titolare dovrà lavorare sodo, ma sembra che Garcia abbia già le idee chiare in quanto a Roma Tv dopo il match con il Valencia l’aveva definito «un’arma in più», riferendosi soprattutto alla sua abilità con i piedi. Ma a questo riguardo una scelta saggia da parte di Garcia potrebbe essere di scegliere lui in campionato e De Sanctis per l’Europa, dove l’italiano ha un po’ più di esperienza.

Questi sono i tre grossi arrivi, ma altri sono anche le conferme di Pjanic e Nainggolan, più i rinforzi sempre in attacco di Ibarbo e Falque. Ma il mercato non è finito e Sabatini ha fatto sapere a forzaroma.info che ancora ha un grande colpo in canna, e non c’è da stupirsi se si guarda al tesoretto di 65 milioni accumulato dalla Roma grazie alle cessioni di Destro, Bertolacci, Romagnoli e Yanga Mbiwa, senza contare quella di Doumbia grazie alla quale la Roma si è ‘liberata’ di un ingaggio di 3 milioni netti. Tutte cessioni che in fin dei conti non pesano alla società perché come fa notare oggi Davide Stoppini su La Gazzetta dello Sport erano tutte ‘riserve’ per Garcia. Quella di Romagnoli inoltre pesa poco anche ai tifosi, vista la la dichiarata preferenza per il giovane difensore per la controparte capitolina, la Lazio.

Ora è la difesa che va rinforzata. Anche se molti dimenticano che Sabatini ha cominciato proprio da lì, portando a Trigoria l’estremo difensore polacco. Ma dopo la notte di Valencia è emerso che l’unica certezza oltre al portiere è il centrale Manolas e se vogliamo anche Castan.

Alla Roma serve ancora un terzino e almeno un altro centrale per essere al completo. Il terzino sinistro è arrivato da poco ed è Lucas Digne, ex pupillo di Garcia dalla Francia. Per quanto riguarda il centrale, alcune indiscrezioni davano la Roma interessata a Ranocchia, ma la notizia ha fatto storcere il naso a non pochi tifosi più esigenti. Un altro nome possibile è quello di Vermalen, ma il belga è reduce da una stagione martoriata dagli infortuni con il Barcellona; oppure ci sarebbe anche un’idea per Norbert Gyomber del Catania, secondo alcuni rumors. I nomi più ambiti sono tuttavia quelli di Ezequiel Garay, argentino dello Zenit San Pietroburgo, e Nikola Maksimovi?, difensore serbo del Torino. Ma finora tutte supposizioni.

Il tempo ancora c’è, e il tesoretto anche. In fondo quest’estate Sabatini ci ha insegnato che basta avere fiducia. Che il colpo in canna di cui parla non possa riferirsi proprio alla difesa?

 
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