Pompeo: la Cina userà l’intelligenza artificiale per danneggiare gli Usa

Di Ivan Pentchoukov

Il Partito Comunista Cinese userà l’intelligenza artificiale per ottenere i dati personali dei cittadini statunitensi raccolti da tecnologie e app cinesi, e la userà come un arma per accrescere la sua influenza negli Stati Uniti. A sostenerlo è l’ex segretario di Stato americano Mike Pompeo, durante un’intervista trasmessa il 4 febbraio da Fox News.

«Useranno quelle informazioni – ha dichiarato Pompeo – Useranno l’intelligenza artificiale per raccoglierle. E poi si volteranno per dirci che, se non agiamo in un modo coerente con ciò che il Partito Comunista Cinese vuole, imporranno costi reali agli Stati Uniti».

Pompeo stava rispondendo alla conduttrice Maria Bartiromo, che chiedeva se il governo del presidente Joe Biden dovesse mantenere le sanzioni e le altre restrizioni imposte alle aziende cinesi dall’ex presidente Donald Trump.

«Il rovescio della medaglia è che queste tecnologie che si infiltrano negli Stati Uniti e si infiltrano in Europa sono cose che i nostri figli usano, che noi usiamo, che sono nelle nostre auto, nei nostri televisori, nei nostri dispositivi portatili e cellulari – ha continuato Pompeo – Queste informazioni, anche quelle americane, che siano le nostre informazioni personali su dove viviamo e chi frequentiamo, o le informazioni sulle nostre condizioni mediche e il nostro Dna, queste informazioni finiscono nelle mani dell’apparato di sicurezza nazionale cinese».

Quando gli è stato domandato se tali informazioni potessero essere usate per effettuare dei ricatti, Pompeo ha risposto senza esitare: «Si, assolutamente».

«Verranno usate con cattive intenzioni. Saranno usate per danneggiare gli Stati Uniti d’America, e quelle sanzioni sono state introdotte dalla nostra amministrazione per proteggere il popolo americano da questi due mali».

Il governo Trump ha imposto restrizioni e sanzioni su una serie di aziende tecnologiche cinesi, compresi i giganti delle telecomunicazioni Huawei e Zte.

Pompeo ha aggiunto di aver ripetutamente avvertito gli alleati degli Stati Uniti sui pericoli posti dal Pcc. A suo dire, il regime ha costantemente infranto le proprie promesse negli ultimi due decenni e dovrebbe essere trattato attenendosi al motto «diffidare ma verificare».

«Ho trascorso molto tempo viaggiando per il mondo e parlando con leader di Europa, Asia e Sud America, per ricordare loro che sebbene la Cina possa presentarsi con un po’ di soldi, il suo intento reale è creare influenza e potere, e che non dovrebbero sposare alcuna idea spiccatamente anti-occidentale e anti-democratica».

Pompeo ha anche sottolineato che il Pcc si è già infiltrato negli Stati Uniti e sta lavorando per influenzare l’apparato statale dal livello locale fino a Washington.

Il 3 febbraio l’ex segretario di Stato ha infatti scritto su Twitter: «Non solo il Pcc ha distrutto milioni di posti di lavoro americani, ma sono dentro le porte. Stanno facendo pressioni sui membri del Congresso. Stanno lavorando sui nostri consigli scolastici e sui consigli comunali per cercare di cambiare il nostro stile di vita. Noi, insieme ai nostri alleati, dobbiamo prendere sul serio la minaccia cinese».

Pompeo fa parte di un gruppo di funzionari dell’amministrazione Trump che sono stati recentemente sanzionati da Pechino per il loro duro approccio nei confronti del Pcc.

 

Articolo in inglese: Pompeo Says China Will Use Artificial Intelligence to Harm US

 

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